(Minghui.org) La mia reazione quando affrontavo gli avvenimenti quotidiani era spesso negativa. Mi concentravo di più sugli aspetti negativi, più ci pensavo e maggiormente mi intimorivo. Di conseguenza mi sentivo impotente, ansiosa, preoccupata, triste e con un senso di inferiorità. Questi sentimenti negativi mi hanno sempre infastidita e sapevo di non doverli riconoscere. Ho cercato in tutti i modi di eliminarli, ma riemergevano sempre: non ero mai stata in grado di eliminarli, pertanto non avevo fiducia nella mia coltivazione. Mi rendevo conto che questo stato mentale interferiva con la mia fede nel Maestro e nella Dafa, ma non ero in grado di trovare l’origine della mia negatività.

Verso la fine del 2020, col suggerimento del Maestro, ho finalmente compreso da dove scaturiva la negatività e le mie paure. Vorrei raccontarvi cosa è successo.

Alla fine del 2020 ho trovato un nuovo lavoro; poco tempo dopo aver iniziato a lavorare ho commesso diversi errori che difficilmente avrei potuto evitare.; nonostante tutto la cosa mi faceva star male. Più ci pensavo più la preoccupazione aumentava e questo circolo vizioso generava quello stato di impotenza. Sono caduta in depressione, ho anche pensato di smettere di lavorare e non volevo più ricoprire quella mansione.

Nel mentre i miei pensieri diventavano sempre più caotici, e improvvisamente mi sono resa conto che quelli non erano pensieri retti. Non dovevo gestire la situazione in quel modo, quello non era il mio vero sé. Sono risalita all'origine di questi pensieri negativi e ho capito che erano una forma di persecuzione da parte delle vecchie forze. I pensieri negativi amplificano le nozioni umane, il karma di pensiero e la negatività in tutte le sue forme in modo da farci dubitare del Maestro e della Fa, nel tentativo di distruggere la nostra fede. Questa è un’interferenza e una persecuzione da parte delle vecchie forze, ma è nascosta. Se non la mettiamo in evidenza, e continuiamo con quel modo di pensare, diventeremo come ho descritto prima: vacilleremo, non riusciremo a guardare le cose con pensieri retti, e saremo sempre più in preda alla paura, spaventati, perdendo alla fine la fede nel Maestro e nella coltivazione.

Questo tipo di persecuzione è diversa, subdola e invisibile, diversa dal karma di malattia; il suo obiettivo è distruggere i pensieri retti sul Maestro e la Dafa, e infine distruggere i praticanti stessi.

La ragione per cui ci sono cascata era da ricercarsi nelle mie nozioni, del karma di pensiero, e il fatto di essere influenzata della scienza empirica. Avrei dovuto guardare le cose dalla prospettiva della Fa, invece reagivo esattamente come una persona comune, facendo le cose come venivano fatte nel mondo umano. Le mie nozioni, ciò che potevo vedere, e le sensazioni che provavo, mi bloccavano deviandomi dalla retta fede nei principi della Dafa. In seguito questa comprensione mi ha aiutata ad affrontare la paura in modo più consapevole.

Le persecuzioni del Partito Comunista Cinese (PCC) erano ampiamente diffuse in Cina, come la molestia del ‘bussare alla porta’, e molti praticanti ne sono stati vittime; venivano rapiti e perseguitati. Io e mio marito non vivevamo nella casa in cui eravamo registrati, e solitamente stavamo attenti alla sicurezza, in questo modo abbiamo evitato le molestie per anni.

All'inizio del 2021, tuttavia, una notte appena tornata a casa dal lavoro, mio marito mi ha raccontato che due poliziotti avevano bussato alla porta, ma lui non aveva aperto, quindi avevano chiesto al nostro vicino se vivessi lì. Lui gli aveva però risposto che l’appartamento era vuoto, non sapeva che vivevamo lì temporaneamente, e così i poliziotti se ne sono andati.

