(Minghui.org) Il 20 giugno tre residenti di Kunming, nello Yunnan, sono state condannate alla prigione per non aver rinunciato alla loro fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. La settantaquattrenne Yang Gongxiu, è stata condannata a due anni e mezzo, la sessantottenne Zhu Cuifen e la sessantunenne Zhou Huifen, a un anno e due mesi, e tutte tre anche sanzionate di 2.000 yuan (circa € 260).

Erano state catturate il 6 giugno dello scorso anno, insieme ad un'altra praticante cinquantacinquenne di nome Xia Meishan, per aver appeso dei poster per sensibilizzare il pubblico sulla persecuzione della loro fede che è in atto da vent'anni.

Mentre Zhu e Zhou erano state trattenute nel centro di detenzione di Kunming, Yang e Xia non erano state accettate per via del loro stato di salute, quindi erano state rilasciate su cauzione.

Il primo marzo Xia e Yang erano state convocate dal Tribunale distrettuale di Xishan, che aveva ordinato loro di ripresentarsi lì cinque giorni dopo.

Mentre, nella data stabilita, Xia si stava recando al tribunale, l’avevano chiamata per avvisarla che l’udienza era stata annullata e che sarebbe stata programmata successivamente.

Per via dell’attesa e della paura di essere reclusa, la donna si era ammalata e il carcinoma cervicale in stadio avanzato, guarito praticando il Falun Gong nel 2013, si era ripresentato, portandola alla morte il 18 marzo.

Tre mesi dopo il giudice ha annunciato il verdetto per le altre praticanti, senza che le vittime sapessero dove e quando fossero state processate.

Yang che aveva già scontato quattro anni dal 15 novembre del 2010, dopo l'ultima sentenza ha deciso di fare ricorso.

 

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