(Minghui.org) Quando nel luglio 1999, il leader del Partito Comunista Cinese (PCC) Jiang Zemin iniziò, a livello nazionale, una campagna contro il Falun Gong, molte persone avevano intrapreso un percorso di miglioramento della propria mente e corpo attraverso la pratica del Falun Gong, una disciplina spirituale basata sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza.

Sotto l'ordine di Jiang Zemin di: "… danneggiare la loro reputazione, tagliare le loro risorse finanziarie e distruggerli fisicamente", ebbe luogo un genocidio sistematico e centinaia di metodi di tortura furono utilizzati sui praticanti detenuti nel tentativo di costringerli a rinunciare al loro credo. I metodi prevedono il lavaggio del cervello, l'abuso psicologico, l'abuso sessuale, il lavoro forzato, il prelievo forzato di organi e altri. Ciò ha portato innumerevoli tragedie a decine di milioni di praticanti e alle loro famiglie, nonché calamità senza precedenti in tutta la Cina. 

Minghui.org ha raccolto testimonianze dirette di oltre 4000 casi di tortura che hanno causato la morte dei praticanti provenienti da trenta province e città controllate in Cina. Si presume che il bilancio reale delle vittime sia molto più alto tenuto conto del blocco di informazioni in mezzo alla persecuzione in corso.

Nonostante la violenza e il lavaggio del cervello il governo non è riuscito a sconfiggere i praticanti del Falun Gong. Il loro impegno pacifico per contrastare la persecuzione attraverso la razionalità e la saggezza ha reso il mondo consapevole delle brutalità in corso in Cina e nel frattempo ha portato enormi cambiamenti positivi nel mondo.

Sostegno dal Presidente degli Stati Uniti 

Nel pomeriggio del 17 luglio 2019, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha incontrato 27 sopravvissuti alle persecuzioni religiose di diciassette Nazioni. Tra questi la signora Zhang Yuhua, una praticante del Falun Gong della città di Nanchino, provincia di Jiangsu. È la prima volta che un praticante del Falun Gong incontra il Presidente nell'ufficio ovale della Casa Bianca.

Donald Trump, Presidente degli Stati Uniti, incontra i sopravvissuti alla persecuzione religiosa di diciassette Nazioni tra cui la praticante del Falun Gong, Zhang Yuhua

La signora Zhang era una ex professoressa del dipartimento presso la School of Foreign Languages, della Nanjing Normal University; ha parlato brevemente della repressione subita da lei e suo marito, aggiungendo che i praticanti ancora subisco il prelievo forzato di organi e spera che Trump possa interrompere questa tragedia.

A causa della sua fede nel Falun Gong, il marito della signora Zhang, il signor Ma Zhenyu, è stato arrestato più volte. Attualmente è detenuto nella prigione di Suzhou, nella provincia di Jiangsu. Una volta è stato torturato per quattro giorni e quattro notti, ammanettato e appeso per essere percosso. Il signor Zhang è stato mandato in un campo di lavoro per tre volte e una volta in prigione, per un totale di sette anni e mezzo. Soffre di una malattia a lungo termine e di privazione del sonno.

"In America, abbiamo compreso che il nostro diritto arriva da Dio, non dal governo", ha detto Trump durante l'incontro. "Ognuno di voi è diventato testimone dell'importanza di far progredire la libertà religiosa in tutto il mondo".

Brutalità esposta nella comunità internazionale

La signora Zhang è stata una delle sopravvissute che hanno partecipato al Ministero per la Promozione della libertà religiosa, ospitato dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, dal 16 al 18 luglio 2019. Molti praticanti hanno partecipato alla conferenza in cui il Segretario dello Staio, Mike Pompeo ha dato il benvenuto ai praticanti del Falun Gong e agli altri partecipanti alla cerimonia di apertura.

Il Segretario di Stato Mike Pompeo è intervenuto alla riunione ministeriale per promuovere la libertà religiosa, il 16 luglio 2019

L'ex deputato Frank Wolf ha affermato che la situazione dei diritti umani si è deteriorata: "Penso che sia peggio delle volte precedenti in cui ho affrontato questi problemi", ha detto.