Quando ho saputo che la polizia aveva il mio nome mi sono fatta prendere dal panico, ero paralizzata dalla paura, e l’ho trasmessa anche a mio marito. Alcuni praticanti del quartiere sono stati molestati e alcuni addirittura rapiti. Tuttavia sono riusciti a tornare a casa sani e salvi dopo aver superato la persecuzione con pensieri retti. Intanto nella mia mente i pensieri negativi avevano già cominciato ad agitarsi: “La polizia mi rintraccerà al lavoro? Faranno questo, faranno quello, ecc.?”. Quando mio marito si è accorto di quanto fossi turbata mi ha suggerito di parlare con un altro praticante.

Quel praticante mi ha incoraggiata e ha condiviso con me dei fatti accaduti e come altri avessero gestito la situazione; ascoltarlo mi ha ispirata, anche se mi sentivo ancora un po’ turbata e confusa. Io e mio marito eravamo completamente presi dall'accaduto, e cercavamo di trovare una via d'uscita. La pressione psicologica permaneva ancora nella mia mente, e a causa della paura mi sentivo sopraffatta e impotente. Ho detto a mio marito: “Inviamo pensieri retti!".

Nel momento in cui mi sono seduta e ho alzato il palmo della mano sono tornata immediatamente lucida, e un pensiero mi è comparso d’improvviso nella mente: “È tutto falso! Non accettate la persecuzione delle vecchie forze! Non permettete alle vecchie forze di usare la polizia per commettere crimini contro i praticanti. Dovremmo salvare i poliziotti affinché non vengano sterminati!”.

In quel momento ho capito che inviare pensieri retti non serviva per evitare di essere perseguitata, ma per salvare la gente. Se facciamo un buon lavoro e neghiamo le predisposizioni delle vecchie forze loro non saranno in grado di usare le persone per commettere crimini contro i praticanti, e per quelle persone potrebbe esserci un futuro. In parte ho anche capito il significato più profondo delle parole del Maestro sul disinteresse e l'altruismo.

Dopo aver ottenuto una chiara comprensione dalla prospettiva della Fa ho percepito un senso di stabilità nella direzione da imprimere alla mia coltivazione: anche se avevo ancora paura, sapevo cosa fare. La mattina dopo, quando sono andata a lavoro, la paura e i pensieri negativi si susseguivano a ondate. Nella mia mente le immagini della polizia che veniva sul posto di lavoro apparivano in continuazione e affioravano tutti i tipi di pensieri negativi e i pensieri retti ci combattevano ferocemente contro; mentre continuavo a inviare pensieri retti chiedevo al Maestro che mi fossero ridotti gli impegni di lavoro. Volevo passare più tempo a studiare la Fa, sapevo che soltanto la Dafa poteva aiutarmi e rafforzare i miei pensieri retti.

Miracolosamente mi è stato ridotto il carico di lavoro e sono stata in grado di leggere la Fa per quasi tutto il giorno. Mentre leggevo i pensieri retti diventavano più forti, e la consapevolezza del mio vero sé sempre più forte. Mi sono resa conto che non potevo essere guidata dalla paura e dai pensieri negativi, e che assecondarli avrebbe significato accettare la persecuzione. Per poterla negare completamente dovevo rimanere impassibile e non essere influenzata dall’apparenza. Dovevo essere ferma nella retta convinzione e nei miei pensieri retti, e fare quello che i discepoli della Dafa devono fare. Quando procediamo sulla retta via la persecuzione scomparirà.

Durante la mia coltivazione ho capito che la fede nel Maestro è molto importante. È fondamentale per il nostro successo e percorre tutta la nostra coltivazione: di fronte ad ogni prova e tribolazione è veramente importante che si riescano a vedere le cose con fede e pensieri retti. Solo così potremo soddisfare gli standard della Fa e può esserci mostrato il grande potere della Fa. Se i nostri cuori sono gravati dalle emozioni e accettiamo la persecuzione potremmo rimanere intrappolati nelle tribolazioni e avere grosse difficoltà a liberarci.

