(Minghui.org) Venerabile Maestro e amici praticanti,

pratico la Falun Dafa dal 2008. Non posso dire che sia stato facile, ma d'altra parte nessuno aveva detto che lo sarebbe stato. Tuttavia, da quando ho ottenuto la Fa ho la sensazione di essere la persona più fortunata di sempre, almeno così è come la vedo io ed è quello che sento dentro di me.

Ammetto di aver commesso un’enorme quantità di errori durante la mia coltivazione ma so di avere il Maestro che si prende cura di me, e ho la Fa che illumina il mio cammino e mi conduce al mio posto. L'unica cosa che non mi rende felice è il fatto che il Maestro debba sopportare così tanto dolore a causa mia, e ogni volta che ci penso so che devo migliorare continuamente lungo il percorso di coltivazione.

Ѐ molto facile pensare che siamo davvero fortunati perché abbiamo la Dafa, e non importa se alla fine ce la farò o meno, resta sempre un grande onore avere una parte in questa sacra missione in questo momento speciale della storia.

Facendo progressi nella coltivazione, mi sono reso conto che questo tipo di approccio potrebbe anche impedirmi di pensare di più agli altri e di fare davvero tutto il possibile per adempiere ai miei voti e alla mia missione qui sulla Terra. Andare agli estremi è la dimostrazione che sto guardando solo a me stesso, invece di avere in mente tutti gli esseri di cui sono responsabile. Secondo la mia comprensione, la chiave per agire nel modo più appropriato sta nel riuscire a bilanciare le cose, e mi sono reso conto che per ora questa è la linea su cui devo concentrarmi.

Fare i preparativi per portare Shen Yun a Varsavia

L'ultimo anno per me è stato molto importante. Sebbene in Polonia siamo riusciti a ospitare Shen Yun solo tre volte, so l'importanza di questo progetto. Dovremmo fare tutto il possibile per invitare Shen Yun più spesso, soprattutto perché non abbiamo avuto ancora la possibilità di ospitarlo a Varsavia, dove c’è il secondo teatro dell'opera più grande del mondo, dopo quello di Pechino. Ovviamente, ogni anno aiutiamo nelle altre città in Europa, ma dobbiamo fare del nostro meglio per organizzare lo spettacolo nel nostro paese: la Polonia.

Nel 2018 ho collaborato per Shen Yun a Salisburgo, in Austria; è stato un momento veramente straordinario, e ho sentito che era predestinato. Inoltre ho capito che mi avrebbe aiutato ad illuminarmi alla mia missione e quanto sia importante aiutare nella promozione di Shen Yun. Anche se non l'ho messo subito in pratica, il messaggio si è inciso molto profondamente nel mio cuore. E così, insieme a un altro praticante, abbiamo deciso che avremmo fatto tutto il necessario per portare a termine questa missione.

Sono contento che l'altro praticante mi abbia aiutato e motivato a intraprendere questo sentiero e a viaggiare insieme per raggiungere un obiettivo comune: fare esibire Shen Yun a Varsavia. Da allora, ci siamo sempre motivati a vicenda, per non fermarci in quello che abbiamo iniziato.

Quando facciamo qualsiasi cosa correlata a questo progetto, ho la sensazione di coltivare molto più velocemente. Affinché abbia valore il lavoro che svolgo, devo eliminare tutti gli attaccamenti che vengono a galla. Questo crea un'ottima opportunità per coltivare in modo più efficiente.

Affrontare ed eliminare gli attaccamenti

Per tutto il tempo in cui abbiamo lavorato al progetto, ho cercato di guardarmi dentro e, ogni volta che qualcosa non mi sembrava giusta, cercavo di individuare l'attaccamento che stava causando questa sensazione. Fino a ora, gli attaccamenti più evidenti con cui ho a che fare e di cui cerco di liberarmi sono: paura, invidia, combattività, tendenza a mettermi in mostra e eccesso di zelo.

