(Minghui.org) Cinque residenti della città di Tangshan, nella provincia dell’Hebei, sono stati recentemente condannati al carcere per aver praticato il Falun Gong.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Geng Fuxia è stata condannata ad otto anni con una multa di 10.000 yuan (circa 1.390 euro).

Wei Guoshen è stato condannato a tre anni ed otto mesi con una multa di 5.000 yuan (circa 695 euro).

Wang Xiuhong è stata condannata a tre anni e 3.000 yuan di multa (circa 420 euro).

Fu Ruiying è stata condannata a due anni con una multa di 3.000 yuan.

Lu Caiyun è stata condannata ad un anno e cinque mesi con una multa di 3.000 yuan.

Il 18 giugno dell'anno scorso i praticanti sono stati arrestati nel corso di una retata della polizia. In seguito Geng, Fu e Wei sono stati rilasciati su cauzione a causa di problemi di salute. Lu e Wang rimangono in custodia nel centro di detenzione nº 1 della città di Tangshan.

Lo scorso 15 settembre, durante l'udienza tenutasi presso il tribunale di Zunhua, Wei ha testimoniato che la polizia gli ha coperto la testa con un sacchetto di plastica, pieno di una droga sconosciuta, per tre volte in poche ore. È quasi soffocato dalle esalazioni e non riusciva a smettere di piangere. Con la testa annebbiata, ha ripetuto tutto quello che gli agenti gli ordinavano di dire.

Il procuratore ha affermato che dei 18.400 yuan (circa 2.550 euro) in contanti confiscati a Wei, la polizia ha restituito 8.400 yuan (circa 1.170 euro), che l'uomo ha negato di aver mai ricevuto, aggiungendo che gli agenti della stazione di polizia di Liushahe l’hanno intimidito e, prima dell'udienza, hanno perquisito nuovamente la sua abitazione. La polizia l’ha anche costretto a firmare e ad apporre le sue impronte digitali su un documento, sul quale era scritto che 10.000 dei 18.400 yuan confiscati corrispondevano alla multa che doveva pagare e che non doveva aspettarsi di riavere indietro i restanti 8.400 yuan.

Quando si è difesa, Geng ha presentato diversi amuleti del Falun Gong, usati come prova per accusare lei ed altri praticanti: "Guardateli! Come posso minare l’applicazione della legge con questi oggetti?". Ha anche detto che praticare la sua fede è un diritto protetto dalla Costituzione.

Il 15 ottobre scorso il giudice ha annunciato i verdetti dei praticanti.

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