(Minghui.org) Il 15 giugno scorso Miao Shuqing, residente a Fushun, nella provincia del Liaoning, è stata arrestata per aver parlato alla gente del Falun Gong, una pratica spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

La donna è stata rilasciata poco dopo ma, a metà agosto, la polizia ha dato alla sua famiglia un avviso di rilascio previo versamento di una cauzione di 5.000 yuan(circa 690 euro) pagata dalla figlia. Per evitare ulteriori persecuzioni, la settantatreenne non ha avuto altra scelta che vivere lontano da casa.

Prima del suo ultimo calvario, Miao ha scontato due pene detentive per un totale di otto anni. Spesso è stata sottoposta per lunghe ore a scosse elettriche, che le hanno provocato incontinenza e gravi danni in tutto il corpo. Ancora oggi se sottoposta a pressione diventa incontinente. È diventata ciecadall'occhio sinistro e anche dall'altro ci vede pochissimo. Dato che è stata costretta a vivere da sfollata per nascondersi dalla polizia, la sua famiglia è molto preoccupata per la sua salute.

Il 3 settembre 1996, all’età di quarantasette anni, Miao ha iniziato a praticare il Falun Gong. Poco tempo dopo il suo grave problema cardiaco, la malattia del sangue e il problema al collo sono scomparsi. La sua pelle pruriginosa è diventata liscia e poteva occuparsi di molte faccende domestiche senza stancarsi.

Dopo l'arresto, l'8 ottobre 2002, la polizia l'ha privata del sonno, sottoposta a congelamento, le ha allungato le gambe in posizioni strazianti e l'ha percossa con i bastoni elettriciin tutto il corpo, anche sulle parti intime e sugli occhi. La sua pelle era gravemente ustionata. Un altro agente le ha inserito degli stuzzicadenti sotto le unghie.

In seguito la donna è stata condannata a quattro anni e mezzo trascorsi nel carcere femminile di Shenyang, dove è stata costantemente picchiata, insultata e costretta a diffamare il Falun Gong. In seguito si è pentita della sua azione e ha scritto una dichiarazione per annullare le sue parole contro la pratica spirituale. Le guardie si sono vendicate istigando le altre detenute a picchiarla.

Il 5 novembre 2012 è stata nuovamente arrestata per aver affisso volantini del Falun Gong in un appartamento. Il 22 aprile 2013 è stata condannata a tre anni e mezzo dal tribunale distrettuale di Shuncheng.

Mentre scontava la pena nel carcere femminile di Masanjia, è stata nuovamente sottoposta a percosse con manganelli elettrici, privata del sonno e torturata sulla panca della tigre. Le guardie l'hanno anche tenuta in cella d'isolamento, costretta a sedersi su un piccolo sgabelloper lunghe ore, appesa per i polsi e le hanno infilato degli stuzzicadenti sotto le unghie.

Il 4 maggio 2016, un mese dopo il suo rilascio, le autorità hanno sospeso la sua pensione. La donna si è appellata all'ufficio della previdenza sociale, che gestiva il fondo pensione per tutti i datori di lavoro, ma senza successo.

Informazioni di contatto dei perpetratori:

Bo Yibin (柏懿斌), capo della stazione di polizia di Guchengzi: +86-13904131986

Wang Hongyu (王宏宇), istruttore della stazione di polizia di Guchengzi: +86-13704937004

Xia Xiaodong (夏小东), ufficiale della stazione di polizia di Guchengzi: +86-13236951887, +86-15040813477

(Altre informazioni sui contatti dei responsabili sono disponibili nell'articolo originale in cinese).

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