(Minghui.org) Quattro praticanti del Falun Gong di sessanta e settant’anni della città di Shifang, provincia dello Sichuan, sono stati molestati nell'agosto e nell'ottobre scorso, per la loro fede.

Le molestie facevano parte della “campagna Zero-out”, che ha investito la Cina negli ultimi mesi. Consiste nel prendere di mira ogni praticante sulla lista nera del governo e ordinare loro di rinunciare alla fede nel Falun Gong, che è perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Di seguito sono riportati i dettagli dei quattro casi di molestie:

Sig.ra Liu Shengying

Liu Shengying, settantaquattro anni, è stata arrestata il 29 agosto, dopo essere stata denunciata da un venditore di verdure per aver speso banconote contenenti messaggi stampati sul Falun Gong. Nella situazione estrema della censura delle informazioni in Cina, molti praticanti stanno usando modi creativi per aumentare la consapevolezza sulla persecuzione, inclusa la stampa di messaggi sulle banconote.

Dopo che l'ufficiale Liao Shiqiang è arrivato, ha tenuto la signora Liu a terra e l'ha ammanettata, prima di portarla alla stazione di polizia. Gli agenti hanno poi perquisito la sua borsa confiscandole 880 yuan ( circa 110 euro) di banconote.

Dopo aver saputo del suo arresto, uno dei suoi vicini è andato alla stazione di polizia e ha riferito di aver visto la donna portare a casa alcune borse con dentro probabilmente materiali del Falun Gong. La polizia ha poi perquisito la sua casa, ma non è chiaro se qualcuno dei suoi averi sia stato confiscato.

Il nipote che lavorava come ufficiale nella stazione di polizia, le ha chiesto di firmare una dichiarazione per rinunciare al Falun Gong. L’ha avvertita inoltre che avrebbe affrontato la prigione o addirittura la tortura nel caso non l'avesse fatto. Liu si è così spaventata che ha firmato la dichiarazione contro la sua volontà. È stata poi rilasciata il giorno stesso intorno alle 19:00.

Sig.ra Zhou Min

Il 14 ottobre, il figlio di Zhou Min ha ricevuto una chiamata dall'Ufficio 610 locale, un'agenzia extralegale creata per perseguitare il Falun Gong, chiedendogli di dire alla madre, sessantacinque anni, di andare nel loro ufficio per firmare la dichiarazione di rinuncia al Falun Gong. In cambio gli hanno promesso di rimuoverla dalla loro lista nera. Il figlio nonostante ciò si è rifiutato di obbedire e ha riattaccato.

Sig.ra Xu Kairong

Xu Kairong, sulla settantina, è stata molestata a casa il 26 ottobre, mentre lavorava per coltivare funghi dalle orecchie di legno. La polizia ha detto per prima cosa di essere li per controllare come stava ma poi un ufficiale l'ha avvertita di non andare in giro.

Sapendo che si riferiva a lei che usciva per parlare con la gente del Falun Gong, ha risposto: «Ho i miei piedi, quindi perché non posso andare in giro?». Ha continuato dicendo che l'ufficio di pubblicazione cinese aveva revocato il divieto sui libri del Falun Gong nel 2011 e che non c'era niente di sbagliato nel diffondere informazioni sulla pratica.

Inoltre li ha esortati a non partecipare alla persecuzione del Falun Gong poiché sarebbero ritenuti responsabili delle loro azioni. Quando gli ufficiali hanno espresso incredulità nel suo commento, Xu gli ha chiesto di scrivere i loro nomi in modo da poter chiedere giustizia contro di loro in futuro. Gli agenti si sono rifiutati di rivelare l’ identità e hanno ripetuto che erano lì solo per un controllo del benessere. Poi se ne sono andati.

Signor Wang Daguo

Wang Daguo, settantadue anni, è stato molestato da tre ufficiali e tre operatori della comunità intorno alle 13:00 del 28 ottobre scorso.

L'agente di polizia Zhang Yong ha affermato di essere lì per verificare il suo stato e per condurre anche un censimento. Un altro ufficiale soprannominato Zhou ha tentato di scattargli una foto, ma l’uomo si è rifiutato di obbedire dicendo che stavano violando i suoi diritti.

Poiché la polizia ha insistito nel scattargli la foto, anche Wang a sua volta a voluto scattare le foto agli agenti. Quando ha iniziato a chiarire i fatti sul Falun Gong, gli ufficiali se ne sono andati.