Se parliamo di “paura”, secondo la mia comprensione, è alla base di tutti gli altri attaccamenti, ed è il tratto principale dell'“ego” che sta alla base del vecchio cosmo. In tutto quello che facciamo, quando siamo guidati dagli attaccamenti, sembra che per questi la paura rappresenti una sorta di carburante. Allo stesso tempo, essere preoccupati e avere paura alimenta il male. Pensare sempre a noi stessi anziché agli altri fa aumentare la paura: abbiamo sempre paura di perdere qualcosa o di perdere nei confronti di qualcuno, di perdere la faccia o la reputazione; paura di non fare una buona impressione, paura di avere meno degli altri, paura di soffrire, e via di seguito. Secondo me, sbarazzarsi della paura significa fare un grande balzo in avanti, ed è una delle condizioni preliminari per poter entrare a far parte del Nuovo Cosmo.

Se non temiamo nulla, possiamo ancora parlare di avere un ego? La paura di cui sto parlando e che è apparsa mentre lavoravo al progetto, si è riflessa in tutte le cose di cui ho parlato prima, e specialmente quando dovevo approcciare alcune persone molto importanti o altre a cui dovevamo chiarire la verità su Shen Yun.

Molte volte è successo in un modo così irrazionale che da costituire un ostacolo per me. Avevo le mani sudate, il cuore batteva forte, e a volte non riuscivo a dire nemmeno una parola; ma, d'altra parte, sapevo che in molti casi avevo solo quell’occasione per farlo. Chissà se l'essere che stava di fronte a noi avrebbe mai avuto la possibilità di sentir parlare della Dafa? Per questo è tanto importante essere sempre in grado di affrontare questo attaccamento, e mostrare quanto profondamente crediamo nel nostro Maestro e nella Fa.

Il Maestro ha detto:

“Questo timore può creare veramente dei problemi: la paura non è una forma di attaccamento? E quando un attaccamento si manifesta, non dovreste eliminarlo? Più avrete paura, più quel problema prenderà la forma di un malessere. Quell’attaccamento deve essere eliminato. Serve a farvi imparare una lezione, a farvi superare la paura e a migliorare voi stessi”.(Sesta lezione, Zhuan Falun)

Nella mia coltivazione personale, questo è uno degli attaccamenti su cui sento di dover davvero lavorare, perché ci sono ancora molte situazioni in cui sembra essere più forte di me.

L’invidia è un altro attaccamento che cerca di crearmi interferenze e, allo stesso tempo, genera pensieri negativi verso gli altri. Ha un'influenza molto profonda sui miei pensieri retti, e può portare a cattivi risultati nella collaborazione con gli altri; l’invidia svolge un ruolo cruciale non solo quando si lavora per Shen Yun, ma anche nel corso di tutti gli altri progetti della Dafa.

Questo è un attaccamento molto pericoloso, soprattutto quando vengono a mancare i pensieri retti e non si collabora bene, una simile situazione potrebbe portare a un risultato pessimo nelle attività che si portano avanti, facendoci perdere le opportunità che ci vengono date per realizzare qualcosa. Ogni volta che mi rendo conto che sta emergendo dentro di me, cerco di eliminarlo rafforzando i miei pensieri retti. Cerco di apprezzare e rispettare gli altri per quello che fanno.

È strano come esso emerga soprattutto quando vengo a sapere che qualcuno ha avuto l'opportunità di chiarire la verità mentre io no. So che è ridicolo, ma succede ancora quando qualcuno parla dei propri successi e delle cose che ha realizzato.

Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, riesco ad accorgermi molto velocemente che si sta presentando questo attaccamento. Sento chiaramente di non essere io, e che i pensieri che in quel particolare momento mi balenano in testa non sono affatto miei. A volte appare talmente ridicolo che mi fa meravigliare: come è possibile che qualcosa del genere possa essere profondamente sepolto dentro di me, tenendomi stretto e cercando di rovinare le predisposizioni che il Maestro ha fatto per me.

So benissimo che la questione dell’invidia è molto pericolosa e che bisogna anche cercare di limitare al massimo i danni che può causare.

