(Minghui.org) Jiao Shuying è stata arrestata da agenti di polizia che hanno fatto irruzione nel suo appartamento il 23 gennaio di quest’anno. Il giorno dopo è stata portata al centro di detenzione del distretto di Changping a Pechino, luogo di provenienza della praticante, che è stata accusata di aver distribuito, l’anno prima, materiale informativo sul Falun Gong.

All'inizio dell’anno scorso, l'area residenziale di Hongfuyuan, dove vive Jiao, è stata chiusa a causa della politica Zero-COVID. Quando le autorità hanno ordinato massicci test PCR, a tutti i residenti è stato richiesto di presentare le proprie generalità. Tramite le informazioni che la sua famiglia ha presentato al suo riguardo, la polizia l'ha localizzata ma, ha aspettato un anno ad arrestarla, esattamente qualche settimana prima dei giochi olimpici invernali che si sarebbero tenuti a Pechino.

Gli agenti, prima di arrestarla, hanno perquisito l’appartamento confiscando due calendari e diversi lettori di carte. Un ufficiale della stazione di polizia di Pingxifu è andato a verificare la sua presenza in casa, sostenendo di dover fare un censimento. La madre, di novant’anni, ora è rimasta sola e fatica a badare a se stessa.

Il fermo di Jiao non è stato un incidente isolato, poiché il regime comunista, per impedire ai praticanti del Falun Gong di parlare della persecuzione della loro fede che dura da ventitré anni, li ha sempre arrestati prima di grandi eventi o di date politicamente sensibili.

Il 20 e 21 gennaio di quest’anno, sono stati arrestati cinque praticanti del vicino distretto di Chongli nella città di Zhangjiakou, provincia dell’Hebei, una delle tre zone delle Olimpiadi invernali che hanno ospitato gli sport sulla neve.

Il 14 gennaio undici residenti di Pechino hanno avuto condanne fino ad otto anni per aver scattato foto di Pechino durante il culmine della pandemia. Xu Na, a cui è stata comminata la pena più lunga, di otto anni, era stata anche presa di mira durante le Olimpiadi di Pechino del 2008 e condannata a tre anni, nel novembre dello stesso anno. Nel gennaio 2008 ha perso il marito, Yu Zhou, il famoso cantante folk, morto in custodia undici giorni dopo il loro arresto, all’età di quarantadue anni.

Ripetutamente perseguitata per la sua fede dal 1999

Jiao, quando era giovane, aveva più di venti problemi di salute, tra cui malattie del fegato, dello stomaco, reumatismi ed una protrusione lombare, e questi disturbi la mettevano sempre di cattivo umore, era scontrosa e spesso imprecava contro le persone. Quando aveva trentasei anni sembrava averne sessanta e, a causa della sua cattiva salute, è stata licenziata dalla seconda fabbrica tessile di Changping.

Dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong nel 1998, si è trasformata in un'altra persona, tutti i suoi problemi di salute sono scomparsi e poteva mangiare e dormire bene. Seguendo i principi di Verità-Compassione-Tolleranza, era diventata dolce e gentile, e non imprecava più.

Dopo che il Partito Comunista Cinese ha iniziato la persecuzione del Falun Gong nel luglio 1999, Jiao è stata detenuta e costretta a subire il lavaggio del cervello molte volte; i due figli sono cresciuti vivendo nella paura di perdere la madre in qualsiasi momento.

Jiao, nel novembre 1999, era andata a piazza Tiananmen ad appellarsi per il Falun Gong ed era stata detenuta per quindici giorni. Nel 2000 era stata arrestata altre tre volte: in aprile era stata detenuta per due settimane, in luglio per un mese e nel novembre ancora per un mese.

Per evitare altri arresti, nel marzo 2001 era stata costretta a vivere lontano da casa, anche se era incinta, e a volte aveva dovuto alloggiare nelle grotte. Mentre era lontana la polizia molestava spesso i suoi familiari, tant’è che, ad un certo punto, anche il rumore delle auto li spaventava.

Pochi giorni dopo la nascita della sua seconda figlia era tornata a casa, ma era stata subito arrestata e portata in un centro di detenzione, dove le guardie l'avevano picchiata e le avevano versato addosso acqua fredda, sapendo che dopo il parto era ancora sensibile al freddo.

Il marito di Jiao, che aveva praticato il Falun Gong ed era guarito da molte gravi malattie, dopo l'inizio della persecuzione ha smesso di praticare. Il 6 aprile 2004 è deceduto, a causa dello stress e delle ripetute persecuzioni della moglie.

Jiao è stata arrestata nel luglio 2007, sempre da agenti della stazione di polizia di Huangkan. Nel centro di detenzione di Huairou è stata picchiata per un giorno intero. Quando ha fatto uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione, le guardie le hanno praticato l’alimentazione forzata. La polizia ha estorto 2.000 yuan (circa 280 euro) alla sua famiglia, che ha dovuto chiedere un prestito per poter pagare.

Nel settembre 2015 per ottenere il numero di telefono di Jiao, gli agenti hanno molestato più volte lei, la figlia maggiore ed anche il cognato. La polizia ha tentato di nuovo di trovare Jiao durante la campagna di molestie "Knocking on doors" nel 2017, ma ha dovuto rinunciare perché viveva fuori città.

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