(Minghui.org) Una coppia di praticanti della Falun Dafa, della provincia dello Heilongjiang, usciva spesso a chiarire la verità sulla Dafa. Grazie a loro molte persone si sono dimesse dal Partito Comunista Cinese (PCC) e dalle sue organizzazioni giovanili, e i funzionari del villaggio credevano nella Dafa e ammiravano molto i praticanti.
Un giorno il marito è andato in un ufficio amministrativo del villaggio. Dopo averlo visto, il segretario di Partito gli ha fatto cenno di avvicinarsi e chiesto di spiegargli la ragione della sua visita. Il praticante gli ha quindi spiegato i fatti sulla Dafa e alla fine il segretario ha accettato di dimettersi dal PCC.
Durante una riunione cittadina il governo locale ha manifestato l'intensione di arrestare i praticanti della Dafa nel prossimo futuro; ad ogni villaggio è stato chiesto di presentare una lista dei praticanti della Falun Dafa che vi vivevano. Il funzionario della città ha chiesto se c'erano praticanti nel nostro villaggio e il contabile ha risposto: “Non ce n'è nessuno nel nostro villaggio!”. L'uomo aveva già lasciato il Partito e sapeva che la Falun Dafa è buona.
I funzionari del villaggio non hanno mai molestato i praticanti della Falun Dafa e al contrario li hanno protetti. Il segretario di Partito del villaggio ha chiesto ai funzionari di livello superiore di andarsene e non ha lasciato che andassero a bussare alle case dei praticanti.
Ogni volta che il segretario di Partito guidava la macchina e vedeva un praticante, suonava il clacson, accostava e abbassava il finestrino per salutarlo.
In occasione del Capodanno 2014 ha inviato un messaggio di testo all'uomo della coppia augurandogli un felice anno nuovo. Il praticante si è commosso e l'ha chiamato per ricambiare gli auguri.
Nel 2017 la polizia ha notificato a ogni ufficio amministrativo del villaggio che avevano in programma di andare a casa di ogni praticante. Nondimeno i funzionari locali hanno allontanato le forze dell'ordine e non ne hanno nemmeno parlato ai praticanti della zona.
Una volta un praticante è stato incaricato di pulire gli uffici amministrativi del villaggio. Mentre svolgeva il lavoro ha visto un documento con il quale si richiedeva a cinque o sei funzionari locali di monitorare ciascuno uno specifico praticante e di non permettergli di lasciare il villaggio.
Tuttavia questa ordinanza delle autorità superiori non è mai stata applicata e i praticanti locali non ne sono mai stati informati.
Da allora quei funzionari sono stati ricompensati. Il segretario di Partito è stato promosso a capo della città, mentre il contabile è andato in pensione e gode di una vita felice.
Arrivano i nuovi funzionari
L'amministrazione del villaggio cambia ogni cinque anni. Tra dicembre 2019 e marzo 2020 i nuovi funzionari sono andati due volte a casa dei praticanti della Falun Dafa locali con gli agenti di polizia della città per svolgere i cosiddetti “doveri ufficiali”.
Arrivati a casa della coppia, il marito li ha salutati al cancello e ha fatto loro cenno di entrare. Hanno detto: “Non c'è bisogno. Resteremo fuori e ti parleremo dalla strada”.
Uno degli agenti di polizia teneva in mano una dichiarazione di garanzia e ha chiesto: “Pratichi ancora la Falun Dafa?”.
L'uomo ha risposto affermativamente. L'agente di polizia si è poi rivolto alla moglie e ha chiesto nuovamente: “Pratichi ancora la Falun Dafa?”.
La moglie ha risposto: “Sì, stiamo ancora praticando entrambi una buona pratica di coltivazione che ci ha permesso di guarire da tutte le malattie che ci affliggevano. Ad oggi sono più di venti anni che non prendiamo medicine... dici che non dovremmo praticare?”. La coppia ha poi dato agli agenti ulteriori informazioni sulla Falun Dafa e sull'incidente dell'auto-immolazione di Piazza Tiananmen, spiegandone in dettaglio i punti sospetti. Ha spiegato che è stata fabbricata dal PCC e tutti loro hanno ascoltato attentamente.
Alla fine il poliziotto ha detto: “Vi ho chiesto di non praticare e non lo farete. Vi ho chiesto di firmare il documento e non lo farete. Allora lasciamo perdere... siamo venuti qui perché ci è stato detto di farlo ma non volevamo venire. Stiamo solo facendo il nostro lavoro. Ok, dirò semplicemente che non eravate a casa”. Poi, se ne sono andati.
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