(Minghui.org) Due anni e mezzo dopo che una residente della città di Dalian, provincia dello Liaoning, è deceduta a causa della persecuzione del Falun Gong, anche suo marito è morto dopo essere stato perseguitato per la loro fede.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Nei primi anni della persecuzione, tra il 2002 e il 2005, Sia Zhu Benfu che sua moglie Sun Jingmei sono stati ripetutamente arrestati ed in seguito costretti a vagare da un luogo all'altro per evitare la persecuzione. Dopo essere fuggiti di casa, la polizia ha scoperto che una praticante del Falun Gong del luogo si stava prendendo cura della loro figlia, così ha fatto irruzione in casa sua per arrestarla. La figlia della coppia, allora tredicenne, è rimasta così traumatizzata da avere un collasso mentale.

Nel 2006 sia Zhu che sua moglie Sun sono stati entrambi condannati a sette anni di carcere perché insieme ad altri praticanti hanno utilizzato una stazione TV locale per trasmettere programmi video che esponevano la persecuzione, di conseguenza, quando erano in prigione, sono statitorturati senza sosta.

Quando Zhu è stato rilasciato nel 2013, i suoi capelli erano diventati grigi e aveva macchie nere sul corpo, probabilmente a causa delle iniezioni di droghe tossiche subite. Aveva spesso malessere al petto e tossiva frequentemente.

Il 15 giugno del 2015 Zhu e sua moglie Sun hanno presentato denunce penali contro Jiang Zemin, l’ex capo del regime comunista, per aver ordinato la persecuzione del Falun Gong nel 1999.

La polizia ha costantemente molestato la coppia e la pressione mentale subita per via delle intimidazioni ha minato la loro salute.

Due anni dopo, il 16 aprile del 2017, Sun è deceduta all’età di sessantuno anni.

All'iniziodi quest’anno Zhu, raggiunta l’età di sessant’anni, ha presentato domanda di pensionamento per anzianità dopo aver maturato trentuno anni di lavoro, per poi venire a sapere che i suoi contributi erano stati cancellati dal sistema e che non aveva nessun diritto alla pensione.

Questa situazione finanziaria ha causato a Zhu una profonda angoscia e nell’agosto di quest’anno, a seguito di altre molestie della polizia, la sua salute è rapidamente peggiorata. Nell’arco di due mesi ha subito numerosi infarti ed è deceduto il 28 ottobre lasciando sua figlia e i suoi genitori anziani.

Il praticante Zhu Benfu

Accettare il Falun Gong

Zhu aveva precedentemente lavorato in campo militare e, dopo anni di intenso programma di lavoro, ha sviluppato molteplici disturbi, come problemi di stomaco e disagio cardiaco, oltre all'ulcera duodenale ed ai reumatismi. Ha provato molti farmaci, ma nessuno lo ha guarito.

In seguito, con l'ampia diffusione del Falun Gong in Cina, ha iniziato a praticarlo ed è presto tornato a godere di buona salute.

Vivendo secondo i principi del Falun Gong di Verità-Compassione-Tolleranza, per sette anni è stato premiato come miglior impiegato.

Costretto a vivere lontano da casa

Il 22 luglio del 1999 Zhu è andato a Pechino per fare appello per il diritto di praticare il Falun Gong. Al suo rientro, è stato mandato in un centro di lavaggio del cervello e detenuto lì per due settimane.

Nella struttura è stato monitorato tutto il giorno e costretto a guardare video e articoli di notizie che demonizzavano il Falun Gong.

Nel gennaio del 2000, poco tempo dopo il rilascio di Zhu, viene arrestata la moglie Sun, poiché anche lei era andata a Pechino per fare appello e detenuta per 26 giorni. In seguito la polizia ha estorto a Zhu 4.800 yuan (circa 600 euro).

Sun è stata nuovamente arrestata nel luglio del 2000 ed inizialmente è stata condannata ad un mese di detenzione criminale e ad un anno di lavori forzati. I detenuti nel campo di lavoro forzato di Masanjia l'hanno torturata con pizzicotti quando ha rifiutato di rinunciare al Falun Gong: aveva lividi su tutto il corpo e soffriva tremendamente.

