(Minghui.org) Un'impiegata in pensione dell'Ufficio di bonifica agricola di Mudanjiang, nella provincia dell’Heilongjiang, si è vista sospendere la pensione a causa della sua fede nel Falun Gong. Grazie ai continui sforzi di Guo Lifeng per chiarire i fatti del Falun Gong, nello scorso mese di ottobre la sua pensione è stata ripristinata.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Nello scorso mese di maggio la cinquantaseienne Guo, residente a Mishan, nella provincia dell’Heilongjiang, ha notato che il suo conto bancario per la pensione era stato congelato. Il 22 giugno si è recata in banca per chiedere informazioni, ma è stata arrestata da tre agenti della stazione di polizia di Beidaying.

Gli agenti hanno interrogato la donna e hanno raccolto le sue impronte digitali e un campione di DNA, oltre a scattarle una foto e a registrare la sua voce. In serata è stata rilasciata, dopo essere stata costretta a pagare una cauzione di 10.000 yuan (circa 1.350 euro).

Il 5 settembre Guo è tornata alla stazione di polizia e ha chiesto all’ufficiale responsabile perché avesse ordinato alla banca di sospenderle la pensione.

Il capo della polizia ha risposto che lei aveva violato la legge praticando il Falun Gong e minando l'applicazione della legge.

La donna ha affermato che in Cina nessuna legge criminalizza il Falun Gong o lo etichetta come culto.

Non potendo confutare la sua affermazione, l’ufficiale ha risposto che avevano già aperto il caso contro di lei. Se avesse avuto obiezioni, avrebbe potuto fare ricorso presso l'Ufficio per la sicurezza interna.

La donna gli ha risposto: "Quale legge avrei minato? La mia pensione è un bene personale. L’ho guadagnata con il mio duro lavoro. Quale legge stabilisce che è illegale per me chiedere il reintegro della mia pensione? Mia madre è in condizioni critiche e abbiamo bisogno di soldi per pagare le sue cure mediche".

Il capo della polizia ha trovato una scusa e si assentato rapidamente.

Il 26 settembre Guo si è recata all'Ufficio per la sicurezza interna, ma il funzionario incaricato del suo caso era fuori città. Non appena è tornato, a fine ottobre, la donna l’ha avvicinato e gli ha chiarito i fatti. Il funzionario ha accettato di ripristinare la sua pensione. Il 25 ottobre il conto bancario di Guo è stato riattivato e le sono stati pagati gli arretrati della pensione, da maggio a ottobre.