(Minghui.org) Il 18 novembre scorso due residenti di Tianjin sono state prelevate dalle loro case e portate al centro di detenzione di Wuqing per scontare una pena per la loro fede nel Falun Gong.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

La signora Li Baolan, di settantanove anni, e la signora Qi Wenbo, di sessant’anni, sono state arrestate il 21 maggio dello scorso anno mentre distribuivano materiale informativo sul Falun Gong. Entrambe sono state presto rilasciate su cauzione a causa dell’ipertensione. Nel frattempo la polizia ha presentato il loro caso congiunto al procuratore.

Le due praticanti sono state processate il 18 agosto scorso. Li è stata condannata a due anni mentre Qi a un anno e mezzo. Dopo il processo hanno avuto il permesso di tornare a casa, ma tre mesi dopo sono state arrestate nuovamente.

Non è la prima volta che le due praticanti vengono prese di mira per la loro fede. Li è stata arrestata il 18 luglio 1999, due giorni prima che il regime comunista iniziasse la persecuzione, e le è stato ordinato dai funzionari del villaggio di scrivere una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong. Da allora, è stata sottoposta a continue molestie e al lavaggio del cervello.

Li è stata arrestata altre tre volte nei due anni successivi, rispettivamente a fine febbraio 2000, gennaio 2001 e nel 2003. È stata detenuta per un mese le prime due volte e per quindici giorni nel terzo arresto.

Nel novembre 2020 Li è stata molestata dai funzionari del villaggio e le è stato nuovamente ordinato di firmare una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong. Poiché si è rifiutata di farlo, i funzionari hanno sospeso il sussidio per i redditi bassi della sua famiglia. Il marito e la figlia sono deceduti e il genero ha una grave malattia cardiaca e non può svolgere lavori pesanti. La famiglia si trova ora in una situazione disastrosa e i due nipoti della donna faticano a pagare la retta scolastica.

Anche Qi è stata arrestata il 18 luglio 1999 e le è stato ordinato di scrivere una dichiarazione di rinuncia, promettendo di non praticare più il Falun Gong. In seguito la polizia l'ha arrestata altre volte e le ha ordinato di lavorare alla stazione di polizia o al palazzo del governo senza retribuzione. Nel febbraio 2000, dopo un altro arresto, ha fatto uno sciopero della fame ed è stata rilasciata solo venticinque giorni dopo. Poiché si è rifiutata di rinunciare al Falun Gong, il funzionario del villaggio l’ha schiaffeggiata fino a farle sanguinare la bocca.

Qi è stata nuovamente arrestata nel luglio 2001 e detenuta per una notte. Dopo un nuovo arresto, nel novembre 2002, le sono stati inflitti due anni e mezzo nel campo di lavoro forzato di Bantiao. Durante il periodo di detenzione il marito, anch'egli praticante del Falun Gong, è stato preso di mira per la sua fede, lasciando il loro piccolo profondamente traumatizzato.