La polizia ha nuovamente tentato di arrestare Zhu nell'aprile del 2002 aspettandolo fuori dalla sua abitazione e sul posto di lavoro per due settimane, così lui e la moglie Sun sono stati costretti a scappare e vivere lontano da casa.

In quel periodo la loro figlia adolescente di soli tredici anni, è stata affidata a Li Yuhua, un'altra praticante locale del Falun Gong.

La polizia dopo averlo scoperto, una mattina hanno fatto irruzione a casa di Li per arrestarla. La figlia della coppia per lo spavento nel vedere la polizia ha subito un nuovo crollo mentale. Un mese dopo a Li è stata data una pena di un anno di lavori forzati, mentre la ragazza è stata costretta a lasciare la scuola.

Durante i tre anni in cui Zhu e sua moglie Sun hanno vagato molto, si spostarsi in otto posti diversi. «La paura è difficile da immaginare, è al di là delle parole». Così disse Zhu.

Condannato a sette anni

Il 5 settembre del 2005 otto praticanti di Dalian, tra cui Zhu e Sun, hanno intercettato le trasmissioni televisive via cavo nella contea di Liaoyang, e le hanno sostituite trasmettendo i contenuti dei Nove Commentari sul Partito Comunista per novanta minuti.

Sun è stata arrestata poco dopo l'intercettazione televisiva, e Zhu è stato arrestato il 19 gennaio del 2006. La polizia gli ha confiscato 17.000 yuan (circa 2200 euro) in contanti.

Nel centro di detenzione di Liaoyang, Zhu è stato picchiato per essersi rifiutato di recitare le regole del carcere. Soffriva di gravi emorragie allo stomaco e versava in condizioni critiche.

A ciascuno degli otto praticanti sono state successivamente attribuite pesanti condanne.

A Yang Benliang è stata data una condanna di undici anni, mentre Lu Kaili e Zhang Wei sono stati condannati a dieci anni ciascuno.

Oltre a Yang, anche la madre Cao Yuzhen, è stata condannata a nove anni, mentre sua moglie Yang Chunling, è stata condannata a sette anni.

Anche Zhu, la moglie Sun e Chen Minghui sono stati entrambi condannati a sette anni.

Oltre Zhu e Sun, anche Yang e Zhang sono deceduti, rispettivamente il 2 aprile del 2014 e il 6 ottobre del 2019, in seguito alla persecuzione.

Torturato in prigione

Il 12 maggio del 2006 Zhu è stato inviato nella prigione di Yingkou. Li è stato costretto a lavorare duramente dalle cinque alle ventidue. Le guardie gli hanno permesso di bere soltanto 100 ml circa di acqua al giorno e gli limitavano anche l'uso del bagno impedendogli di lavarsi.

Zhu è stato trattenuto in un reparto di rigore per un mese, dove le guardie lo hanno legato a una sedia per tre giorni e hanno ordinato ai detenuti di picchiarlo, inoltre lo spogliavono dei suoi vestiti e aprivano la finestra per esporlo alle gelide temperature esterne.

Quando Zhu è stato riportato nella sua cella, il suo compagno è rimasto sorpreso nel vedere che era ancora vivo.

Il 19 dicembre del 2007 Zhu è stato trasferito nella prigione di Benxi, dove è stato nuovamente picchiato per essersi rifiutato di recitare le regole della prigione.

Le guardie hanno diviso 12 criminali in tre gruppi e ordinato loro di fare a turno per picchiarlo tutto il giorno.

Alcuni criminali colpivano la testa di Zhu con una grande bottiglia dura piena d'acqua. Alcuni gli hanno colpito gli occhi, altri gli hanno calpestato petto e gambe, e alcuni gli pungevano la testa, le mani e le dita con un ago e gli bruciavano il collo ed il petto con un accendino.

Dopo la tortura, Zhu non è stato in grado di camminare e piegare le gambe per due settimane.

Per un anno oltre a subire abusi fisici, è stato costretto a guardare video per il lavaggio del cervello che calunniavano il Falun Gong.

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