(Minghui.org) Zhang Fuhai, un praticante della città di Qiqihar in provincia dell’Heilongjiang, è stato arrestato per aver praticato il Falun Gong, e in seguito ricoverato in ospedale il 17 giugno di quest’anno. Solo due mesi prima era stato picchiato e incarcerato per non aver abbandonato la pratica.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

L’uomo sta scontando un mandato di due anni e dieci mesi nella prigione di Fengtun, Qiqihar. Per aver rifiutato di fare i lavori forzati le guardie lo hanno ustionato con dei manganelli elettrici e spruzzato con dello spray al peperoncino.

È stato ricoverato per la prima volta dopo essere stato picchiato dalla guardia Hou Yanbin a fine aprile.

Saputo ciò, suo padre si è precipitato in prigione il 10 maggio, chiedendo un colloquio. All’inizio i funzionari hanno tenuto un atteggiamento vago, facendogli perdere tempo, ma dopo tante richieste il 13 maggio ha finalmente ottenuto il permesso di vedere suo figlio attraverso una telecamera di sorveglianza.

Dopo aver visto che Zhang camminava a stento, con una postura ricurva, suo padre ha iniziato a turbarsi, tanto che ha chiesto di vederlo di persona, minacciando di riferire questa situazione alle guardie carcerarie e ai funzionari di alto rango se non avessero accettato la sua richiesta. Solo allora si sono potuti incontrare faccia a faccia.

Il praticante non poteva alzare le braccia, la sua testa presentava lividi, ed ha confessato a suo padre che è stato rinchiuso in isolamento per una settimana dopo essere stato dimesso dall'ospedale.

Poco dopo la visita, il padre di Zhang ha denunciato gli abusi a Chen Aiguo, il direttore del comitato disciplinare della prigione. Chen ha preso i dati della sua carta d’identità e il numero di telefono promettendo che avrebbe indagato sul caso, ma non l’ha più contattato nei 2 mesi a venire.

Il padre di Zhang ha parlato alla guardia Hou il 15 maggio, chiedendogli di non torturare più suo figlio, ma lui ha replicato dicendo che non sarebbe stato responsabile se Zhang si fosse suicidato. Nella persecuzione del Falun Gong, molti praticanti che sono stati torturati a morte sono stati giustificati dalle autorità come suicidi.

Da allora al padre di Zhang non è stato più permesso chiedere un colloquio. È molto preoccupato per suo figlio dopo l’ulteriore ricovero di giugno.

Braccia ferite dopo tre giorni di torture alla stazione di polizia

Zhang ha avuto gravi problemi ai reni. Diversi tentativi di cura non hanno mai funzionato, tuttavia le sue malattie sono scomparse solo un mese dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong.

Dopo che il regime comunista ha iniziato a perseguire il Falun Gong nel 1999, Zhang ha deciso di nascondersi andando a vivere lontano da casa per 11 anni.

Eppure il 20 marzo 2017 è stato arrestato per aver chiarito la verità sulla persecuzione. Due agenti di polizia lo hanno torturato per tre giorni, ammanettandogli le mani dietro la schiena e calpestandolo in direzione delle manette, procurandogli dei lividi sui polsi ancora visibili.

L'ufficiale lo ha preso a ginocchiate sul petto e in pancia, urlando: "Ti picchierò a morte se non coopererai!".

Dopo che Zhang è svenuto, gli hanno gettato addosso dell'acqua fredda per svegliarlo, ha avuto difficoltà a respirare e tossiva sangue. Dopo i tre giorni di tortura è stato portato in un centro di detenzione.

Zhang è stato processato nel tribunale di Tiefeng il 26 dicembre 2017 e il 5 giugno 2018. È stato condannato a due anni e dieci mesi ad agosto 2018 e trasferito alla prigione il 29 novembre, ma Il suo avvocato e la sua famiglia non hanno ancora ricevuto documentazione sul verdetto del tribunale.

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