Questo episodio mi ha anche aiutata ad avere una comprensione più chiara della fonte della paura. Volevo eliminarla, ma ho sempre sentito di non essere capace di trovare la sua radice e quindi non potevo farlo. Stavolta ho capito che essere spaventati in realtà è paura, e una delle sue origini è la cultura del PCC. Uno dei modi usati dal Partito per controllare le persone è crear loro la paura, inculcargliela nella mente e rinforzarla costantemente con ripetute repressioni violente, amplificandola per condurre le persone alla sottomissione utilizzando la paura. Attraverso questa esperienza ho capito che creare la paura è solo un trucco del Partito, lo usa per controllare le persone, e una mente timorosa non è parte del nostro vero sé, quindi dovremmo rimuoverla.

Imparare a guidare mi aiuta a far emergere la fonte della mia paura

Nell'estate del 2021, mentre facevo l'esame di guida, ho potuto notare molte carenze nella mia coltivazione, e ho avuto molte comprensioni.

Mi ero iscritta all'esame di guida tre anni prima. Mi è capitato di avere del tempo in giugno e luglio, quindi ho contattato il mio istruttore per fare la pratica di guida per l'esame. In quel periodo a lavoro avevo più giorni liberi. Dato che nella mia scuola guida c'erano pochi istruttori mi è stata assegnata una lezione di pratica solo una volta ogni due settimane, una mezz'ora per volta. La sede dell'esame si trovava alla periferia della città, quindi mi ci voleva circa un'ora e mezza per arrivarci, e sommato al tempo di attesa ci voleva più di mezza giornata per ogni lezione. Il tempo meteorologico nel 2021 non era normale, a giugno pioveva ogni giorno, e a luglio, quando ho iniziato a esercitarmi per l'esame di guida, non c'era quasi mai il sole, faceva un caldo torrido e per venti giorni consecutivi non è piovuto.

Nello stesso giorno dovevano sostenere l'esame altre tre persone, la settimana prima, e per quattro pomeriggi di fila abbiamo svolto una serie intensiva di esercitazioni speciali; io ho avuto il peggior risultato. Un giorno sono riuscita a dimenticare anche la più familiare delle prove: il percorso 1. Quando sono tornata a casa, complice il caldo insieme alla mancanza di riposo, ho avuto quasi un esaurimento nervoso. C'erano cinque possibilità di passare l'esame, e io avevo già fallito due volte. Speravo di lavorare bene e passarlo al primo tentativo. Non riuscivo a credere che, per quanto mi sforzassi, non riuscissi a fare bene. Sentivo di non essere brava in quel campo. La frustrazione e il pensiero negativo mi hanno fatto perdere i pensieri positivi. Ho anche considerato di annullare l’esame.

Il giorno dopo il mio stato d'animo non era molto migliore e avevo difficoltà anche a controllare il veicolo. Commettevo continuamente piccoli errori, ero in preda al panico e mi sentivo confusa. L'istruttore alla fine mi ha consigliato: “Vai a casa e riflettici su”. Ho pensato: “Ho lavorato così tanto, a cosa dovrei pensare?”. Mi sono chiesta: “Sono un discepolo della Dafa. Cosa mi sta sfuggendo, dove sbaglio?”.

Quando sono tornata a casa mio marito non c’era, ero stanca e accaldata, assetata, affamata e non c'era niente da mangiare. Speravo di parlare con qualcuno, speravo davvero di trovare qualcuno che mi confortasse. Mio marito era sempre presente per confortarmi e tirarmi su ogni qualvolta mi trovassi in difficoltà, ma adesso lui non c'era, quindi mi sentivo particolarmente persa.

Quella sera mi sono detta: “Sono una discepola della Dafa, perché dovrei cercare conforto e soluzioni da altri quando incontro dei problemi? La Fa non dovrebbe essere l'unica fonte dei pensieri retti e il fondamento della nostra vita?”. Mi sono accorta di non aver studiato la Fa né fatto gli esercizi da diversi giorni. Sembrava che mi fossi svegliata in quel momento, e ho capito di colpo tutte le mie carenze.

