(Minghui.org) Da quando nel 2014 sono stati pubblicati i Nove Commentari sul Partito Comunista, oltre 360 milioni di persone hanno lasciato il Partito Comunista Cinese (PCC) e le sue organizzazioni affiliate, come la Lega della Gioventù e i Giovani Pionieri. Nelle ultime settimane una media di circa 70.000 persone alla settimana hanno rinunciato alla loro appartenenza al Partito.

Il popolo cinese ha scelto di stare lontano dal PCC perché ha compreso che la sua natura è malvagia, e nel momento in cui verrà chiesta giustizia per tutti i crimini che ha commesso contro persone innocenti, non vuole essere ritenuto responsabile. Questo può essere compreso dai commenti online riportati qui di seguito.

Testimonianze di cittadini cinesi che hanno lasciato il PCC

Wu Ziyou ha fatto parte del PCC per più di dieci anni, ma il suo sostegno al Partito è gradualmente diminuito. Ha detto che, come agente di polizia, si è ritrovato trasformato in “un ingranaggio della gigantesca macchina di violenza del regime”. “Desideravo ardentemente la libertà, ma il mio lavoro e la mia vita erano controllati dal regime autoritario. Persino il mio respiro era pesante e cauto”.

Ha poi elencato molti crimini che il PCC ha commesso, dal prelievo forzato di organi da praticanti del Falun Gong, alla soppressione di avvocati per i diritti umani e dissidenti politici; dalla detenzione di Uiguri in campi di “rieducazione” di massa nello Xinjiang, al nascondere le informazioni sull’infezione da COVID-19 a Wuhan, e molti altri.

Un gruppo di 156 residenti della città di Nanchino, nella provincia dello Jiangsu, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta che dice: “Nella Cina di oggi, essere onesti e parlare dei fatti è una cosa pericolosa. Le persone possono essere messe in prigione per questo. Poiché il PCC è un’organizzazione di criminali, attaccherà chiunque riveli i suoi inganni o la sua brutalità. È un diavolo. Non migliorerà mai, al contrario, renderà le persone cattive proprio come lui”. Hanno annunciato di voler lasciare “l’organizzazione del diavolo” e di non sottomettersi più al suo controllo.

Luo Yun ha ringraziato i media al di fuori della Cina che hanno superato la censura del PCC, fornendo notizie vere e senza censura, a persone che, come lui, vivono in Cina. “Il frequente verificarsi di disastri naturali è un campanello d’allarme per tutti noi. Mi ha anche aiutato a rafforzare la mia decisione di lasciare il Partito. La libertà in Cina è l’aspirazione del il popolo e spero che arrivi presto”.

Zheng Li ha detto di aversi unita ai Giovani Pionieri Comunisti e alla Lega della Gioventù da bambina, quando ancora era ancora ingenua. Ha elencato molti crimini commessi dal PCC, dai suoi primi anni, fino al 1989, col massacro di piazza Tiananmen, nel 1989. “Credo che il PCC andrà incontro al suo destino per tutte le azioni cattive che ha commesso”.

Il signor Hu ha lasciato il Partito diversi anni fa. Ha detto: “Nel 2012, quando mi sono dimesso dal PCC, ho usato il mio vero nome. Poi, anche i miei amici e la mia famiglia hanno lasciato il Partito, usando i loro veri nomi. Molte persone in Cina, inclusi i membri veterani del Partito, sanno in cuor loro che è malvagio. Anche alcuni alti funzionari del PCC hanno perso fiducia nel Partito”.

La Natura del PCC

Il libro Nove Commentari sul Partito Comunista, la cui pubblicazione ha dato il via al movimento per dimettersi dal Partito, ha sottolineato come il regime del PCC sia un insieme di violenza, odio, massacri, guerre, menzogne e minacce. La storia degli ultimi decenni ha dimostrato che il PCC rappresenta l'antitesi dell'umanità, della natura, ed è omicida e dittatoriale. Ha distrutto l’antica cultura cinese e i suoi canoni tradizionali, usando la violenza e il terrore. Con un movimento politico dopo l’altro, ha ucciso milioni di proprietari terrieri, capitalisti, intellettuali e studenti, disseminando un’atmosfera di terrore.

