(Minghui.org) Il 24 ottobre scorso, due eventi climatici caratterizzati da un ciclone e da sequele atmosferiche di vario tipo, hanno portato una forte tempesta nel nord della California. A Sacramento, ciò ha portato a precipitazioni intense, ed il pluviometro locale ha riportato ben 138,2 millimetri ( circa 5,44 pollici) di pioggia, delle vere “bombe d’acqua”. Questo evento ha superato il record delle precipitazioni giornaliere dal 1880.
Secondo i meteorologi, il ciclone è una tempesta che si intensifica rapidamente entro un periodo di ventiquattro ore, in cui la caduta di pressione barometrica supera i 24 millibar. Le intense precipitazioni hanno dato luogo a veri corsi d’acqua che impetuosi irrompono tra le abitazioni e le strade cittadine.
I due eventi si sono combinati insieme, e così la tempesta ha amplificato la sua forza ed ha raggiunto un indice che il San Francisco Chronicle l’ha definito il più devastante degli ultimi ventisei anni, o il terzo più forte dal 1950. Secondo PG&E, la principale società di servizi pubblici della regione, ha riferito che 646.000 famiglie e imprese hanno perso elettricità; gli uffici amministrativi e la normalità in genere si è ripresa dopo qualche giorno.
Eruzione vulcanica sottomarina in Giappone
Il 13 agosto, il vulcano sottomarino Fukutokuokanoba, situato a centinaia di chilometri di distanza nella catena delle isole Ogasawara, è eruttato in modo esplosivo, generando la fuoriuscita di migliaia di tonnellate di magma. L’evento ha formato due nuove isole, ed ha disseminato di lapilli e ceneri galleggianti nel vicino litorale oceanico.
Il NHK ha riferito che il vulcano ha avuto un impatto negativo sulla pesca e sul turismo; di fatti, il 25 ottobre, 750 pescherecci avevano annullato la loro partenza per la pesca oceanica, questo per evitare potenziali danni al motore causati dalle scorie vulcaniche galleggianti. Anche la costa dell'isola di Okinawa è apparsa grigia a causa della pomice eruttata. Gli esperti stimano che ci vorranno alcuni anni per ripristinare l’area costiera.
Interruzione di corrente in Australia
Un albero è caduto su un'auto durante un temporale la notte del 28 ottobre a Springvale, un sobborgo di Melbourne, Victoria
La notte del 28 ottobre scorso, una forte tempesta ha colpito Victoria, in Australia, causando l’interruzione dell’energia elettrica a 500.000 famiglie.
Nelle zone residenziali, a causa di potenti raffiche di vento sono caduti molti alberi e molte case, tetti e balconi sono state divelti. Victoria è la capitate ed è la seconda città più popolosa dell'Australia mentre Melbourne è il porto più grande del Paese. Le notizie riportano che nell’area portuale numerosi container, di varie misure, sono stati lateralmente spazzati via dal forte vento. La mattina del 29 ottobre la velocità delle raffiche è arrivata a toccare i 100 chilometri orari (circa 62 miglia); un altro dato significativo si è raggiunto nelle isole vicine, laddove il vento ha toccato i 143 chilometri orari (circa 89 miglia).
The Age, un importante quotidiano di Melbourne, ha riferito che dal 30 ottobre, circa 85.000 vittoriani, non avevano ancora riattivato una condizione di normalità. Ci sono state anche situazioni di sopravvivenza più serie, in quanto la popolazione è stata colpita duramente dallo straordinario evento climatico, pertanto il ripristino delle condizioni e i fabbisogni essenziali hanno subito dei rallentamenti.
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