(Minghui.org) Una donna residente nella città di Pengzhou, provincia del Sichuan, è stata costretta a rimanere seduta su una tavola rigida per oltre dieci ore, ogni giorno, durante la sua detenzione di un mese per aver praticato il Falun Gong. Come risultato le sue natiche si sono incancrenite.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

La mattina del 9 marzo scorso la sessantanovenne Xu Zhiqiong è stata arrestata, poco dopo essere uscita di casa, da nove agenti che l'hanno fermata per strada e l'hanno riportata a casa. La polizia ha confiscato i suoi libri del Falun Gong, la foto del suo fondatore, i DVD informativi, un set di vestiti ed oltre 1.000 yuan (circa 129 euro) in contanti.

In seguito la donna è stata portata alla stazione di polizia della città di Mengyang ed ammanettata ad una sedia di ferro, per essere interrogata.

Dopo essere stata costretta a rimanere seduta per tutta la notte, il giorno successivo è stata portata in ospedale per un controllo medico, prima di essere ammessa al centro di detenzione della città di Chengdu.

Poiché la sua mano destra si è fratturata in seguito alla stretta di un agente durante l'arresto, Xu è stata ricoverata per quattro giorni in ospedale. La polizia l'ha costretta ad indossare robuste manette per tutto il tempo.

Il 9 aprile scorso è stata rilasciata, dopo un mese di detenzione e torture.