Il Maestro ha detto:

“Il problema dell’invidia è molto serio: da esso dipende direttamente la riuscita della nostra coltivazione fino al Perfetto Compimento. Se non abbandoniamo l’invidia, tutto quello che abbiamo coltivato sarà molto fragile. Esiste una regola: se nel corso della propria coltivazione non si è abbandonata l’invidia, è assolutamente impossibile ottenere il Giusto Frutto”. (Settima lezione, Zhuan Falun)

L'attaccamento all’essere competitivi è strettamente collegato a quello dell’invidia. Esso si manifesta ancora più chiaramente quando partecipo al progetto di Shen Yun. Da un lato a volte potrebbe essere di qualche utilità - purché non arrivi agli estremi - perché può portarmi a essere più diligente. Tuttavia, potrebbe succedere facilmente che ci faccia deviare, trasformandosi in invidia.

Quando mi impegno diligentemente su qualcosa, mi sento a mio agio, ma quando ho delle difficoltà e lavoro meno degli altri, comincio ad avere dentro di me questa sensazione di inquietudine, che mi impedisce di avere pensieri retti forti e di cooperare bene con gli altri. Quindi mi rendo conto di non fare abbastanza bene e penso che gli altri siano molto meglio di me. Devo sempre spiegare a me stesso le cose che mi succedono, come si fa con un bambino piccolo e dopo, eliminarle con i pensieri retti. Parlando di questo ora, sembra che basti un solo pensiero per riuscirci ma spesso queste situazioni non si risolvono così facilmente, e devo fare molti sforzi per ritrovare l’equilibrio interiore.

Quando ci si impegna nei progetti o si ha a che fare con i VIP, e si fanno cose che anche per la gente comune sembrerebbero straordinarie, è molto facile sentirsi entusiasti e a volte mettersi in mostra. Quando mi sento pieno di zelo, mi succede facilmente di fare cose inopportune, come parlare troppo o, addirittura, offendere qualcuno senza rendermene conto.

Il Maestro ha detto:

“Anche in tutti gli altri aspetti del processo di coltivazione, dovete fare attenzione a non farvi prendere troppo dall’entusiasmo, perché quello stato mentale può essere facilmente manipolato dai demoni”. (Ottava lezione, Zhuan Falun)

Nel mio caso, questo attaccamento è causa di numerose difficoltà a coltivare la parola. Da lì, manca solo un piccolo passo per manifestare la mia tendenza a mettermi in mostra, e l'ho già provato molte volte. Succede molto spesso dopo essere riuscito a ottenere dei risultati, oppure se ho fatto qualcosa veramente molto bene.

Il Maestro ha detto:

“La tendenza a mettersi in mostra può manifestarsi in ogni situazione, perfino quando si compie una buona azione. Alcune persone si vantano e si mettono in mostra nella vita quotidiana, quando ottengono un po’ di fama o benefici: «Sono io, come sempre, quello che riesce a muovere le cose»”. (Sesta lezione, Zhuan Falun)

È un attaccamento molto forte e che può anche farmi sentire molto a disagio, in quanto mi dà l'impressione di essere al meglio degli altri. Quindi può rendere difficile coltivare la propria compassione.

Questi attaccamenti si alimentano a vicenda, rendendo complicato riuscire a eliminarli. Fortunatamente, ci sono molti altri casi in cui posso gestirli correttamente, ma ce ne sono altrettanti in cui non riesco a soddisfare i requisiti della Fa. Tuttavia, mi sono detto che indipendentemente da quante volte possa cadere, mi alzerò e continuerò fino a quando non farò sempre meglio.

Difficoltà nel far arrivare Shen Yun a Varsavia

In Polonia stiamo facendo del nostro meglio per ottenere il teatro migliore per Shen Yun. Ci stiamo provando da oltre dieci anni, ma non abbiamo mai avuto l'opportunità di incontrare personalmente il direttore di quel teatro, perché non si è mai reso disponibile ad incontrarci.

