(Minghui.org) Ji Jimmu, residente della città di Jiaozhou, nella provincia dello Shandong, il 25 ottobre scorso è stato condannato a quattro anni per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
L’uomo fa parte degli oltre quaranta praticanti del Falun Gong arrestati il 2 giugno dello scorso anno da più di 200 agenti di polizia. Ji è stato catturato dalla polizia nel pomeriggio mentre era in ospedale per assistere il suocero malato. La polizia l’ha riportato a casa per compilare il mandato di perquisizione, nonostante l’irruzione nella sua residenza fatta al mattino, quando non c'era nessuno. I libri del Falun Gong, il computer, la stampante e altri oggetti sono stati confiscati.
L’uomo è stato trattenuto nel centro di detenzione di Ducun. Dopo che la Procura distrettuale di Huangdao l’ha incriminato il 10 novembre dell’anno scorso, sua moglie ha assunto un avvocato per lui. Ha anche chiesto di essere il suo difensore di famiglia.
Sebbene il giudice abbia accettato di tenere un’udienza di persona sul caso dell’uomo, ha comunque fissato un’udienza virtuale il 23 settembre scorso.
L’avvocato di Ji ha dichiarato che, secondo la polizia, l’arresto del suo cliente è stato ordinato dall’ufficio comunale di pubblica sicurezza. L’avvocato ha inoltre sostenuto che ogni arresto debba avere una base legale e che l’ufficio di sicurezza non abbia l’autorità di decidere arbitrariamente chi arrestare.
Il 25 ottobre il giudice ha condannato Ji a quattro anni di detenzione e al pagamento di una multa di 32.000 yuan (circa 4.400 euro). L’uomo ha presentato appello contro la sentenza.
Un lavoratore coscienzioso e un genero filiale
La famiglia di Ji, che comprende i genitori e sei fratelli, ha lottato contro la povertà durante la sua crescita. Non potendo permettersi cure mediche, una delle sue sorelle è morta per una malattia. Questo fatto ha traumatizzato profondamente Ji, che ha lavorato duramente per ottenere un reddito migliore. Sebbene abbia avuto una carriera di successo gli anni di duro lavoro hanno avuto ripercussioni sulla sua salute e ha sviluppato gravi emorroidi. Aveva una ragade anale ogni volta che andava di corpo e aveva molto dolore.
Diversi suoi colleghi l’hanno esortato a praticare il qigong. All'inizio rifiutava l'idea pensando che fosse una pratica superstiziosa e per pensionati non istruiti, ma quando sua suocera, un'anziana professoressa universitaria, ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1996, è rimasto stupito nel vedere che l’ipertensione era scomparsa poco dopo e che all’età di sessant’anni le era ritornato il ciclo mestruale.
Colpito dal potere di guarigione del Falun Gong, ha iniziato a praticarlo e le sue emorroidi sono scomparse senza alcun trattamento. Ha anche abbandonato facilmente la sua forte dipendenza dall’alcol, l’attaccamento al denaro, nonché il suo carattere irascibile.
Ma proprio quando la famiglia di Ji godeva dell’armonia dovuta alla sua pratica del Falun Gong, nel 1999 il regime comunista cinese ha iniziato la persecuzione dei suoi praticanti. Ji è stato degradato da una posizione manageriale a quella di operaio ordinario perché si è rifiutato di rinunciare alla sua fede. Non si è lamentato, ma ha svolto bene il suo lavoro. In seguito è stato promosso come caposquadra.
Successivamente, l’azienda l’ha spostato in un’altra squadra. Inizialmente il suo manager gli ha affidato il lavoro più duro e sporco, con una bassa paga mensile di 600 yuan (circa 80 euro). Non si è lamentato, perché il Falun Gong gli ha insegnato a essere gentile e premuroso. Il suo manager si è commosso per le sue azioni e tre mesi dopo ha smesso di assegnargli il lavoro più duro. Anche il suo stipendio è stato aumentato a oltre 1.000 yuan (circa 140 euro).
Poiché i due fratelli della moglie lavoravano fuori città, Ji e la moglie si sono assunti la responsabilità di prendersi cura del suocero, soprattutto quando era ricoverato in ospedale.
All’inizio dell’anno scorso il suocero, una volta dimesso dall’ospedale, ha chiesto alla coppia di vivere con lui. Ji ha accettato ma, prima che si trasferisse assieme alla moglie, è stato arrestato e poi condannato. Il suocero ha subito un duro colpo e i suoi sintomi si sono aggravati. Era costretto a letto, mangiava pochissimo ed era emaciato; gli è stato anche notificato più volte un “avviso di condizioni critiche”.
Informazioni di contatto dei perpetratori:
Qin Hongsheng (秦红升), segretario del Comitato per gli affari politici e legali della città di Jiaozhou: +86-18553258137, +86-13853257666
Li Chang (李昌), vicesindaco di Jiaozhou e capo del Dipartimento di polizia di Jiaozhou: +86-13336396777
Xu Jinxin (徐进新), capo dell'Ufficio per la sicurezza interna della città di Jiaozhou: +86-13606308807
Li Wei (李伟), vice capo della stazione di polizia di Zhongyun: +86-532-82276380, +86-15020047777
(Altre informazioni sui contatti dei perpetratori sono disponibili nell'articolo originale in cinese).
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