(Minghui.org)

Nome:Liu Erli

Nome cinese: 刘而礼

Sesso:Uomo

Età:Ottantuno anni

Città:Loudi

Provincia:Hunan

Professione:Operaio in un'azienda siderurgica

Data del decesso:2 gennaio 2023

Data dell'ultimo arresto:22 gennaio 2015

Luogo di detenzione più recente:Carcere di Wangling

Il 1° gennaio di quest’anno un uomo di ottantuno anni residente a Loudi, nella provincia dell’Hunan, è deceduto, dopo essere stato arrestato diciotto volte, sottoposto a quattro campi di lavoro per un totale di cinque anni e condannato a tre anni e mezzo di prigione per aver praticato il Falun Gong.

Anche un mese prima del decesso di Liu Erli, più di dieci agenti hanno fatto irruzione nella sua abitazione e hanno tentato di arrestarlo ma, quando hanno constatato che era completamente incapace di intendere e di volere, hanno desistito.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Intraprendere il Falun Gong

Liu lavorava presso l‘acciaieria della città di Lengshuijiang. A causa di un incidente sul lavoro, ha perso tre dita della mano sinistra. Nell'agosto del 1998 ha iniziato a praticare il Falun Gong, all'età di cinquantasette anni, e ha attribuito alla pratica il merito di aver migliorato la sua salute, in particolare una malattia polmonare che gli causava enormi difficoltà di respirazione. Anche i suoi capelli grigi sono ritornati neri.

Diciotto arresti

Da quando il regime comunista cinese ha ordinato la persecuzione, Liu ha subito arresti, incarcerazioni e vessazioni senza sosta. Le persecuzioni mentali, fisiche e finanziarie hanno compromesso la sua salute e l’hanno portato alla morte.

Il suo primo arresto risale al luglio 2000, mentre praticava gli esercizi del Falun Gong in un parco. L’uomo è stato trattenuto per quindici giorni.

Nell’agosto 2000, solo due settimane dopo essere stato rilasciato, è stato nuovamente arrestato nel suo appartamento. Dopo nove giorni di detenzione, la polizia l’ha messo sotto sorveglianza residenziale.

Il terzo arresto dell’uomo risale all'agosto 2002, sempre nella propria abitazione. Questa volta è stato trattenuto per quattro mesi.

La quarta volta è stato arrestato nel mese di giugno 2003, dagli agenti dell'Ufficio 610della città di Loudi, un'agenzia extralegale creata appositamente per la persecuzione dei praticanti del Falun Gong. Wu, il vice direttore dell'Ufficio 610, l’ha schiaffeggiato. Dopo tre giorni trascorsi alla stazione di polizia di Lengshuijiang, l’uomo è stato rilasciato.

Nell'aprile 2004 Liu è stato arrestato per la quinta volta per aver praticato il Falun Gong in una piazza. La polizia ha perquisito più volte la sua abitazione alla ricerca dei libri del Falun Gong. Dopo quindici giorni di detenzione, gli è stato imposto un periodo di un anno e mezzo nel campo di lavoro forzato di Xinkaipu, nella città di Changsha, dove è stato sottoposto a continue percosse e scosse elettriche.

Rievocazione della tortura: Scosse elettriche

Il sesto arresto di Liu risale al 6 dicembre 2009, per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong. Dopo quindici giorni di detenzione, gli è stato imposto un periodo di un anno nel campo di lavoro forzato di Xinkaipu, ma gli è stata rifiutata l’ammissione a causa delle sue condizioni fisiche.

Un mese dopo, il 25 gennaio 2010, l’uomo è stato nuovamente arrestato mentre affiggeva materiale del Falun Gong. Dopo quindici giorni di detenzione, la polizia l’ha nuovamente condotto nel campo di lavoro forzato di Xinkaipu, per il mandato di un anno. Questa volta il campo di lavoro l’ha accettato, ma l’ha rilasciato quattro mesi dopo, il 1° giugno, perché era sul punto di morire, a causa delle torture subite durante la detenzione.

Il 22 luglio 2010, proprio mentre si stava riprendendo, gli agenti dell'Ufficio 610 e la polizia hanno saccheggiato la sua abitazione e l’hanno trattenuto per un giorno presso l'Ufficio di sicurezza interna.

