(Minghui.org) Il 16 settembre di quest’annoil marito di una praticante del Falun Gong, torturata in prigione mentre stava scontando la pena ricevuta per la sua fede, ha presentato una denuncia contro le guardie carcerarie ed i detenuti.

Zhang Wei e sua sorella minore Zhang Xiaoping, residenti nella città di Donggang, provincia dello Liaoning, sono state arrestate nell'aprile del 2015 per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. In seguito sono state condannate rispettivamente a otto anni e mezzo e cinque anni da scontare nella prigione femminile dello Liaoning.

Zhang ha rifiutato di rinunciare alla sua fede e per questo è stata torturata. Le è stato anche impedito di scrivere lettere o telefonare alla sua famiglia. I suoi familiari non la vedono da sei mesi in quanto è stata loro negata la possibilità di farle visita.

La famiglia della praticante ha fatto appello a diverse agenzie governative per i diritti di visita, ma senza risultati. È stato riferito che Zhang è attualmente ammanettata tutto il giorno e che le è permesso di togliersi le manette solo durante i pasti.

Per proteggerla e chiedere giustizia suo marito ha presentato una denuncia contro le guardie carcerarie, tra cui Liu Yu e Li Tingting.

Sintesi della tortura subita dalla signora Zhang Wei

Pestaggi feroci

Zhang il 5 aprile 2016 è stata trasferita nel 7° reparto della prima divisione, dove i praticanti del Falun Gong vengono costretti a rinunciare alla loro fede ed è stata detenuta lì fino al 21 giugno 2017.

La guardia carceraria Liu Yu ha ordinato ad alcune detenute, tra cui Liu Li e Guan Kun, di sorvegliarla 24 ore su 24 .

Le detenute incaricate dalla guardia picchiavano spesso la praticante ed altre carcerate hanno visto diverse volte Zhang costretta a stare in piedi senza vestiti, notando anche che il suo corpo era ricoperto di lividi.

Liu Li ha torturato di nuovo la praticante il 7 marzo 2017 prendendola a calci nella schiena al punto che Zhang è caduta e non ha potuto rialzarsi. La guardia Liu Yu ha dovuto portarla in ospedale per le cure e la praticante, per più di 10 giorni, non è stata in grado di mantenere la stazione eretta.

Zhang è stata brutalmente picchiata altre tre volte il 30 marzo di quest’anno.

Il detenuto Zhang Huijuan, il capo del gruppo di lavoro, l'ha malmenata in cella intorno alle 3.30 del mattino.

Alle 6.20 Zhang Huijuan ha ordinato alla detenuta Guo Chengming di picchiare di nuovo la praticante che,vedendo che Guo non la colpiva abbastanza violentemente, ha chiamato altre quattro detenute per farle unire al pestaggio. Così l’hanno schiaffeggiata e presa a calci e a pugni.

Intorno alle 10.20, quando stava per fare gli esercizi in laboratorio, Zhang Huijuan l’ha vista e si è precipitata da lei per picchiarla. Sette carcerate l’hanno seguita e insieme hanno iniziato a pestare la praticante, prendendola a calci e pugni mentre era a terra. Un detenuto ha cambiato l’angolazione della telecamera di sorveglianza in modo che non riprendesse il pestaggio.

Isolamento

Dopo le percosse del 30 marzo Zhang è stata messa in isolamento per due settimane. Dopo essere stata rilasciata per due giorni è stata riportata in cella di isolamento, dove è stata detenuta fino al 3 maggio di quest’anno.

Anche se questo incidente è stato considerato molto grave, i funzionari della prigione lo hanno coperto ordinando alle detenute partecipanti di scrivere dichiarazioni false.

Terminato il periodo di isolamento, la praticante veniva ammanettata ogni volta che faceva gli esercizi. Talora è rimasta ammanettata per circa 10 ore al giorno.

Seduta su un piccolo sgabello

La guardia Liu Yu ha costretto Zhang a sedersi su un piccolo sgabello (6''x 2''x 3'') (circa cm. 15x 5x 7,5), senza potersi spostare, ogni giorno dalle 7.00 alle 22.00 per oltre un mese. Questa tortura ha provocato alla praticante delle ferite alle natiche.

Alimentazione forzata

Zhang ha fatto due volte lo sciopero della fame per protestare contro la tortura e per questo le detenute l’hanno alimentata forzatamente: per procurarle dolore tiravano e spingevano il tubo avanti e indietro durante l'alimentazione forzata.

Privazione del sonno

Per impedire a Zhang di fare gli esercizi del Falun Gong di notte, Liu Yu ha ordinato alle detenute di fare a turno per controllarla. La picchiavano ogni volta che faceva gli esercizi e l'hanno privata del sonno dal 10 luglio al 12 agosto 2017 costringendola a sedersi su un piccolo sgabello per tutta la notte. Quando notavano che chiudeva gli occhi la schiaffeggiavano e le tiravano i capelli.

A novembre e dicembre dello scorso anno, ogni volta che i detenuti vedevano la praticante fare gli esercizi di notte, la picchiavano fino a quando non cadeva a terra.

Siccome le carcerate che la sorvegliavano durante la notte non potevano riposare bene, ma dovevano comunque lavorare durante il giorno, Zhang si dispiaceva per loro, quindi a partire da quest’anno ha iniziato a fare gli esercizi in laboratorio durante il giorno. Tuttavia, le guardie si sono arrabbiate e hanno ordinato alle detenute di privarla nuovamente del sonno. Questa volta la tortura è durata per più di tre mesi.

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