(Minghui.org) Da quando il Partito Comunista Cinese, il 20 luglio 1999, ha avviato la brutale persecuzione del Falun Gong, molti praticanti sono stati sottoposti a varie forme di tortura.
Sia la prigione di Gongzhuling che l'ormai dismesso campo di lavoro, nella provincia dello Jilin, usavano un metodo particolare per far soffrire ancora di più i praticanti: spargere sale sulle ferite aperte. Questo sistema veniva usato ripetutamente sulle ferite in via di guarigione. I praticanti venivano anche percossi con i bastoni elettrici, sia sulle ferite che vicino all'ano.
Come le guardie del carcere di Gongzhuling torturano i praticanti
La 9ªDivisione della prigione di Gongzhuling veniva usata per ospitare i praticanti detenuti del Falun Gong. Quando Chu Guiyan si trovava nella squadra nº1, quella per i nuovi arrivati, a partire dal 5 febbraio 2020 l'istruttore l'ha legato al letto della morteper sei giorni.
Rievocazione della tortura: Letto della morte
Nie Zhongpo, dipendente dell'Ufficio di geologia e risorse minerarie della città di Siping, è stato mandato in una cella della 8ªDivisione, dove è stato privato del sonno per cinque giorni. Durante questo periodo le guardie gli hanno spruzzato acqua al peperoncino negli occhi e gli hanno ordinato di scrivere dichiarazioni di rinuncia alla sua fede. Per tre mesi è stato rinchiuso in una cella d’isolamentoe costretto a sedersi su un'assicella larga sette o otto centimetri, che gli ha provocato un'infiammazione ai glutei. Se si muoveva veniva picchiato. Dopo essere stato fatto uscire dall'isolamento, è rimasto fermo nella sua fede. In seguito è stato trattenuto in cella d’isolamento per più di dieci giorni.
La prigione ha un team di gestione severo, abituato a perseguitare i praticanti appena arrivati o quelli più risoluti. Ogni pasto consiste in uno o due bocconi di porridge di mais. Il riso e gli spaghetti utilizzati sono stantii e di qualità scadente.
I praticanti vengono sottoposti a vari metodi di tortura, tra cui sedersi su un piccolo sgabello, essere percossi con i manganelli elettrici, essere costretti a indossare una camicia di forza e legati a un letto della morte. Vengono anche privati del sonno per lunghi periodi. Nie e Zhang Jinsheng sono stati privati del sonno per tre mesi. Guo Yanxiang e Chu sono stati più volte sottoposti a una gestione più severa.
Poiché le guardie temevano che le persecuzioni venissero scoperte, se i dirigenti avessero ispezionato la prigione, avrebbero rinchiuso i praticanti più risoluti. Quando chiamavano a casa, i praticanti erano costretti a raccontare alle loro famiglie che la prigione li trattava bene, altrimenti sarebbero stati torturati.
Nel 1997 Yu Chunbo ha iniziato a praticare il Falun Gong. Abbandonando le sue cattive abitudini e il suo brutto carattere, la sua vita familiare è diventata più armoniosa. È guarito anche da molte malattie, tra cui problemi allo stomaco, ai reni e alle emorroidi.
Yu aveva un'attività in piena espansione, nella quale coltivava funghi, e molti agricoltori volevano unirsi a lui. Purtroppo dopo l'inizio delle persecuzioni è stato arrestato, detenuto e torturato molte volte, con conseguenti ingenti perdite finanziarie. In seguito lui e sua moglie hanno gestito un chiosco di bibite e panini, in modo da sostenere la figlia che frequentava una scuola superiore.
Il 12 novembre 2020 Yu è stato arrestato e, intorno al mese di dicembre dell’anno scorso, è stato condannato a tre anni e mezzo da trascorrere nel carcere di Gongzhuling. Gli è stato ordinato di scrivere dichiarazioni di garanzia per rinunciare alla sua fede ed è stato torturato per molti giorni nell'ufficio delle guardie, poiché si è rifiutato di obbedire.
Il 24 febbraio di quest’anno guardie e detenuti l’hanno schiaffeggiato novanta volte, gli hanno dato una scossa all'ano con un manganello elettrico e l’hanno colpito alle cosce, ai polpacci, alla schiena e alle natiche con righelli d'acciaio. Gli hanno poi spalmato del sale sulle ferite, prima di riprendere le percosse, seguite di nuovo dal massaggio con il sale. La tortura è durata due ore.
Rievocazione della tortura: Scosse con i bastoni elettrici
Il secondo e il terzo giorno i perpetratori hanno riportato l’uomo nell'ufficio delle guardie, gli hanno raschiato le croste con i righelli d'acciaio e l’hanno picchiato nuovamente, l’hanno massaggiato con il sale e gli hanno dato le scosse elettriche. Entrambi i giorni l’hanno torturato per due ore.
Il quinto giorno è stato torturato di nuovo. Dopo aver avuto un attacco di cuore durante le percosse elettriche, le guardie gli hanno somministrato dei farmaci cardiaci ad azione rapida che avevano preparato precedentemente.
In seguito Yu è stato costretto a restare in piedi per almeno quindici ore al giorno e gli è stato dato pochissimo cibo ad ogni pasto. Era gravemente malnutrito e aveva una perforazione gastrica. È stato quindi ricoverato in ospedale, dove è rimasto per ventisette giorni.
Il 18 aprile scorso è stato portato in un ospedale locale per un trattamento d'emergenza. Le autorità gli hanno impedito di ricevere visite, adducendo come scusa la pandemia. I familiari, profondamente preoccupati, hanno chiesto alle autorità carcerarie di rilasciarlo con la condizionale, ma senza successo. Yu ha continuato a essere sottoposto a sessioni di lavaggio del cervello da parte dei detenuti.
