(Minghui.org)Song Yucen, un praticante di ventisette anni che dal mese di agosto dello scorso anno sta scontando una pena di cinque anni e mezzo per la sua fede nel Falun Gong, ha potuto finalmente incontrare sua madre.

Il 2 marzo scorso la madre ha notato che il figlio è dimagrito, ha la pellepiù scura, ma ha conservato ancora il buon umore. É stato costretto a fabbricare oggetti di plastica senza essere retribuito. La visita è durata trenta minuti ed è stata monitorata da una guardia del carcere.

Song, della città di Shenyang, nella provincia del Liaoning, è stato arrestato il 29 marzo del 2019 per aver raccontato alla gente come ha curato la sua depressione praticando il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. É stato processato il 16 giugno del 2020 dal tribunale del distretto di Heping, e condannato il 29 dicembre ad una pena detentiva di cinque anni e mezzo. Ha fatto appello presso il tribunale intermedio di Shenyang, che ha deciso di confermare il verdetto originale.

Il 9 luglio dell’anno scorso Song è stato trasferito dal centro di detenzione di Heping alla nuova prigione di Shenyang e successivamente, il 15 agosto, al secondo reparto della prigione di Dalian.

Il 13 ottobre dell’anno scorso la madre del praticante ha presentato una mozione per riconsiderare il caso al tribunale intermedio, il quale ha respinto la domanda nel mese di dicembre.

Nel frattempo la madre e la nonna di Song sono state prese di mira per aver parlato del Falun Gong. Il 9 novembre sei agenti della città di Suzhou, nella provincia dello Jiangsu, insieme alla polizia di Shenyang, hanno fatto irruzione nell’abitazione di sua madre, arrestando lei e la nonna, la signora Li Guitian. Sono state denunciate da Wu Weimin, direttore politico del tribunale distrettuale di Wujiang a Suzhou, per avergli inviato una lettera il 12 ottobre, esortandolo a non partecipare alla persecuzione. Entrambe le donne sono state rilasciate lo stesso giorno.

Il 16 febbraio scorso la madre e la nonna di Song sono andate di nuovo alla prigione di Dalian, chiedendo di vederlo. Nonostante il freddo sono rimaste fuori in attesa, senza ottenere il permesso.

Il 2 marzo si sono nuovamente recate a Dalian. Per prima cosa sono andate all'ufficio di giustizia della città e, dopo molte trattative, il direttore accettato di permettere loro di fargli visita il mese successivo. La madre di Song ha insistito per vederlo il giorno stesso. In seguito, nel pomeriggio, si è recata alla prigione dove Li Liankuan, il direttore politico del carcere, ha deciso di concederle l’incontro con Song.

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