(Minghui.org) Il 1° novembre scorso si è tenuto online il vertice inaugurale degli infermieri per combattere e prevenire il prelievo forzato di organi. Ospitato dall'Academy of Forensic Nursing (AFN) e da Doctors Against Forced Organ Harvesting (DAFOH), il summit si è concentrato sul crimine del prelievo forzato di organi in Cina e sulla promozione di pratiche mediche e infermieristiche etiche.

Il 1° novembre scorso si è tenuto il vertice inaugurale online degli infermieri, allo scopo di combattere e prevenire il prelievo forzato di organi

Dodici relatori, tra cui professionisti del settore medico, esperti di diritti umani e altri testimoni, hanno dibattuto sul continuo malcostume del prelievo di organi dai praticanti del Falun Gong e altri prigionieri di coscienza in Cina. Tra questi, due testimoni hanno descritto le loro esperienze nei campi di lavoro cinesi.

Il summit, durato oltre quattro ore, è stato diviso in tre sezioni: la prima riguardava la profondità e la portata del prelievo forzato di organi, la seconda le considerazioni etiche e legali, mentre nella terza si è discusso sulla risposta e l'azione degli infermieri. Durante il summit è stato proiettato il documentario "Genocidio medico: l'omicidio di massa, nascosto nell'industria cinese dei trapianti di organi".

DAFOH: Prove inconfutabili

All'evento è intervenuta Deborah Collins-Perrica, direttore degli Affari infermieristici della DAFOH

Deborah Collins-Perrica, direttrice degli Affari infermieristici della DAFOH, ha definito un crimine odioso estrarre con la forza organi da persone innocenti senza consenso, ma questa pratica viene approvata e sostenuta dal Partito Comunista Cinese (PCC). Con l'assistenza della polizia e dell'esercito, in Cina si è sviluppata una lucrosa catena di approvvigionamento di organi per rifornire l'industria dei trapianti.

Uno dei principali gruppi di vittime del prelievo forzato di organi è costituito dai praticanti del Falun Gong, una pratica di meditazione, popolare per i suoi benefici sulla mente e sul corpo. In Cina c'erano circa 100 milioni di praticanti prima che il PCC iniziasse la persecuzione nel luglio 1999. Da allora, un gran numero di loro è stato detenuto, torturato ed è persino rimasto vittima del prelievo forzato di organi.

"Le vittime hanno seguito un percorso così segreto. I designati che sono sfruttati, abusati e preparati per il prelievo di organi, vengono sottoposti a test medici durante il periodo di detenzione. Questo ha creato un sistema di prelievo di organi su richiesta, in grado di rifornire in pochi giorni l'industria dei trapianti", ha spiegato Collins-Perrica. "Le vittime vengono costrette a lavorare, trascurate e torturate. Sono sottoposte a esami medici, radiografie del torace, ecografie ed esami del sangue negli ospedali e nei centri di detenzione. Questa discrepanza di trattamento è senza precedenti".

Secondo un rapporto del "China Daily" del 2016, la Cina ha fissato un prezzo di 46.000 dollari (circa 45.800 euro) per un trapianto di rene, 90.000 dollari (circa 89.600 euro) per un trapianto di fegato e 150.000 dollari (circa 149.400 euro) per un trapianto di cuore. Collins-Perrica ha dichiarato che quella dei trapianti di organi è una tra le industrie più redditizie, con un fatturato annuo di circa un miliardo di dollari (circa 996 milioni di euro).

Giornalista investigativo: Cronologia del prelievo di organi in Cina

Giornalista indipendente Ethan Gutmann

Il giornalista investigativo Ethan Gutmann ha parlato della storia e dello stato attuale del prelievo di organi in Cina. Alla fine degli anni ottanta l'estrazione di organi dai prigionieri giustiziati è diventata una routine. Dopo che il PCC ha iniziato a reprimere il Falun Gong nel 1999, la persecuzione è diventata la più grande campagna in Cina dai tempi della Rivoluzione culturale.

