(Minghui.org) Mentre stava scontando una condanna a tre anni, un ex ingegnere di polizia è stato sottoposto ad alimentazione forzata ed abusi fisici, per non aver rinunciato alla sua fede nel Falun Gong.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

L'11 luglio 2019 Liu Yan, di Shenyang, nella provincia del Liaoning, è stato arrestato e, nel novembre 2019, è stato condannato a tre anni di prigione dal tribunale del distretto di Heping. È detenuto nel sesto reparto della prigione della città di Dalian.

Secondo un informatore, Liu ha fatto diversi scioperi della fame per protestare contro la persecuzione ed è stato alimentato a forza. Ora è gravemente malnutrito e pesa solo 40 chilogrammi. Ha molte cicatrici sul viso e sul corpo. Tra coloro che l’hanno torturato ci sono i detenuti Li Qi e Wang Dong, oltre alla guardia Sun Siming.

Negli ultimi ventitré anni l'uomo è stato brutalmente perseguitato per aver sostenuto la sua fede. È stato arrestato per la prima volta il 14 marzo 2001, per aver distribuito volantini del Falun Gong. È stato portato nel centro di detenzione del distretto di Huanggu e poi è stato mandato per un anno nel campo di lavoro forzato di Zhangshi, dove le guardie lo privavano del sonno e lo costringevano arimanere accovacciato. È stato anche costretto a stare in piedi di fronte al muro, nel gelido inverno, in una stanza senza riscaldamento.

Il 25 febbraio 2004 Liu è stato nuovamente arrestato. La polizia l’ha interrogato durante la notte. Gli agenti l’hanno percosso con bastoni elettricifino a mezzanotte sulle braccia, sulle ascelle, sul collo e sulla nuca. In seguito l’hanno ammanettato dietro la schiena e appeso per i polsi, tirando le braccia da dietro. La tortura è durata diverse ore e le sue braccia gli procuravano dolori lancinanti. Quando gli agenti di polizia si sono addormentati Liu ha cercato di fuggire. Prima che potesse lasciare l'edificio gli agenti si sono svegliati e l’hanno raggiunto. A turno l’hanno colpito alla testa. I suoi occhi sono diventati rossi per l'emorragia interna e l'uomo era semicosciente.

Liu è stato poi condannato a tre anni nel campo di lavoro forzato di Zhangshi. A causa delle ferite riportate per le percosse, il medico ha emesso un avviso di condizioni critiche. Solo allora le autorità l’hanno rilasciato. Per evitare ulteriori persecuzioni, ha vissuto lontano da casa per quasi un decennio, fino al 2013, quando il sistema di lavoro forzato è stato abolito.