(Minghui.org) Solo un mese e mezzo dopo che Li Qinjun è tornato a casa dopo aver scontato quattro anni e mezzo per aver praticato il Falun Gong, sua moglie, Zhang Xiaorong, è stata arrestata e recentemente condannata a tre anni di pena detentiva.
Nel 1997 Zhang e Li, residenti a Xingyang, nella provincia dell'Henan, hanno iniziato a praticare l'antica disciplina spirituale del Falun Gong. Dopo che il regime comunista cinese ne ha ordinato la persecuzione, nel luglio 1999, la coppia è stata ripetutamente arrestata e imprigionata. La loro libreria a conduzione familiare è stata costretta a chiudere e i loro figli sono cresciuti nel costante timore di perdere i genitori in qualsiasi momento.
Nel maggio 2000 Zhang è stata arrestata per la prima volta quando si è recata a Pechino per lanciare un appello in favore del Falun Gong. Anche il marito e il figlio di cinque anni, Li Longkun, sono stati arrestati poco dopo il suo ritorno a Xingyang. Essi sono stati picchiati in una struttura di detenzione e rilasciati il mattino successivo.
Il 5 luglio 2000 il padre è stato nuovamente arrestato. Sia lui che la moglie sono stati portati in una struttura di detenzione e trattenuti per otto mesi. Li è stato picchiato da una guardia e ha riportato lesioni alla clavicola. Poiché i due coniugi erano entrambi detenuti, il figlio è dovuto rimanere con i parenti.
Il 16 febbraio 2001 la coppia è stata trasferita in un centro per il lavaggio del cervello, dove è stata trattenuta per altri quattro mesi prima del 15 giugno 2001, quando è stata rilasciata.
Zhang, che nel 2002 ha dato alla luce una bambina, nel 2003 è stata nuovamente arrestata e costretta a una pena sconosciuta nel campo di lavoro forzato di Shibalihe, dove è stata sottoposta a continue torture, tra cui scosse elettriche, legature in posizioni strazianti e percosse. Quando è stata rilasciata era in uno stato delirante. Spesso usciva di casa e vagava per strada.
L'11 giugno 2007, quando Li è stato arrestato, il figlio di undici anni ha dovuto prendersi cura della sorellina di cinque, Li Jingyu, poiché la madre era troppo instabile mentalmente per occuparsi di loro. In seguito il padre è stato condannato a tre anni e mezzo, prima di essere rilasciato il 10 dicembre 2010.
Zhang si era gradualmente ripresa, ma ha subito un altro duro colpo quando, il 12 maggio 2017, suo marito è stato nuovamente arrestato. La polizia ha interrogato l'uomo e l’ha picchiato, facendogli sanguinare un orecchio. Il tribunale della città di Xingyang l’ha condannato a quattro anni nel carcere di Xinmi.
Mentre l'uomo stava ancora scontando la pena, il 13 maggio 2018 Zhang è stata arrestata da Ma Jichang, capo dell'Ufficio per la sicurezza interna della città di Xingyang. Poiché le è stata riscontrata la tubercolosi, il centro di detenzione nº3 della città di Zhengzhou ha rifiutato di accoglierla, ma ha dovuto cedere dopo che la polizia ha corrotto i funzionari all'intermo della prigione. Il 12 novembre 2020 la donna è stata rilasciata, dopo un anno e mezzo di detenzione.
Dopo il rilascio, avvenuto il 12 novembre 2021, Li ha continuato a subire continue vessazioni da parte della polizia e dei membri del comitato residenziale. A volte gli agenti rimanevano fuori dalla loro abitazione, sia di giorno che di notte, per controllarli.
Il 31 dicembre 2021 la polizia ha arrestato nuovamente Zhang e l'ha trattenuta nel centro di detenzione nº3 di Zhengzhou. La sua famiglia ha recentemente confermato che è stata condannata a tre anni.
Informazioni di contatto dei perpetratori:
Liu Yanjie (刘彦杰), segretario del Comitato per gli affari politici e legali della città di Xingyang: +86-13598827812
Ma Lin (马琳), ufficiale del Dipartimento di polizia della città di Xingyang: +86-17698090972
Ma Jichang (马继昌), capo dell'Ufficio di sicurezza interna della città di Xingyang: +86-13938233777, +86-371-65006899
Zhao Weidong (赵卫东), ufficiale della stazione di polizia di Jingcheng: +86-13700855767
Articolo correlato
Tutti i contenuti pubblicati su questo sito sono protetti dal copyright di Minghui.org. Per l’uso non commerciale si deve citare la fonte (Es.: “Come riportato da Minghui.org,…”) e indicare il link dell’articolo originale. Per uso commerciale contattare la nostra redazione per ottenere l’autorizzazione.