Alla fine del 2018, abbiamo deciso di incontrare tutte le persone più importanti per chiarire loro i fatti, avvicinarci al teatro, e far sì che finalmente Shen Yun potesse esibirsi lì. Un giorno, un praticante ci ha informato che avremmo avuto un incontro con uno dei direttori tecnici del teatro. Abbiamo pensato che finalmente ci stessimo avvicinando, soprattutto perché stavamo cercando di incontrare questa persona da molto tempo.

Il giorno dell’appuntamento mi sono alzato alle quattro e trenta per fare gli esercizi, e ho letto un messaggio che diceva che la riunione era stata annullata. Il messaggio era arrivato nella notte ed era piuttosto strano. Per alcuni secondi ho pensato che fosse dovuto a qualche interferenza piuttosto forte ma, subito dopo, mi sono detto che se quell’incontro era stato annullato, probabilmente per noi era predisposto qualcosa di più importante.

E infatti è stato così. Sono andato a Varsavia per incontrare il praticante con cui stavo lavorando a questo progetto e, allo stesso tempo, organizzare un incontro con un politico, per parlargli sia della risoluzione contro il prelievo forzato di organi che di Shen Yun, in quanto è una persona molto aperta.

Finito l'incontro abbiamo deciso di andare al teatro e aspettare l'arrivo del direttore principale davanti a uno degli ingressi. Ovviamente, non sapevamo se sarebbe arrivato in auto, in bicicletta o a piedi, ma avevamo il forte pensiero retto che dopo dieci anni di tentativi, dovevamo incontrarlo di persona.

Dopo circa un'ora, finalmente è arrivato e abbiamo parlato con lui per circa tre minuti: era la prima volta che riuscivamo a incontrarlo di persona. Non abbiamo ricevuto subito buone notizie, ma sentivamo di essere almeno un passo avanti.

Inoltre, mi sono reso conto che ciò a cui avevo pensato la mattina, ovvero il pensiero che fosse stata predisposta per noi una cosa più grande, era esattamente quello che avevamo appena sperimentato.

Abbiamo incontrato il direttore del teatro dopo aver cambiato opinione su di lui. Infatti, abbiamo visto sue interviste, le abbiamo studiate, e siamo giunti alla conclusione che, se volevamo ottenere il teatro, non avremmo dovuto vederlo come un ostacolo ma come un essere che doveva comprendere la verità sulla Dafa.

Dopo questo incontro, sebbene ci avesse detto educatamente di “no”, sapevamo di essere all'inizio di un viaggio in cui molto probabilmente avremmo sentito dei “no” abbastanza spesso, ma abbiamo deciso che ogni “no” ci avrebbe motivato ancora di più ad ottenere questo teatro per Shen Yun. In seguito, abbiamo preso appuntamenti e incontrato tutte le persone più importanti nel nostro Paese.

Per noi era evidente che il PCC era al lavoro, e che nella decisione negativa fossero coinvolti aspetti politici, sia riguardo al teatro, che a personaggi politici che non volevano collaborare. Tenendo conto di ciò, abbiamo deciso di contattare l'Ambasciata degli Stati Uniti, presentando la questione in modo che fosse chiaro che una compagnia americana, per riuscire a esibirsi a Varsavia, incontrava difficoltà, mentre le compagnie sponsorizzate dall'ambasciata cinese non avevano problemi.

Abbiamo preso appuntamento con l'addetto culturale dell'Ambasciata degli Stati Uniti. Sembrava un’ottima opportunità, ma ricordando le esperienze passate sapevamo di non poter fare affidamento solo su quest’unico incontro, anche se ci era stato detto che sarebbero stati intrapresi alcuni passi e che il nostro caso sarebbe stato trasmesso all'ambasciatore.

Sapevamo di dover avere a mente che c'è una cosa molto importante in questo progetto: non bisogna riporre tutte le speranze in una persona comune e aspettare che accada qualcosa. Abbiamo deciso quindi di prendere l'iniziativa e di contattare direttamente l'ambasciatrice degli Stati Uniti in Polonia. Ѐ stato molto difficile ottenere un appuntamento immediato, così abbiamo cercato un evento in cui l'ambasciatrice americana fosse invitata.