Dato che nei giorni in cui mi esercitavo alla guida dovevo anche andare al lavoro uscivo di casa presto e rientravo tardi, quindi interrompevo la mia routine di studio e pratica. Non l'ho considerata come un'opportunità per migliorare la mia coltivazione. Al contrario ho perso i pensieri retti non appena ho incontrato qualche difficoltà. Se ero stanca non facevo gli esercizi, se ero occupata studiavo pochissimo la Fa. Quando faceva caldo lo sopportavo con difficoltà, e dimenticavo di essere una praticante.

Sembrava che la mia coltivazione fosse condizionata; mi guardavo dentro solo se non ero occupata, se avevo molto tempo e nient'altro da fare. I problemi che affrontavo sembravano essere il vero riflesso del mio stato di coltivazione. Con questa comprensione mi sono risvegliata.

Ho riflettuto sul mio comportamento in quel periodo e ho trovato molti difetti. Ero attaccata alle comodità e incapace di considerare le difficoltà come gioie. In mezzo al caos ero incapace di rimanere impassibile e di concentrarmi su ciò che doveva essere fatto. Ero molto attaccata al fare le cose. Mi mancava anche la compassione e avevo un pensiero negativo. Ogni volta che interagivo con gli altri avevo i miei programmi. Il mio primo pensiero naturalmente era quello di salvare le persone, ma nutrivo pensieri egoistici, parlavo e apparivo sempre piacevole e gentile, ma quando scoprivo che non accettavano la verità, o che non erano disposti a lasciare il PCC, non mi volevo dilungarmi e perdere altro tempo con loro. Pertanto la mia gentilezza era superficiale, non era la vera gentilezza che viene dalla coltivazione. Penso che la vera bontà significhi non badare a come si comporta una persona, non avrei dovuto sentirmi toccata. Ogni pensiero che esce dal cuore è sinceramente rivolto per il bene degli altri. Non dovrei avere pensieri egoistici. Sono ancora lontana da quel livello.

La ragione per cui non sto facendo bene è che sono troppo attaccata alla comodità. Non voglio soffrire alcuna difficoltà, voglio praticare sempre in un ambiente confortevole e penso così di coltivare, fare gli esercizi, studiare la Fa e chiarire la verità. In realtà questo è ‘fare le cose’, non è coltivare il cuore, né l'essenza della coltivazione, quindi quando mi capitavano le prove mi sentivo persa. Eliminare gli attaccamenti è prioritario per un praticante. Ho capito che la coltivazione non è evitare i problemi e fare in modo che tutto fili liscio, ma significa come ci si guarda dentro affrontando le difficoltà e i problemi, illuminandosi dalla Fa, e agendo con pensieri e azioni rette.

Quella notte ho letto molte volte gli insegnamenti del Maestro nel libro “Viaggio in Nord America, per insegnare la Fa” ma non riuscivo a capirli. Quando mi sono guardata dentro più attentamente e ho voluto affrontare la mia coltivazione con più determinazione e con pensieri retti, improvvisamente ho compreso i principi della Fa dietro le parole del Maestro.

La coltivazione è straordinaria. Quando miglioriamo il Maestro ci dona la saggezza. La volta successiva che mi sono esercitata alla guida sono stata in condizione di imparare molte cose. Ho anche preso la patente di guida senza problemi.

Sono veramente grata al Maestro per avermi scelta come discepolo della Dafa durante il periodo della rettifica della Fa e mi sento benedetta per essere il più grande essere creato dalla Dafa. Ogni volta che incontro delle tribolazioni so che alla fine c'è luce, speranza, direzione e forza, perché ho la Fa nel cuore. Sono immensamente grata, seguirò il Maestro fino alla fine e ritornerò alla mia vera casa.