(Minghui.org) Una storia nello spettacolo di Shen Yun di quest'anno che mi ha toccato profondamente, è quella dove un giovane ha organizzato un incidente fingendo di esserne la vittima, incolpando ed estorcendo denaro a un praticante della Falun Dafa. Ciononostante il praticante non ha discusso con lui e gli ha dato i soldi; ho compreso che rispetto a quel praticante, sono ben lungi dall'avere un cuore così grande.

Tuttavia, poco dopo, il giovane ha incontrato due malviventi che l'hanno prima derubato del denaro che aveva appena estorto dal praticante, e poi brutalmente picchiato. Quando ha chiesto aiuto, nessuno tranne quel praticante l'ha soccorso. Rimanendo colpito dalla sua gentilezza, anche lui ha iniziato ad imparare la Falun Dafa.

Toccato dalla compassione di Milarepa

Questa scena mi ha ricordato la storia di Budda Milarepa, che mi aveva commosso profondamente: dopo che suo zio e sua zia gli avevano sequestrato le proprietà di famiglia, lui e sua madre avevano vissuto in condizioni di povertà. Quando aveva chiesto del cibo allo zio, invece di dargliene, costui aveva persino ordinato al cane di attaccarlo. Tuttavia Milarepa non provava odio nei loro confronti, ma desiderava offrire loro la salvezza.

Un'altra storia è di Geshe Tsakpuwa, il cui termine Geshe è un appellativo del buddismo tibetano per monaci e monache che indica una “guida spirituale”. Tsakpuwa aveva cercato di uccidere Milarepa con del formaggio avvelenato, ma lui non si era risentito di quel gesto, al contrario aveva cercato di istruirlo con grande pazienza, finché Tsakpuwa era diventato un vero buddista.

Come praticanti, sappiamo che il bene e il male provengono da un solo pensiero, e quando possiamo pensare agli altri nonostante le tremende sofferenze, credo che tale compassione abbia il potere di scuotere il cielo e la terra.

Nonostante coltivo nella Falun Dafa da oltre venti anni, non lo facevo bene. Sono molto preoccupato per me stesso e spero alla fine di poter eliminare il mio egoismo, divenendo una persona veramente altruista.

Ci sono alcuni praticanti nel mio gruppo che hanno coltivato molto bene. Sono stato toccato dalle loro storie e da come vivevano veramente secondo i principi della Dafa, di Verità, Compassione e Tolleranza.

La compassione cambia le persone offensive

Il marito di una praticante, contrario alla Falun Dafa, dopo che lei è stata arrestata per la sua fede, ha divorziato e sposato un'altra donna. Suo marito ha dato tutti i loro soldi alla nuova moglie e non si è preso cura del loro figlio. Quando lei è stata rilasciata dal centro di detenzione, non le era rimasto più nulla. Ciononostante la praticante non si è mai lamentata, ha trovato un lavoro e ha ricominciato la sua vita.

Più tardi, suo marito si è gravemente ammalato ed è stato abbandonato dalla nuova moglie. Trovandosi solo, e non avendo nessuno disposto ad aiutarlo, si è allora rivolto alla praticante.

Quando il figlio le ha detto: «Mamma, non lasciarlo tornare. Ti ha trattato così male. Non dovresti lasciarlo entrare in casa nostra», lei ha risposto: «Sono una praticante della Falun Dafa. Non posso voltargli le spalle quando chiede aiuto». Dopo aver persuaso il ragazzo, ha permesso al marito di vivere con loro. Nonostante si prendesse cura di lui con grande pazienza, l'uomo la trattava ancora male e l’offendeva.

Un giorno la praticante gli ha detto: «Non ti avrei aiutato se non avessi praticato la Falun Dafa. Non ti vergogni di ciò che hai fatto a me e a nostro figlio?». Suo marito si è pentito e non l'ha mai più aggredita verbalmente.

Nondimeno, toccato dalla sua gentilezza, gradualmente ha compreso la verità sulla Falun Dafa, ha iniziato a studiare la Fa con lei e a volte uscivano insieme per distribuire il materiale e chiarire la verità sulla pratica.

La nuora di un'altra praticante ha avuto una relazione extraconiugale ed ha divorziato. Dopo essersi pentita, si vergognava e non osava rientrare nella casa della praticante, aspettando che l'ex marito uscisse dall'abitazione. Tuttavia la praticante non si è mai lamentata di lei, anzi, la invitava sempre a entrare in casa e un giorno le disse: «Per favore vieni, pranziamo insieme. Ho preparato il tuo piatto preferito».

La nuora era profondamente commossa da quell'atteggiamento, e diceva sempre agli altri che sua suocera era la migliore persona al mondo. Successivamente si è risposata con il figlio della praticante.

Come dovremmo trattare i perpetratori

Dopo che il sito web Minghui ha pubblicato l'Avviso che invita a raccogliere e fornire le informazioni sugli autori di reati contro il Falun Gong, ho sentito che molti poliziotti si sono spaventati. Alcuni hanno rimosso le loro foto dal muro della stazione di polizia, temendo di essere denunciati dai praticanti.

Penso che come praticante, questa sia un'opportunità per migliorare noi stessi. Non dovremmo provare odio o risentimento contro la polizia, ma agire con gentilezza e compassione nei loro confronti. Il principio celeste è proprio lì, e nessuno può fuggire da esso; ma qualunque cosa facciamo, dovremmo allinearci con i principi della Dafa e pensare a come sfruttare l'opportunità per cambiare il pensiero di queste persone. Non sono forse anche loro vittime della persecuzione?