Abbiamo acquistato i biglietti e ci siamo andati. Poiché il programma dell’evento prevedeva due giorni di incontri, non abbiamo avuto altra scelta che acquistare i biglietti per l'intera durata dello stesso. Fortunatamente l'ambasciatrice era presente. Dopo un’attesa di un'ora e mezza, nonostante il fatto che le guardie del corpo non fossero molto collaborative, siamo riusciti a parlarle per circa uno o due minuti, le abbiamo mostrato l’anteprima di Shen Yun e le abbiamo dato un biglietto da visita.

Mentre uno di noi parlava, l'altro inviava pensieri retti. Finito il colloquio, ce ne siamo andati. Sapevamo che alcuni esseri senzienti hanno solo un’occasione per sentire da noi la verità, e per questo non possiamo fallire, indipendentemente da quanto possa essere difficile in quel momento.

L’occasione successiva in cui abbiamo potuto incontrare dei funzionari degli Stati Uniti, è stata un evento di tipo militare, sempre organizzato dall'ambasciata e, sebbene non sapessimo con esattezza chi saremmo stati in grado di incontrare lì, ci siamo iscritti per parteciparvi. Dopo aver ascoltato il discorso di benvenuto pronunciato dal vicecapo della missione diplomatica, sapevamo che questa era la persona con cui avremmo dovuto parlare, in modo particolare quando abbiamo visto che, finito di pronunciare il suo discorso, se ne stava andando via subito. Abbiamo deciso di seguirlo immediatamente e siamo riusciti a parlargli delle difficoltà che stavamo affrontando. Inoltre, i servizi commerciali dell'Ambasciata degli Stati Uniti ci hanno rivolto un invito per un incontro e, in quella occasione, siamo stati in grado di spiegare la situazione in cui ci trovavamo.

All'ambasciata degli Stati Uniti, abbiamo anche parlato con persone responsabili dell'organizzazione di eventi e della stampa, e questo ci ha aiutati ad essere informati su tutti gli eventi più importanti che si sarebbero tenuti.

Abbiamo anche deciso di iscriverci a una conferenza della TEDx, dal titolo "Be Bold Never Regular", ma solo il mio amico praticante è stato scelto per parteciparvi, io no. Tuttavia, ho pensato che se l'argomento principale di questo evento era il ‘coraggio’, ci avrei provato e, semplicemente, ci sono andato. Mi hanno detto che non ero stato invitato e che, in realtà, non potevo entrare; ma, grazie ai miei forti pensieri retti, sapevo che dovevo essere lì e non mi sono arreso.

Dopo un po', hanno chiamato il personale responsabile dell’accesso delle persone. Ho detto a questa signora che venivo da un'altra città e che avevo viaggiato per partecipare, quindi ha accettato di farmi entrare. Così, abbiamo potuto conversare piacevolmente con diverse persone, tra cui il direttore della fondazione e alcune altre persone importanti. Sapevamo che quando si chiariscono i fatti su Shen Yun, allo stesso tempo si stanno invitando quelle persone agli spettacoli che si terranno in seguito nelle nostre città.

Inoltre, abbiamo preso contatti con l'ambasciata israeliana, compreso l'ambasciatore, e stabilito una stretta collaborazione con l'ambasciata taiwanese, che si è mostrata molto disponibile. Questo ci ha consentito di instaurare un bel rapporto con un'impiegata.

Successivamente, abbiamo preso parte a un evento di beneficenza natalizio, in cui abbiamo avuto la possibilità di parlare con la First Lady, una senatrice figlia di un famoso generale polacco e con il direttore del protocollo diplomatico in Polonia. Inoltre, nel corso di quell'evento, abbiamo parlato con altri personaggi di primo piano, tra cui l'ambasciatore cinese. Dato che anche l'ambasciata cinese aveva uno stand lì, abbiamo pensato che potesse essere l'unica possibilità di parlare con l'ambasciatore, di chiarirgli i fatti e di fargli avere l'album di Shen Yun, e così ci siamo immediatamente avvicinati a lui. Ci siamo presentati come promotori di Shen Yun e gli abbiamo mostrato l’anteprima dello spettacolo. All'inizio era molto entusiasta di vedere la cultura tradizionale cinese esibirsi sul palco, fino a quando una donna da dietro non gli ha detto che si trattava di Shen Yun, allora si è voltato e senza dire nulla se n’è andato. Abbiamo provato ancora una volta ad avvicinarci a lui, ma non ha voluto parlarci.

