(Minghui.org) La signora Cui Weiwei, residente a Changchun nella provincia del Jilin, è stata condannata il 15 dicembre scorso per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
La donna è stata arrestata il 9 novembre 2020 da alcuni agenti della stazione di polizia di Xingfuxiang che hanno confiscato il suo laptop, la stampante che suo marito usava per lavoro, 200.000 yuan (circa 27.500 euro) in contanti, ed altri effetti personali. In seguito, quando la famiglia ha chiesto la restituzione del denaro confiscato, la polizia ha rifiutato e ha restituito solo il cellulare del figlio.
Il tribunale distrettuale di Chaoyang ha tenuto due udienze segrete, rispettivamente il 14 maggio e il 5 settembre dello scorso anno, senza informare la famiglia della signora Cui, che si è rifiutata di dichiararsi colpevole e ha affermato di non aver violato alcuna legge praticando il Falun Gong.
Il 15 dicembre il giudice che presiedeva l’udienza, Chen Xiaojing, ha condannato Cui a tre anni con una multa di 10.000 yuan (circa 1.400 euro). La donna ha presentato ricorso contro il verdetto e al momento della stesura di questo articolo risulta essere ancora reclusa presso il centro di detenzione n. 4 della città di Changchun.
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