(Minghui.org) Un uomo della città di Dongying, provincia dello Shandong, è stato condannato segretamente a sette anni di reclusione per aver praticato il Falun Gong e lo scorso 9 marzo, all’insaputa della sua famiglia, è stato trasferito presso la prigione della provincia dello Shandong.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il signor Wang Xueyong, sulla cinquantina, lavora presso il campo petrolifero di Shengli. L’8 gennaio dell’anno scorso è stato arrestato nella sua abitazione e la sua casa è stata messa a soqquadro da quattro agenti. La polizia l’ha prima trattenuto nel centro di detenzione di Hekou e poi trasferito al centro di detenzione di Niuzhuang.

Durante l'interrogatorio, la polizia ha continuato a fargli pressione per "dichiararsi colpevole" di aver praticato il Falun Gong. L’uomo ha detto di non aver fatto nulla di male nel cercare di essere una brava persona o nel sensibilizzare la gente sulla persecuzione.

La polizia ha poi sottoposto il suo caso alla procura. Come prova d’accusa, ha incluso le novantasei tessere informative del Falun Gong che gli erano state confiscate durante un precedente arresto nel novembre 2018.

Il 20 agosto dello scorso anno, Wang è stato processato dal tribunale distrettuale di Dongying in video conferenza. È stato condannato a sette anni e multato di 30.000 yuan (circa 3.900 euro) il 24 settembre. Il suo appello è stato respinto dal tribunale intermedio di Dongying.

Prima che fosse trasferito in prigione, i suoi familiari si sono recati più volte presso il centro di detenzione per fargli visita, ma le guardie li hanno allontanati e non li hanno informati riguardo al suo trasferimento in prigione.