(Minghui.org) Una donna di ottant’anni, residente a Huaian, nella provincia dello Jiangsu, è stata recentemente condannata a otto anni di prigione per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Nello scorso mese di aprile un gruppo di agenti ha fatto irruzione in casa di Shi Yumei dopo che era stata denunciata per aver parlato del Falun Gong con delle persone. I suoi libri relativi alla pratica spirituale sono stati confiscati. La donna ha cercato di spiegare alla polizia di non aver violato alcuna legge praticando il Falun Gong, dal quale ha tratto molti benefici per la salute, ma gli agenti si sono rifiutati di ascoltarla.

Nel mese di giugno la polizia ha sottoposto il suo caso alla Procura. Dopo che il procuratore l’ha rinviato, la polizia ha ripresentato nuovamente il caso e ha fatto pressioni su di lui perché la incriminasse.

All’inizio di settembre il tribunale ha fissato l’udienza. Inizialmente Shi si era rifiutata di presentarsi, ma la polizia l’ha ingannata affermando che le avrebbero restituito i libri del Falun Gong e che il giudice non le avrebbe inflitto alcuna pena detentiva, a causa della sua età avanzata.

Dopo che il giudice ha condannato la donna a otto mesi di prigione, la polizia l’ha nuovamente ingannata per convincerla ad andare al centro di detenzione locale, dicendo che sarebbe stata rilasciata in tre giorni. Al momento in cui scriviamo la donna è ancora detenuta.

Informazioni sui perpetratori:

Wu Shouming (吴守明), segretario del Comitato per gli affari politici e legali del distretto di Qingjiangpu

Duan Bo (段波), vice segretario del Comitato politico e legale del distretto di Qingjiangpu

Feng Xiangdong (冯向东), vicesegretario del Comitato politico e legale del distretto di Qingjiangpu

(Ulteriori informazioni sui responsabili sono disponibili nell'articolo originale in cinese).