(Minghui.org) Una residente di Hefei, nella provincia dell’Anhui, è stata condannata ad una seconda pena detentiva per via della sua fede nel Falun Gong, meno di un anno dopo il suo ultimo arresto nel 2019.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è un'antica disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

La signora Wu Weiming, sessantatreenne, è stata arrestata il 20 settembre 2019 da alcuni agenti della stazione di polizia di Zhanqian. È comparsa presso il tribunale distrettuale di Shushan il 21 luglio di quest’anno ed in seguito è stata condannata ad un anno e dieci mesi di prigione ed al pagamento di una multa di 2.000 yuan(circa 252 euro).

Questa è la seconda volta che Wu viene condannata per aver praticato il Falun Gong, al quale attribuisce la cura del suo vasospasmo cerebrale, una grave malattia causata dal restringimento dei vasi sanguigni del cervello.

Il 9 novembre 1999, quattro mesi dopo che il regime comunista cinese ha ordinato la persecuzione del Falun Gong, Wu è andata a Pechino per fare appello e per questo è stata arrestata, rimandata ad Hefei ed incarcerata per mesi in un centro di detenzione e in un centro di lavaggio del cervello. Dopo essere stata rilasciata è tornata a Pechino, ma è stata nuovamente arrestata in piazza Tienanmen.

Un gruppo di ufficiali ha fatto irruzione nella casa di Wu l'11 luglio 2000 e l'ha condotta direttamente al campo di lavoro forzato femminile dell’Anhui e, poiché durante la detenzione praticava gli esercizi del Falun Gong, le guardie l'hanno reclusa in un magazzino deserto e l'hanno esposta ad un flagello di zanzare per tre giorni.

In risposta alla forte protesta di Wu contro la persecuzione, il quarto giorno le guardie l’hanno legata ad un letto nella posizione dell’“aquila aperta” e hanno prolungato la sua reclusione nel magazzino di altri tre giorni.

Il settimo giorno le guardie l’hanno portata in un capanno vicino ad un porcile e l'hanno lasciata in balia di uno sciame di mosche ed altri insetti. Non le era permesso fare la doccia, né lavarsi i denti.

Poiché si rifiutava ancora di rinunciare al Falun Gong, è stata reclusa in una cella d’isolamento per trentatré giorni.

Wu e suo figlio Xu Kan sono stati arrestati il 22 giugno 2002 mentre erano in visita ad un altro praticante del Falun Gong sotto sorveglianza della polizia. Dopo aver trovato una copia degli insegnamenti del Falun Gong nella borsa di Wu, un ufficiale le ha detto: «Questo potrebbe non essere sufficiente per mandarti in prigione ma, dati i tuoi precedenti, possiamo facilmente darti quattro anni».

La donna è stata in seguito condannata a quattro anni e suo figlio a due. Suo marito, il signor Xu Foling, è stato detenuto per un mese.

Quando Wu è stata rilasciata dalla prigione nel 2006 suo padre era morto, sua madre era gravemente ammalata, suo marito aveva divorziato da lei ed era stata licenziata dal suo lavoro. Nonostante ciò la polizia ha continuato a molestarla ed a monitorarla quotidianamente.

Il 21 settembre 2009 è stata nuovamente arrestata e mandata in un centro di lavaggio del cervello. Gli agenti di polizia hanno affermato di aver avuto ordine dai supervisori di monitorare da vicino la situazione di ogni praticante del Falun Gong.

Wu è stata arrestata ancora una volta nell’ottobre 2014, appena uscita dall’ospedale dove aveva accompagnato sua nipote. In quell’occasione è stata trattenuta nel centro di lavaggio cervello per quattordici giorni.