(Minghui.org) Una settantenne, residente a Xi'an, nello Shaanxi, è stata condannata a nove anni di carcere per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal 1999. Ma Yunhua ha intenzione di presentare un’istanza per chiedere il riesame del suo caso, dopo che il suo appello è stato recentemente respinto.
Il 26 aprile di quest’anno, la famiglia della donna ha saputo che il tribunale intermedio di Xi'an ha confermato la sua sentenza, annunciata cinque mesi dopo l'udienza del 27 novembre scorso, durante la quale il giudice Luo Chengxing ha spesso interrotto l'avvocato di Ma, il quale ha presentato un appello di non colpevolezza per conto della sua assistita. La praticante ha anche testimoniato in sua difesa affermando di non aver violato alcuna legge cercando di essere una brava persona e seguendo i principi di Verità, Compassione e Tolleranza del Falun Gong.
Prima della sessione di appello, il Procuratore della Corte di Xi'an, Lei She, per vendetta ha minacciato di denunciare l'avvocato all'ufficio di giustizia di Pechino per aver accettato l’incarico.
Il 6 febbraio 2018, Ma è stata arrestata. il 1° novembre si è presentata davanti al tribunale distrettuale di Lianhu ed il 22 agosto dello scorso anno è stata condannata a nove anni e multata di 20.000 yuan (circa 2.500 euro).
Prima della sua ultima condanna, è stata ripetutamente arrestata per via della sua fede ed ha scontato un anno in un campo di lavoro forzato e sette anni in prigione. È stata sottoposta a varie forme di torture, tra cui pestaggi disumani, soffocamento, impiccagione e uso limitato del bagno.
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