(Minghui.org) Un residente di settantatré anni di Binzhou, nella provincia dello Shandong, all’inizio del mese di giugno di quest’anno è stato condannato a tre anni e tre mesi per aver praticato il Falun Gong, ed ha impugnato il verdetto.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il signor in questione si chiama Qi Guoxi ed è stato arrestato nell'agosto dello scorso anno. Il suo computer, la stampante e molti altri materiali che usava a casa per stampare i materiali informativi del Falun Gong gli sono stati confiscati. Poiché il centro di detenzione locale ha rifiutato di ammetterlo a causa delle sue condizioni fisiche, la polizia l’ha rilasciato su cauzione dopo avergli estorto diverse migliaia di yuan.

Successivamene Qi è stato incriminato dalla Procura del Distretto di Bancheng, processato il 1° giugno presso il tribunale distrettuale di Bincheng e condannato dal presidente Cui Xiaopeng alla detenzione e al pagamento di una multa di 30.000 yuan (circa 4.200 euro).

Dallo scorso anno nella città di Binzhou sono stati condannati altri praticanti del Falun Gong, inclusi: il signor Yu Zhonge sua moglie Geng Jianfen, la signora Li Shufen, la signora Wei Jiangmei, il signor Du Dacun e la signora Zhao Xiulan.

Qi ha iniziato a praticare il Falun Gong nel dicembre 1998 e attribuisce alla pratica il merito di aver guarito le sue patologie cardiache e l’ipertensione. Con il miglioramento della propria salute non ha più sofferto, come in precedenza, di frequenti raffreddori e non teme più le temperature rigide.

Siccome non ha rinunciato al Falun Gong, il 10 marzo 2004 il praticante è stato arrestato e la sua abitazione è stata perquisita. Dopo otto mesi trascorsi nel centro di detenzione della città di Binzhou, è stato condannato a tre anni nella prigione di Weibei, dove le guardie l’hanno costantemente percosso con bastoni elettrici e costretto a lavorare almeno tredici ore al giorno senza retribuzione. Sia lui che la sua famiglia hanno subito un tremendo disagio mentale a causa della persecuzione.