(Minghui.org) Una residente di Tianjin è stata recentemente condannata a tre anni e cinque mesi di prigione per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che è perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Feng Junling è stata arrestata durante una retata della polizia con altri 36 praticanti del Falun Gong locali il 28 dicembre 2017. La polizia li ha monitorati per mesi prima di entrare in azione. La maggior parte di loro sono stati arrestati nelle loro case in cui è avvenuto anche il saccheggiamento. Ad alcuni sono stati confiscati i contanti e le carte di debito.

Quando i praticanti si sono rifiutati di aprire la porta, gli ufficiali hanno fatto irruzione mentre ad altri hanno aperto con una chiave principale. In alcuni casi, la polizia ha spento l'elettricità e li ha arrestati quando sono usciti per indagare sulla situazione.

Al momento della scittura, 10 praticanti sono stati condannati al carcere, con il periodo più lungo di undici anni inferto al dentista Li Yongquan nel novembre 2019.

È stato riferito che la polizia sospettava che Feng avesse venduto schede SIM per cellulari ai praticanti locali affinché facessero telefonate al pubblico sulla persecuzione del Falun Gong. Sebbene abbia chiuso il suo negozio di cellulari in anticipo per aiutare a prendersi cura di suo nipote, la polizia l'ha comunque arrestata. È stata processata nel 2018 e il pubblico ministero ha raccomandato una condanna a dieci anni. Dopo due anni di deliberazione, il giudice le ha annunciato la condanna a tre anni e cinque mesi intorno al settembre scorso.