Siamo riusciti a parlare anche con il presidente e il ministro della cultura polacchi, e con un amico molto intimo del presidente polacco. Abbiamo inviato e-mail a tutte le persone più importanti della Polonia e persino al Presidente e al Vice Presidente degli Stati Uniti.

Fino a ora nessuno è stato in grado di aiutarci a ottenere la sede per lo spettacolo. Siamo in stretta collaborazione con i coordinatori del progetto American VIP, che ci hanno aiutato a ottenere delle lettere di raccomandazione da due politici americani, e che potremmo usare quando parliamo con i nostri politici o quando inviamo le e-mail a persone importanti. Abbiamo anche contattato i membri del Parlamento europeo, compresi gli ex primi ministri della Polonia. Uno degli eurodeputati ci ha chiesto di scrivere una lettera per il direttore d'opera del teatro, con l’intesa che poi lui gliela avrebbe inviata con la richiesta di una sede per lo spettacolo. Abbiamo anche preso contatti con diverse istituzioni culturali.

Per chiarire la verità, abbiamo anche scritto alcune e-mail all'ambasciata cinese e a tutte le organizzazioni che operano in stretta collaborazione con essa. Una di queste organizzazioni si è persino offerta di aiutarci a ottenere il teatro, ma dopo circa due settimane hanno dichiarato di non essere in grado di farlo.

Naturalmente ci sono ancora molte persone da contattare e a cui chiarire la verità, ma quanto ho raccontato finora è successo negli ultimi quattro mesi. A un certo punto, siamo giunti alla conclusione che dobbiamo liberarci dall'attaccamento alla data in cui avevamo programmato di avere Shen Yun in Polonia. C'erano due date stabilite e, ogni volta, per andare avanti e tentare di trovare qualche nuovo accordo interessante, abbiamo dovuto lasciar perdere.

Cambiare tattica: Creare una collaborazione internazionale

Nel frattempo, abbiamo anche capito che non possiamo mettere tutto il nostro impegno limitandoci solo al livello locale, ma dobbiamo pensare a tutta l'Europa e anche oltre. Così ci siamo incontrati settimanalmente e abbiamo creato un gruppo di persone che sta cercando di ottenere le sedi migliori in altri Paesi europei.

Secondo la mia comprensione, per riuscire nel nostro intento questo è l'unico modo: unire l'Europa e ottenere tutti i migliori palcoscenici che abbiamo nel Vecchio Continente. Solo aiutando, sostenendo e cooperando tra di noi saremo in grado di compiere questa missione. Dovremmo andare oltre l’idea di pensare solo ai nostri teatri nazionali, e iniziare a considerare tutti i nostri migliori teatri, unire i nostri sforzi insieme e alla fine ottenerli tutti.

Potrebbe sembrare un'idea molto lontana e un progetto a lungo termine, ma la Fa è sconfinata e il potere della Dafa è al di sopra di ogni immaginazione. L'unica cosa che dobbiamo fare è cambiare la nostra mentalità. Quando ci potrà essere un momento migliore di questo per iniziare a realizzare il sogno? Diventiamo un corpo unico e prendiamoci la piena responsabilità sulle nostre spalle, per soddisfare il desiderio del nostro Maestro di rendere Shen Yun un grande successo qui in Europa. Possiamo farlo. Non c'è nessun altro che lo possa fare.

Sono stato davvero contento di fare i nostri incontri europei per Shen Yun. Questo ci aiuterà a rafforzare il nostro corpo unico. Comprendo che se non collaboreremo a livello europeo o perfino mondiale, non avremo i teatri migliori. Questo è ciò che secondo me deve succedere per avere successo in questo progetto. Dobbiamo davvero trascendere il nostro pensiero, per avere una visione d'insieme della nostra missione e non continuare a pensare solo ai nostri Paesi.