Suo fratello, Yu Chunhai, è stato torturato per aver sostenuto la sua fede. Nell’aprile 2001 è stato trasferito nel campo di lavoro forzato di Chaoyanggou, a Changchun, dove è stato sottoposto a diversi metodi di tortura, tra cui essere affamato, lavoro forzato per lunghe ore, essere picchiato e privato del sonno. Inoltre ha dovuto subire il lavaggio del cervello.
In un'occasione, un tossicodipendente l’ha picchiato violentemente più di venti volte con una tavola da letto lunga più di un metro e larga circa venti centimetri. Le sue natiche erano ferite, con strisce di carne strappate via. I detenuti che l’hanno picchiato hanno detto senza esitazione: "Le guardie volevano che lo picchiassimo, il capo del campo di lavoro era d’accordo e anche i funzionari del Dipartimento giudiziario".
All'inizio di maggio 2001 Yu Chunhai è finalmente tornato a casa. Nei tre anni successivi i suoi familiari hanno speso oltre 10.000 yuan (circa 1.350 euro)per cercare di curarlo, ma senza successo. Il 10 marzo 2007 l’uomo è deceduto, all'età di trentadue anni. Gli sopravvivono la moglie e due figli piccoli di due e otto anni.
Metodi di tortura utilizzati nel campo di lavoro forzato di Chaoyanggou
Dal 2004 si usa versare sale sulle ferite aperte anche nel campo di lavoro forzato di Chaoyanggou.
Dal 2000 all'aprile 2002 il regime comunista cinese ha dato istruzioni per trasformarecon la forza i praticanti del Falun Gong. Le autorità del campo di lavoro hanno richiesto un tasso di trasformazione superiore al 95%. Per costringere i praticanti a scrivere dichiarazioni di garanzia, le autorità li hanno picchiati violentemente fino a sfigurare i loro volti e deformare i loro crani. Alcuni praticanti sono stati picchiati così duramente che non erano capaci di scendere le scale per i pasti. Un praticante è stato picchiato a morte.
Jiao Shoutong si è rifiutato di scrivere dichiarazioni di garanzia ed è stato picchiato dalla guardia Wang Tao della squadra nº1 della 6ªdivisione, usando manganelli elettrici, bastoni di bambù, fili di metallo e altri oggetti. Il suo volto era gonfio, sfigurato ed era coperto di lividi. Quando, il giorno dopo, le ferite stavano per smettere di sanguinare, le guardie l’hanno picchiato di nuovo, facendo riaprire tutti i tagli. Il sangue gli colava sul volto.
Nel bel mezzo del gelido inverno Ma Shengbo è stato spogliato dei suoi vestiti. Le guardie hanno aperto porte e finestre e gli hanno versato addosso acqua gelata. Poco dopo tutto il suo corpo ha iniziato a tremare in modo incontrollato e l’uomo si è raggomitato a terra in preda a crampi lancinanti. Infine ha perso i sensi.
Le guardie hanno detto: "Scrivi (la dichiarazione di garanzia)! Lo farai?". Non ottenendo risposta, l’hanno picchiato con una mazza di bambù. Non l’hanno colpito con il lato piatto del bastone, ma con il bordo della mazza, di conseguenza il corpo nudo del signor Ma ha subito molte ferite e sanguinava molto. Le guardie hanno anche ordinato ai prigionieri di spargere sale sulle sue ferite e di versargli in bocca una miscela di acqua e peperoncino. Ogni volta che l’uomo perdeva conoscenza veniva picchiato finché non si svegliava. Inoltre è stato trascinato per le gambe avanti e indietro sul terreno.
Chen Mingxian, di circa sessantadue anni, era un direttore scolastico. È stato detenuto nella seconda sottodivisione della 6ªDivisione. La guardia Wang l’ha picchiato brutalmente e la sua schiena si è gravemente gonfiata. Wang ha colpito Chen così forte con uno sgabello di plastica che questo si è rotto e l’uomo perdeva sangue dalla testa. Il suo volto e la sua bocca erano così gonfi che si stentava a riconoscerlo. Per conseguenza di ciò, aveva difficoltà a mangiare.
Altri due praticanti, Zheng Yongping e Zhang Quanfu, sono stati perseguitati a morte nella 6ªDivisione.
Un detenuto ha versato acqua bollente sulle mani di Zhang. Quando era estremamente esausto e non riusciva a scendere per il pranzo, il capo divisione Li Zhongbo ha chiesto a due detenuti di portarlo in braccio alla mensa. Solo quando l’uomo era sul punto di morire, è stato finalmente mandato in ospedale. Meno di un giorno dopo Zhang è deceduto.
Un altro praticante, Fu Decai, è stato picchiato fino a far sanguinare il suo corpo e a rompere due mazze di bambù.
Hu Shiming aveva cinquantaquattro anni. Dopo averlo spogliato i poliziotti gli hanno versato acqua fredda sul corpo e poi acqua bollente. Il risultato è stato che tutta la sua schiena si è scottata e ricoperta di vesciche. Le guardie hanno anche usato manganelli elettrici da 30.000 volt sui suoi genitali. Anche i detenuti hanno ammesso che le guardie erano molto feroci.
Illustrazione della tortura: Percosse
Yu Chunbo, anch'egli detenuto nel campo di lavoro, è stato picchiato per un’intera giornata da cinque guardie con i manganelli. Aveva il corpo viola e pieno di lividi. Dopo le torture l’uomo non era più in grado di muoversi.
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