Il PCC ha rapito e messo a tacere i dissidenti, inclusi gli avvocati per i diritti umani, le minoranze etniche, i credenti religiosi ed i praticanti del Falun Gong. Ignora le procedure legali ed utilizza l’apparato controllato dallo stato per attaccare le persone che ritiene siano una minaccia; le detiene in ostaggio e le perseguita. Tutto questo è inimmaginabile in una società civile moderna, ma in Cina sta accadendo davvero.

Il continuo lavaggio del cervello e l’avvelenamento del popolo cinese con teorie di “ateismo” e “forze anti-cinesi” (riferendosi agli Stati Uniti e ad altri paesi occidentali, in modo da istigare il popolo cinese a rifiutare la diffusione da parte del mondo libero di valori e regole universali di diritto), ha portato molte persone in Cina a credere che, “per amare il Paese, si deve amare il Partito” e che il Partito sia la loro “madre”.

A causa dell'occultamento da parte del PCC dell'epidemia di coronavirus, il virus si è diffuso in tutto il mondo, provocando oltre 41 milioni di casi di infezione e oltre un milione di morti. Nel frattempo, il PCC se ne è approfittato, vendendo le sue forniture mediche di bassa qualità e persino difettose, ad altri paesi che lottavano per contenere il virus. Quando un generale militare del PCC ha accennato a una guerra nucleare contro gli Stati Uniti, ha anche mostrato la sua potenza militare, nell’espansione dei suoi territori, minacciando altri Paesi.

Il PCC è prepotente ed interferisce direttamente negli affari interni di altri paesi. Quando, nel 2017, il Senato della California stava per discutere una risoluzione a sostegno del Falun Gong, il consolato cinese ha inviato una lettera a ciascun legislatore, chiedendo di rinunciare alla risoluzione, altrimenti la Cina avrebbe limitato il commercio e il turismo tra la California e la Cina. Alla fine il Senato della California ha messo da parte la risoluzione.

Il libro Come lo Spettro del Comunismo controlla il nostro mondo (Capitolo 18), afferma chiaramente: “Il PCC non è un partito politico o un potere politico nel senso normale: non rappresenta il popolo cinese, ma è il rappresentante degli spiriti malvagi comunisti sulla Terra. Collaborare con il PCC è uguale a danzare con il diavolo. L’amicizia con il PCC è uguale ad aiutare il male a spingere l’umanità in un vicolo cieco. D’altra parte, il contrattacco contro il PCC è una contesa tra la giustizia e il male: non si tratta di una disputa di interesse puramente nazionale, ma anche del futuro dell’umanità.”

Il 23 luglio, il Segretario di Stato Mike Pompeo ha invitato il mondo a unirsi contro il PCC. Ha chiarito che il Partito non rappresenta gli 1,4 miliardi di cittadini cinesi come sostiene. Ha promesso che gli Stati Uniti non permetteranno più al regime di usare il popolo cinese a proprio vantaggio e che gli Stati Uniti saranno la guida del mondo libero e si schiereranno fermamente dalla parte del popolo cinese, per sconfiggere la dittatura e la tirannia del PCC.

Il PCC è la seconda potenza economica mondiale e, attraverso incentivi finanziari, ha diffuso la sua ideologia comunista in altri paesi, prendendo in ostaggio il popolo cinese, allo scopo di distruggere il mondo. La migliore via d’uscita per il popolo cinese è tagliare i legami con il PCC, in modo da evitare di essere ritenuto responsabile dei crimini commessi dal Partito. Questo salverà la Cina e il mondo.