Sapevo che non sarebbe stato facile, ma è una missione di enorme importanza, se non la più importante. Il prerequisito chiave è cambiare il nostro atteggiamento mentale, impegnarsi al cento per cento e realizzare finalmente questo sogno. Questo è il motivo per cui siamo qui oggi e credo fermamente che insieme ce la faremo.

Dopo essere tornati a casa ci rilasseremo, ma ora è il momento di lavorare sodo e mai e poi mai arrendersi fino a quando la missione non sarà stata completata. Abbiamo avviato questa iniziativa negli ultimi tre mesi e sono felice di vedere che l'Europa è all'inizio di questo momento storico che la vedrà unita. Molti personaggi della storia hanno cercato di raggiungere questo obiettivo, ma sono i discepoli della Dafa che riusciranno a realizzarlo in quest’ultimo periodo. Se non lo faremo noi, chi altri lo farà? Con questa comprensione, abbiamo avviato la collaborazione internazionale su una più vasta scala.

Oltre all'Europa, abbiamo avuto l'idea di aiutare Russia, Lettonia e Lituania. Abbiamo istituito un gruppo, discusso della situazione e invitato i loro praticanti a partecipare al nostro gruppo di studio europeo della Fa. Nella mia comprensione, leggere insieme, e persino parlare e condividere l'uno con l'altro, ci porta un passo avanti nella creazione di un corpo unico più forte che terrorizzerà il male. Abbiamo anche istituito un gruppo di studio della Fa in Africa, che si è rivelato un grande successo. Questo è il gruppo di studio della Fa in più rapida crescita che abbiamo creato. Alla fine, ovviamente, l'obiettivo è far esibire Shen Yun anche in Africa e, dal mio punto di vista, è veramente chiaro che questo è possibile, e che nel gruppo c'è un grande entusiasmo.

Abbiamo iniziato da poco a utilizzare questo sistema per portare avanti il nostro progetto, e sappiamo che non può essere realizzato in un solo giorno, ma faremo del nostro meglio per portarlo a termine. Il viaggio potrebbe richiedere del tempo, ma riteniamo di dover fare tutto il necessario per arrivare alla conclusione.

La mia attuale comprensione è che dobbiamo davvero fare tutto il possibile per coinvolgere e motivare sempre più praticanti. All'inizio insieme a tutti i praticanti coinvolti dicevano che, qualunque cosa fosse successa, se alla fine avessimo dovuto fare le cose da soli le avremmo fatte, ma ora ci rendiamo conto che bisogna davvero aiutare altri praticanti a trovare il loro posto in questo progetto, soprattutto per mostrare il grande cuore che mettono per la sua realizzazione. Solo creando un corpo unico forte saremo in grado di eseguire bene ciò che è stato predisposto.

Abbiamo già terminato alcuni lavori e abbiamo incontrato diverse persone. Sempre più esponenti dell’alta società parlano di Shen Yun, sempre più persone importanti e politici si rendono conto che questo argomento non è qualcosa verso la quale possono rimanere indifferenti.

Molte personalità sono state contattate e, ovviamente, c'è ancora un certo numero di persone con cui abbiamo intenzione di metterci in contatto, ma a questo punto dobbiamo guardare molto attentamente dentro di noi e vedere cosa rimane ancora da migliorare ed eliminare gli attaccamenti, elevare la nostra xinxing, migliorare la nostra comprensione e fare un passo avanti.

Finché la nostra mente è concentrata solo sull'avere successo, e finché i nostri pensieri retti saranno abbastanza forti, ce la faremo. Dobbiamo semplicemente credere di più nel Maestro e nella Fa, e adempiere unicamente a tutti i nostri voti, seguendo tutte le disposizioni che il Maestro ha organizzato per noi.

Grazie venerabile Maestro, grazie amici praticanti.

(Presentato alla conferenza europea della Fa 2019)