(Minghui.org) Guo Baojun, un residente della città di Zhengzhou, nella provincia dell’Henan, versa in condizioni critiche dopo aver tenuto uno sciopero della fame per più di un anno per protestare contro la persecuzione subita per via della sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e meditativa presa di mira dal regime comunista cinese dal 1999.
Suo figlio e sua nuora gli hanno fatto visita in ospedale il 3 dicembre scorso, la prima volta che è stato permesso loro di vederlo dal suo arresto del 10 novembre dello scorso anno.
Secondo il figlio di Guo, suo padre si trovava in una grande stanza d'ospedale condivisa con una dozzina di altri pazienti. Era estremamente emaciato, le sue labbra erano molto secche e la sua pelle screpolata. I suoi occhi erano gonfi, aveva un sondino nel naso e una flebo di glucosio nel braccio, ed era pieno di lividi e ferite da aghi di flebo precedenti. Era anche collegato ad un monitor elettrocardiografico (ECG) ed aveva un catetere urinario.
L'infermiera ha detto che pesava solo 40 chili e che era stato trasportato in ospedale in sedia a rotelle.
Dopo aver incontrato la sua famiglia, Guo ha tentato di parlare, ma tossiva molto e la sua voce era flebile.
Un'infanzia amara
Il sessantaduenne Guo Baojun è nato nel villaggio di Houzhai, nel distretto di Erqi a Zhengzhou. Suo padre, Guo Yuanlin, era un famoso medico di medicina tradizionale cinese. Quando Guo Baojun era un bambino suo padre si ammalò gravemente e morì. Sua madre ha lavorato molto duramente per crescere lui e sua sorella maggiore.
Per dare l'opportunità a Guo di andare a scuola, sua sorella abbandonò i propri studi. Apprezzando la preziosa opportunità, lui studiava molto duramente ed eccelleva accademicamente. Nel frattempo, svolgeva anche un lavoro agricolo intensivo per guadagnare un reddito per mantenere la famiglia.
Dopo anni di duro lavoro e studio, Guo si è laureato all’università normale di Zhengzhou. Ha svolto molti lavori nel corso degli anni, tra cui funzionario del villaggio, insegnante di scuola elementare e contabile in un ospedale locale.
Ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1995 mentre lavorava in ospedale. Ora vive secondo i principi di "Verità, Compassione, Tolleranza" ed è noto per essere una brava persona tra i suoi amici e colleghi.
L’arresto e la condanna
Dopo che il regime comunista cinese ha ordinato la persecuzione del Falun Gong nel 1999, Guo è stato ripetutamente arrestato e detenuto, anche nei campi di lavoro forzato. La sua famiglia ha sopportato enormi difficoltà.
Guo è stato arrestato la sera del 10 novembre dello scorso anno mentre distribuiva materiali del Falun Gong. Ha tenuto uno sciopero della fame non appena è stato portato al centro di detenzione n.3 della città di Zhengzhou, dove gli sono state negate le visite dei suoi familiari fino a quando non si è trovato in punto di morte.
Il procuratore locale l’ha incriminato il 9 gennaio ed ha deferito il suo caso al tribunale distrettuale di Zhongyuan. Nel venerdì pomeriggio del 12 giugno il tribunale ha informato suo figlio e l'avvocato che sarebbe stato processato la mattina successiva.
Guo ha partecipato all'udienza in videoconferenza presso il centro di detenzione. Ha ammesso di aver distribuito i materiali, ma ha negato qualsiasi illecito nel praticare la sua fede e nel parlarne. Ha detto che non avrebbe mai rinunciato a praticare il Falun Gong.
Suo figlio ha presentato una dichiarazione di non colpevolezza per conto suo. Mentre era a metà della lettura del suo discorso di difesa, il giudice lo ha fermato e gli ha detto dimisurare le sue parole e le sue azioni e gli ha chiesto di firmare la sua dichiarazione difensiva per poi presentarla al tribunale dopo l'udienza. Gli ha anche chiesto se praticasse il Falun Gong. L’uomo[1] ha risposto che questo non aveva nulla a che vedere con il caso.
Anche il suo avvocato ha presentato una dichiarazione di non colpevolezza in sua difesa, prima che il giudice aggiornasse l'udienza.
Il figlio di Guo, che lo ha visto in video, ha detto che suo padre aveva un sondino per l’alimentazione nel naso. Sebbene stesse facendo uno sciopero della fame da quasi sette mesi e la sua voce fosse debole, era ancora di buon umore.
Il 29 giugno il giudice l’ha condannato a due anni con una multa di 20.000 yuan (circa 2500 euro). Guo ha fatto ricorso in appello, ma il 28 agosto il tribunale intermedio ha deciso di confermare la sua condanna.
Condizioni critiche
Il 3 dicembre il figlio di Guo ha ricevuto una chiamata da un membro dello staff del tribunale distrettuale di Zhongyuan che gli ha chiesto di far visita a suo padre.
Qualche ora dopo le guardie del centro di detenzione l’hanno richiamato e gli hanno detto di aver trasportato suo padre all'ospedale del popolo n.2 della città di Zhengzhou. Hanno detto anche che suo padre aveva iniziato uno sciopero della fame all'inizio di novembre 2019 e che, da allora, era stato sottoposto ad alimentazione forzata ogni giorno.
Il figlio e la nuora di Guo sono andati in ospedale intorno alle 13:30 e, sotto la sorveglianza di due guardie del centro di detenzione, hanno parlato con il medico curante, che ha detto loro che l’uomo soffriva di grave malnutrizione, di polmonite e di trombosi. È stato ricoverato più volte e versa in condizioni critiche.
Il medico e le guardie del centro di detenzione hanno esortato il figlio del praticante a convincere suo padre a mangiare. Gli hanno anche chiesto di firmare un modulo di consenso, ma lui si è rifiutato di farlo.
Il medico ha minacciato che senza il modulo di consenso non avrebbe potuto far visita a suo padre, ma lui si è ancora una volta rifiutato di firmare il modulo.
Tre minuti dopo che il medico e le guardie se ne sono andati, queste hanno chiamato il figlio di Guo dicendogli che il loro supervisore gli aveva concesso un permesso speciale per visitare suo padre senza firmare il modulo.
Tutti i contenuti pubblicati su questo sito sono protetti dal copyright di Minghui.org. Per l’uso non commerciale si deve citare la fonte (Es.: “Come riportato da Minghui.org,…”) e indicare il link dell’articolo originale. Per uso commerciale contattare la nostra redazione per ottenere l’autorizzazione.