Il 21 giugno, quando il Dipartimento di Stato ha pubblicato il suo rapporto annuale sulla libertà religiosa globale, Pompeo si è detto preoccupato per gli "abusi religiosi sconcertanti" della Cina. "In Cina, l'intensa persecuzione di molte fedi, tra cui i praticanti del Falun Gong, i cristiani e i buddisti tibetani, è la norma", ha affermato Pompeo, aggiungendo che l'amministrazione Trump vuole fare della libertà religiosa una "priorità nell’agenda di politica estera", continuando a salvaguardare i diritti religiosi internazionali.

Il 18 aprile 2019, il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione che chiede sanzioni contro i violatori dei diritti umani in Cina. La risoluzione riporta: "La libertà di religione e di coscienza ha raggiunto un nuovo punto minimo in Cina dagli anni '70". Urge l'immediata liberazione dei praticanti del Falun Gong detenuti e degli altri prigionieri di coscienza e minoranze etniche.

Responsabilità degli autori

Da maggio 2015, oltre 200.000 praticanti del Falun Gong e le loro famiglie hanno presentato denunce penali contro l'ex leader del PCC, Jiang Zemin. Queste denunce sono state presentate alla Corte Suprema del Popolo e alla Procura del Popolo Supremo in Cina nei confronti di Jiang per i crimini contro l'umanità, di tortura e genocidio durante la persecuzione del Falun Gong. Solo in Asia, oltre 1,38 milioni di persone hanno firmato le petizioni per sostenere questo movimento.

La seconda udienza pubblica dell'Independent People's Tribunal / China Tribunal si è tenuta a Londra il 6-7 aprile 2019

Il 17 giugno 2019, un tribunale popolare indipendente a Londra, istituito per indagare sul prelievo forzato di organi dai prigionieri di coscienza in Cina, ha annunciato le sue indagini. Il PCC preleva organi dai praticanti del Falun Gong in Cina da molti anni e questa brutalità continua ancora oggi.

All'inizio di quest'anno, un funzionario del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti (DOS) ha dichiarato ai vari gruppi religiosi che l'agenzia sta limitando i visti e potrebbe negare l’ingresso ai trasgressori dei diritti umani e a coloro che perseguitano le credenze religiose. Sono inclusi sia i visti di immigrazione che quelli di non immigrazione, nonché i visti per turismo e affari. Ai titolari dei visti, inclusi quelli a cui è già stata concessa la residenza permanente (carta verde), può essere negato l'ingresso. In seguito a questa decisione, i praticanti del Falun Gong hanno recentemente sottoscritto una lista di nomi che comprendono i responsabili della persecuzione.

Il 14 marzo 2019, il Parlamento Europeo ha adottato una risoluzione che sollecita le sanzioni UE in materia di diritti umani per punirne i trasgressori. Ispirati dalla US Magnitsky Act, posizioni legislative simili sono ora adattate in Canada e in diversi Paesi dell'UE. Questa risoluzione chiede l'istituzione di un meccanismo sanzionatorio a livello dell'UE "per imporre il congelamento dei beni e il divieto di visto alle persone coinvolte in gravi violazioni dei diritti umani".

Media e consapevolezza pubblica

Il 20 maggio 2019, Bill Melugin, di FOX 11, ha documentato la storia di Wang Kefei, un praticante del Falun Gong della provincia di Liaoning, morto il 20 dicembre 2001 a 35 anni. Questo video report investigativo di nove minuti è stato trasmesso in molte città degli U.S., aiutando il pubblico a comprendere la brutalità che i praticanti sperimentano in Cina.

Poiché sempre più persone sono consapevoli della natura malvagia del PCC, oltre 337 milioni di cinesi hanno ritirato le loro iscrizioni alle organizzazioni del partito comunista.

La resistere all'influenza e all'infiltrazione del PCC è stata osservata anche altrove. Il 9 giugno, a Hong Kong più di due milioni di persone sono scese in piazza per opporsi al disegno di legge per l’estradizione. Il 23 giugno, decine di migliaia di residenti di Taiwan si sono radunati per denunciare l'infiltrazione dei media da parte del PCC.

I principi di Verità, Compassione e Tolleranza ci aiuteranno a capire cos’è giusto e cosa sbagliato e ci condurranno verso un futuro più luminoso.

Su del PCC, oltre 337 milioni di cinesi hanno ritirato le loro iscrizioni alle organizzazioni del partito comunista.