Il suo nono arresto è avvenuto a metà del mese di marzo 2011, quando è stato nuovamente trattenuto per un giorno presso l'Ufficio di sicurezza nazionale.

Giorni dopo, il 26 marzo 2011, mentre distribuiva DVD con informazioni sul Falun Gong, Liu è stato arrestato per la decima volta. La polizia ha messo a soqquadro il suo appartamento e, dopo quindici giorni di detenzione, gli ha inflitto la quarta condanna a un anno e mezzo nel campo di lavoro. A causa delle sue condizioni fisiche, l'ammissione gli è stata nuovamente rifiutata.

Il 18 aprile 2011, dopo aver saputo che il campo di lavoro gli aveva nuovamente negato l'ammissione, gli agenti dell'Ufficio 610 e la polizia l’hanno arrestato con la forza, pochi giorni dopo il suo ritorno a casa. Il secondo giorno, prima di essere portato in un centro locale per il lavaggio del cervello, Liu è riuscito a fuggire. Gli agenti hanno sorvegliato la casa del figlio per una settimana, costringendo il giovane ad accompagnarlo a casa dei parenti per cercare il padre, e minacciando il suo direttore di licenziarlo se non avesse acconsentito.

Il 16 febbraio 2012 è avvenuto il dodicesimo arresto di Liu, sempre per aver distribuito materiale del Falun Gong. La sua casa è stata saccheggiata e lo stesso giorno è stato rilasciato.

Tre settimane dopo, il 6 marzo 2012, l’uomo è stato nuovamente arrestato, mentre camminava per strada. La polizia gli ha confiscato oltre 100 copie di DVD del Falun Gong e l’ha rilasciato nel pomeriggio, dopo che non ha superato l'esame fisico.

Il suo successivo arresto è avvenuto il 29 agosto 2012. Più di dieci agenti dell'Ufficio 610 e ufficiali di polizia l’hanno fatto salire su un'auto e portato alla Procuradella città di Lengshuijiang. Liu ha parlato con il procuratore per alcune ore ed è stato rilasciato verso mezzogiorno.

Il 26 dicembre 2013 è stato nuovamente arrestato ed è stato condotto alla Procura di Lengshuijiang per un colloquio. Poche ore dopo l’uomo è stato rilasciato.

Il 26 gennaio 2014, solo quattro giorni prima del Capodanno cinese, Liu è stato arrestato e portato in tribunale. Gli è stato detto che era stato incriminato e che doveva comparire il 28 febbraio davanti alla Corte per essere processato. Non è chiaro se l’udienza abbia avuto luogo.

Il 12 gennaio 2015, mentre accompagnava il nipote a scuola, è stato arrestato per la diciassettesima volta e portato alla stazione di polizia per un altro interrogatorio.

Solo dieci giorni dopo, sempre mentre accompagnava il nipote a scuola, Liu è stato arrestato per l'ultima volta e portato al centro di detenzione della città di Lengshuijiang. Giorni dopo il tribunale ha tenuto un'udienza segreta sul suo caso, senza informare la sua famiglia. Quando il 2 febbraio 2015 i suoi familiari si sono recati in tribunale per chiedere informazioni, il giudice l’ha accusato di non collaborare e di essersi dichiarato non colpevole. Solo allora hanno capito che era stato processato. Il 16 marzo Liu è stato condannato a tre anni e mezzo di prigione e il giudice gli ha proibito di appellarsi contro il verdetto.

L’8 aprile 2015, dopo essere stato portato nella prigione di Wangling, l’uomo ha subito torture implacabili. La maggior parte delle guardie non si aspettava che potesse sopravvivere.

Il 21 luglio 2018, dopo essere stato rilasciato, Liu ha lottato con numerosi problemi di salute. Un altro colpo gli è stato inferto quando le autorità hanno sospeso la sua pensione. Alla fine, lo scorso 2 gennaio, l’uomo è deceduto.

Informazioni di contatto dei perpetratori:

Zeng Boyi (曾伯怡), segretario del Comitato comunale del Partito di Lengshuijiang: +86-13907380838

Chen Chuangye (陈创业), vicesegretario del Comitato del Partito municipale di Lengshuijiang: +86-13607380580

Yang Haizhou (杨海洲), istruttore dell'Ufficio per la sicurezza interna: +86-18273837633

(Altre informazioni sui contatti dei responsabili sono disponibili nell'articolo originale in cinese).

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