(Mingui.org) Pratico la Falun Dafa dall’agosto 1997 e, grazie alla protezione del Maestro Li, negli ultimi 20 anni la mia coltivazione è stata relativamente tranquilla. A 63 anni continuo a essere grata al nostro Maestro. Quando ero bambina, mia madre, una buddista laica, mi ha influenzato a credere negli Dei e nei Budda. Andavo spesso al tempio per offrire incenso ed esprimere desideri; ho anche allestito un altare a casa per la Bodhisattva Guanyin. La ragione per cui all’epoca credevo nei Budda, era per proteggere la mia famiglia. Mio figlio era debole e spesso malato; mio marito si era infortunato alla schiena e non poteva svolgere lavori pesanti; mentre io avevo molte malattie e mancavo di energia per la maggior parte del tempo. Più problemi incontravo, più imploravo la protezione del Budda, ma la mia famiglia continuava ad essere malata. Nella primavera del 1997, mia zia mi ha presentato la Falun Dafa. Mi sono commossa quando ho sentito il Maestro Li insegnare la sua Fa. Ho pensato che i principi fossero talmente buoni che ho subito voluto impararli tutti. Tuttavia, mia madre mi ha detto che non dovevo credere in nient’altro che nel buddismo, il che è diventato un ostacolo al mio desiderio di iniziare a coltivare nella Dafa. Qualche tempo dopo, mia zia mi ha detto che avrebbero mostrato un video di una conferenza del Maestro Li e mi ha chiesto di accompagnarla, quindi sono andata. Mentre guardavo il video sospiravo e pensavo: “Questo maestro spiega le cose in modo davvero chiaro. Sarebbe un peccato non imparare una Fa così buona”. In quel momento ho deciso che avrei iniziato a praticare seriamente la Falun Dafa. Ogni giorno andavo nel luogo del villaggio dove i praticanti della Dafa si incontravano per studiare la Fa e fare gli esercizi insieme. Non molto tempo dopo ho donato la mia statua della Bodhisattva Guanyin al tempio buddista, ho bruciato tutte le mie scritture buddiste e ho gettato via l’incensiere. All’inizio mi sono sentita un po’ spaventata; tuttavia, non è successo niente di spiacevole. Mentre mi sforzavo di vivere secondo i principi della Falun Dafa, il Maestro ha purificato il mio corpo. Sono diventata sana senza esserne consapevole ed ero più felice di quanto non fossi mai stata. Mi sentivo la persona più fortunata del mondo! Il Maestro ha detto:

“Non ho forse detto che quando una persona pratica, l’intera famiglia ne beneficia?” (“ Lezione alla Conferenza della Fa in Australia”)

Gradualmente sia mio marito che mio figlio sono diventati sani. Coltivare costantemente nella Dafa Nel luglio 1999, Jiang Zemin, ha iniziato una sanguinosa repressione dei praticanti della Falun Dafa, che è sembrata cambiare tutto. Il governo ha usato i media per diffondere menzogne sia in Cina che nel mondo; per diffamare la Dafa e i praticanti e per avvelenare tutti gli esseri senzienti con falsità. Tutto a un tratto i praticanti non hanno più potuto riunirsi per studiare gli insegnamenti e coltivare. Dopo un’attenta riflessione, ho deciso di continuare a seguire fermamente la Dafa. Non mi preoccupavo di alcun potenziale pericolo che mi aspettasse. Tutto quello che sapevo, era che non c’era niente di sbagliato nel seguire Verità, Compassione e Tolleranza (i principi fondamentali della pratica) e nell’essere una brava persona. Non ho prestato attenzione a come venissi vista al lavoro dal mio capo e dai colleghi. Tutto quello che sapevo era che coltivare nella Dafa era la cosa migliore della mia vita. Anche altri due colleghi coltivavano nella Dafa. Quando il capo li ha minacciati per aver mantenuto le proprie convinzioni, uno ha iniziato a seguire una religione e l’altro ha smesso di praticare. D’altra parte, io non sono mai stata molestata dal capo per aver seguito la mia fede. Ringrazio il Maestro per avermi protetta. Essere una praticante responsabile della Dafa Ho imparato dallo studio della Fa che una volta che una persona pensa che la Falun Dafa non è buona, in futuro potrebbe essere eliminata dal Cielo. Mi dispiaceva per le centinaia di milioni di persone che erano state ingannate dalle bugie del regime comunista, ma non sapevo cosa fare. Un giorno, ho fatto delle copie di un volantino informativo sulla Falun Dafa che qualcuno mi ha consegnato, ho poi scritto su dei fogli alcuni messaggi per chiarire la verità sulla Dafa e ho distribuito tutto il materiale. Ho scritto con il gesso sui pali del telefono “La Falun Dafa è buona” e “Verità, Compassione e Tolleranza sono