"Nel 2001, con circa due milioni di praticanti del Falun Gong nel sistema dei campi di lavoro cinese, tali prigionieri sono stati selezionati per gli esami degli organi al dettaglio: reni, fegato, cuore e, in una certa misura, polmoni", ha spiegato Gutmann nella sua presentazione. "Nel 2002, i tempi di attesa per i turisti stranieri degli organi erano di due settimane o anche meno".

Nel 2003, anche i tibetani e i cristiani detenuti sono stati esaminati per i loro organi. Nel 2014 la polizia cinese si è recata nelle case dei praticanti del Falun Gong per prelevare campioni di sangue e DNA compatibili con la tipizzazione dei tessuti. Dopo il 2016 il PCC ha ordinato anche il prelievo di campioni di sangue dagli uiguri per la corrispondenza del DNA e dei tessuti. In altre parole, il PCC ha esteso il prelievo di organi dai prigionieri giustiziati ai praticanti del Falun Gong detenuti, ai tibetani, ai cristiani e agli uiguri".

All'inizio di quest'anno la Società internazionale per il trapianto di cuore e polmone ha annunciato una politica di rifiuto di articoli di ricerca provenienti dalla Cina continentale a causa dell'abuso dei trapianti", ha detto Gutmann, definendola una mossa coraggiosa. Inoltre, ha proposto che gli articoli di ricerca di medici o infermieri cinesi che riguardano il prelievo di organi non compaiano nelle riviste mediche occidentali. Perdipiù, dovrebbe essere vietato loro di partecipare a conferenze mediche e collaborazioni scientifiche. Dovrebbe anche essere bloccata la vendita di dispositivi medici correlati".

Il prelievo di organi continua

Arthur Caplan, professore alla Scuola di Medicina Grossman della NYU

Arthur Caplan, il Dr. William F. e Virginia Connolly Mitty, professoressa di Bioetica presso la New York University Grossman School of Medicine e direttore fondatore della Divisione di etica medica. È anche co-direttore del Consiglio congiunto dello studio europeo/ONU sul traffico di organi e parti del corpo.

Molte organizzazioni internazionali e agenzie mediche hanno riscontrato un gran numero di trapianti di organi in Cina ogni anno. Tuttavia, esiste anche un'enorme discrepanza tra questi numeri e le donazioni di organi riportate in Cina.

Gli organi corrispondenti vengono promessi entro due o tre settimane. Questo è molto sospetto, a meno che gli organi non siano stati ottenuti in modo immorale: "dato l'insieme di prove che il governo della Repubblica Popolare Cinese è ancora il solo a continuare a sostenere sistematicamente il reperimento di organi e tessuti da prigionieri giustiziati senza trasparenza", ha detto.

Testimonianza della figlia della vittima

Jiang Li ha testimoniato l'esperienza di suo padre, Jiang Xiqing

I membri della famiglia di Jiang Li sono stati perseguitati per aver praticato il Falun Gong. Sua madre ha scontato otto anni di prigione e tre anni in un campo di lavoro.

Il 28 gennaio 2009 suo padre, Jiang Xiqing, è stato dichiarato morto dal campo di lavoro di Xishanping. Quel giorno, più di sei ore dopo, alle pompe funebri i familiari hanno scoperto che il suo corpo era ancora caldo. Credendo che fosse ancora vivo, hanno cercato di rianimarlo, ma sono stati trascinati fuori da decine di agenti di polizia. In seguito hanno ottenuto le registrazioni audio dell'estrazione degli organi di Jiang mentre era ancora vivo.

Jiang Li ha poi condiviso le registrazioni con esperti di medicina legale, che hanno concordato sul fatto che suo padre è deceduto in modo innaturale.

Il prelievo forzato di organi su larga scala non è solo un crimine grave, ma ha anche causato un dolore incommensurabile alle famiglie dei praticanti del Falun Gong. Jiang Li spera che più persone si facciano avanti per porre fine a questa atrocità e ritenere responsabili gli autori di tali crimini.

Il video del summit è disponibile al seguente indirizzo: https://www.ganjing.com/video/1fce257sfi42g5Dp7ollteFzA1pp1c