(Minghui.org) Un uomo residente a Benxi, nella provincia del Liaoning, è stato recentemente condannato a tre anni di prigione per la sua fede nel Falun Gong. È la seconda volta che Zhang Guisheng viene condannato, dopo una precedente condanna a dodici anni nel 2002, da quando il regime comunista cinese ha iniziato a perseguitare il Falun Gong nel 1999.

Il 13 luglio dell’anno scorso il settantaduenne Zhang è stato arrestato nella sua abitazione. Gli sono stati confiscati due computer e una stampante. Nello stesso giorno sono stati arrestati almeno altri nove praticanti locali del Falun Gong.

Il 18 agosto la Procura distrettuale di Nanfen ha approvato il suo arresto. Il procuratore ha rinviato il caso alla polizia due volte, adducendo come scusante prove insufficienti. Dal momento che Zhang si era rifiutato di rinunciare al Falun Gong, il procuratore Qian Wenwen ha impedito al suo difensore familiare di fargli visita o di esaminare i documenti del caso.

Il 18 novembre Zhang è stato incriminato. Il 21 novembre, mentre il Tribunale distrettuale di Nanfen ha acconsentito al suo difensore di esaminare i documenti del caso, il Centro di detenzione della città di Benxi ha rifiutato la sua richiesta di parlare con la sua cliente, adducendo come scusa la chiusura a causa della pandemia.

Lo scorso 8 dicembre il giudice ha tenuto un’udienza virtuale del caso di Zhang. Il difensore ha chiesto di rinviare la seduta, ma senza successo. Il 22 dicembre Zhang è stato condannato a tre anni di prigione e multato di 10.000 yuan (circa 1.380 euro). I suoi familiari stanno cercando di ricorrere in appello a suo nome ma, a causa del rigido controllo della pandemia, non è ancora possibile far visita all’uomo e, di conseguenza, non è possibile ottenere la sua firma sul documento di appello.

Il 18 novembre oltre a Zhang, un altro praticante, Xu Shoufu, arrestato lo stesso giorno, è stato condannato a un anno di pena detentiva dallo stesso tribunale distrettuale di Nanfen.

Prima dell’ultima condanna, nel dicembre 2002, Zhang era stato condannato a dodici anni dal tribunale del distretto di Pingshan. Nel carcere di Jinzhou è stato privato del sonno e sottoposto a torture strazianti per stiramento, che gli sono quasi costate la vita.

Rievocazione della tortura: Torture strazianti per stiramento