Guangdong, notizie tardive: Settantenne muore dopo aver scontato otto anni per la sua fede

(Minghui.org)

Nome: Wu Zuqiang

Nome cinese:吴祖强

Sesso: Maschio

Età: 70

Città: Gaozhou

Provincia: Guangdong

Occupazione: Lavoratore agricolo in pensione

Data di morte: 1° luglio 2019

Data dell'ultimo arresto: 25 ottobre 2010

Luogo di detenzione più recente: Carcere di Yangjiang

Un residente della città di Gaozhou, nella provincia del Guangdong, è stato imprigionato due volte per un totale di undici anni per aver sostenuto la sua fede nel Falun Gong. Wu Zuqiang era estremamente debole quando è stato rilasciato l'ultima volta nell'ottobre 2017; la sua salute ha continuato a peggiorare, ma la polizia continuava a perseguitarlo. É deceduto nel luglio 2019, a settant’anni.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una pratica spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Wu lavorava presso la fattoria Shengli. Ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1997 e ha attribuito a questa pratica il merito di averlo aiutato a smettere di fumare. Anche suo figlio, Wu Xianjin, è stato attratto dagli insegnamenti del Falun Gong e ha iniziato a praticare.

Poiché padre e figlio non hanno rinunciato al Falun Gong durante gli ultimi due decenni di persecuzione, hanno subito molti arresti, detenzioni e torture.

Nel gennaio 2000 Wu e suo figlio si sono recati a Pechino per appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong e sono stati arrestati; entrambi sono stati condannati a quindici giorni di detenzione amministrativa. Il figlio è stato anche espulso dall'Università di Shantou, dove studiava.

Nel marzo 2000 padre e figlio sono tornati a Pechino per fare appello, hanno esposto degli striscioni in piazza Tiananmen e sono stati nuovamente arrestati e condannati a tre anni ciascuno dal tribunale della città di Gaozhou e riportati indietro.

Mentre scontavano la pena nella prigione di Sihui sono stati sottoposti a un costante lavaggio del cervello, monitorati dai detenuti ventiquattr’ore su ventiquattro e privati del sonno. Sono stati rilasciati il 18 settembre 2002.

Nel 2005 Wu ha trovato lavoro come addetto alla sicurezza presso un'azienda privata, ma è stato arrestato nel maggio 2005, dopo essere stato denunciato dal suo manager per aver parlato con delle persone del Falun Gong. È stato detenuto nel Centro per il lavaggio del cervello della città di Maoming.

L’ultimo arresto di Wu risale al 25 ottobre 2010 quando, mentre camminava per strada, diverse auto della polizia hanno circondato la sua casa. Gli sono stati confiscati il computer, la stampante, il materiale del Falun Gong, gli sono stati sottratti una motocicletta e molti altri oggetti personali, inclusi i 26.000 yuan (circa 3.550 euro) in contanti che custodiva in casa. Anche il figlio che si trovava lì è stato arrestato e gli è stato inflitto un anno di lavori forzati. Wu è stato condannato a otto anni dal tribunale della città di Gaozhou.

Nell'ottobre 2011 Wu è stato portato nella prigione di Yangjiang, dov’è stato privato del sonno e costretto a guardare video o leggere libri che diffamano il Falun Gong. Quando i suoi familiari sono andati a trovarlo le guardie controllavano attentamente le loro conversazioni e gli proibivano di raccontare le torture subite in prigione.

Quando Wu è stato rilasciato il 21 ottobre 2017 era notevolmente invecchiato, era sempre molto stanco e aveva la pressione alta, problemi di digestione e mancanza di respiro. Le autorità hanno continuato a perseguitarlo, minacciando di sospendere la sua pensione se avesse parlato di nuovo del Falun Gong alla gente. Ha vissuto nella paura e non è riuscito a recuperare la salute.

A metà giugno 2019 Wu ha iniziato a soffrire di febbre e perdita di appetito, ad avere dolori ai piedi e il colorito del suo viso è diventato pallido. La mattina del 1° luglio 2019, quando il figlio l’ha chiamato, era già morto. Quando i familiari l’hanno vestito hanno scoperto che la pelle dell'addome era molto gialla, sospettavano che fosse morto per un'insufficienza epatica acuta, probabilmente sviluppatasi a causa delle torture subite in carcere.

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