buone!” e affisso per la strada fogli di carta colorata con frasi sulla Dafa. Ho anche inviato lettere al Dipartimento di Polizia, al comune, ai capi dei villaggi e ad altri dipartimenti del governo, per spiegare i fatti sulla Falun Dafa. Volevo risvegliare quante più persone possibile in modo che non venissero avvelenate dalla propaganda e dalle bugie. Quando uscivo di notte, mio marito si preoccupava per la mia sicurezza e non voleva che andassi. Una volta mi ha detto con rabbia: “Se esci, non tornare!” Non ero spaventata, ma quando sono tornata a casa ho trovato la porta d’ingresso chiusa a chiave. Ho bussato forte ma lui non ha aperto. Allora ho bussato alla porta sul retro, ma si è rifiutato di aprire anche quella. Ho continuato a bussare fino a quando non mi ha fatto entrare. Alla fine, quando ha visto che non poteva fermarmi, si è arreso. Una dozzina di praticanti nel nostro villaggio hanno continuato a coltivare. Avevamo bisogno di qualcuno che coordinasse il gruppo, quindi ho accettato il compito. La persecuzione era talmente grave in quei giorni che tutti erano spaventati. A volte sono andata a casa dei praticanti per consegnare messaggi e mi sono vista squadrare dai loro familiari con espressioni severe. Non mi sono lasciata influenzare e ho fatto semplicemente quello che dovevo fare. Ho persistito in questo modo per più di 20 anni. Il Maestro chiede ai praticanti di dire alla gente la verità sulla Falun Dafa e di salvare gli esseri senzienti che hanno creduto alle bugie. Un praticante dei più anziani della nostra zona ha lavorato molto duramente; ha percorso centinaia di chilometri in motocicletta per trovare i villaggi in cui non c’erano praticanti della Dafa. Ha disegnato una mappa e diviso i praticanti in tre gruppi, ognuno dei quali era responsabile di 10-20 villaggi. In questo modo un gruppo di 12 persone è andato in motocicletta nei villaggi e ha distribuito materiali di notte. Talvolta siamo andati in luoghi che erano a decine di chilometri di distanza. Lungo la strada, abbiamo recitato la Fa del Maestro e inviato pensieri retti. Non c’era paura nei nostri cuori. Abbiamo pensato solo a salvare esseri senzienti. All’epoca aiutavo solo a distribuire volantini. Il gruppo era coordinato da un altro praticante; tuttavia, in seguito, questo praticante è stato arrestato senza lasciare nessuno a coordinare la dozzina di villaggi di cui dovevamo occuparci. Così ho trovato il materiale necessario per realizzare e distribuire volantini alle persone in questi luoghi. Ho perso il conto del numero di volte in cui abbiamo distribuito materiale della Dafa negli ultimi anni. Quando, l’anno scorso, è iniziata l’epidemia di Covid-19, eravamo molto ansiosi. Dopo aver parlato di cosa potessimo fare, abbiamo deciso di creare il prima possibile un opuscolo intitolato “Segreti per evitare la pandemia” e altri materiali correlati e distribuirli alle persone. Siamo usciti in due gruppi di notte. I villaggi hanno chiuso le strade e bloccato gli ingressi con grandi cumuli di terra; perciò, scendevamo dalle motociclette e le spingevamo lentamente a mano per aggirarli. C’erano anche pattuglie nei villaggi, ma non ci preoccupavamo che ci prendessero. In questo modo abbiamo consegnato il materiale su come evitare la pandemia a ogni casa di ogni villaggio. Siamo discepoli della Dafa nel periodo della rettifica della Fa che aiutano il Maestro a salvare le persone e siamo la speranza per la salvezza di tutti gli esseri. Negli anni, ho sempre sentito di avere la responsabilità di fare queste cose. Nel 2015, ho finalmente eliminato l’attaccamento a dipendere troppo dagli altri e a fare affidamento sull’aiuto esterno. Insieme agli amici praticanti abbiamo istituito il nostro sito di produzione di materiali. Ho imparato a navigare in Internet e a scaricare informazioni che potevo usare per fare volantini ed essere autosufficiente. Dopo tutti gli anni di alti e bassi, sento profondamente che il Maestro è sempre al mio fianco. Quando affiggevamo informazioni di notte, a volte mi separavo dagli altri praticanti. Ma non avevo paura di essere sola; mi sentivo come se fossi nel mio giardino! Con la protezione del Maestro siamo sempre tornati a casa sani e salvi! Negli anni ho fatto davvero poco rispetto ai praticanti diligenti. In particolare, ho ancora molti attaccamenti. Mi impegnerò a studiare di più la Fa, a guardarmi dentro e a fare bene le tre cose per essere degna della grazia salvifica del Maestro.