(Minghui.org) L’8 settembre scorso una donna di 66 anni della città di Leshan, nella provincia del Sichuan, è stata condannata a un anno e otto mesi di prigione per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Il 2 novembre dell’anno scorso He Xiaoling si è recata alla stazione di polizia di Lyuxin per consegnare del materiale informativo del Falun Gong. La donna è stata arrestata e portata alla stazione di polizia di Suji, che ha inviato degli agenti a fare irruzione nella sua abitazione, senza un regolare mandato di perquisizione. Alla donna sono stati confiscati nove calendari con messaggi del Falun Gong, un ritratto del suo fondatore, un computer portatile, cinque lettori musicali e altri oggetti di valore.

Poche ore dopo la donna è stata rilasciata su cauzione, tuttavia lo scorso mese di aprile è stata convocata dal Procuratore del distretto di Shizhong, per firmare alcuni documenti.

L’8 settembre scorso alcuni agenti della stazione di polizia di Suji hanno prelevato He dalla sua abitazione e l’hanno portata direttamente al tribunale distrettuale di Shizhong, per comparire davanti al giudice. La donna non era stata avvisata in anticipo dell’udienza.

Al termine del processo He è stata condannata e, subito dopo, è stata condotta in un centro di detenzione. Per protestare, la donna ha iniziato uno sciopero della fame ed è stata trasferita all’ospedale di Honghui per ricevere flebo di sostanze nutritive, mentre veniva costantemente sorvegliata dagli agenti.

Da quando He ha iniziato lo sciopero della fame, sono passati più di 20 giorni. La donna è diventata molto magra e debole, ma è ancora tenuta con i piedi incatenati al letto d’ospedale.

La donna sta facendo ricorso contro la sua ultima e seconda condanna. Lo stesso tribunale distrettuale di Shizhong, il 9 marzo 2017, l’aveva già condannata a un anno e mezzo, dopo il suo arresto a metà del mese di giugno 2016, per aver parlato del Falun Gong sui social media. In quell’occasione era stata perquisita anche la sua abitazione, e le erano stati confiscati il computer, il lettore musicale, il cellulare e più di 40 libri del Falun Gong.

Marito e figlia costrette a lottare per sopravvivere

He ha lavorato come reporter per il Sichuan Business Daily e, in seguito, nel dipartimento del Comitato di gestione del Buddha Gigante di Leshan (patrimonio dell’umanità).

Suo marito era un diplomatico che, prima di ricoprire il ruolo di viceconsole presso l’ambasciata cinese a Melbourne, in Australia, ha lavorato anche in Giappone e in Canada. Una volta tornato in Cina, ha lavorato presso l’Ufficio affari esteri del governo municipale. L’uomo era affetto da torcicollo spastico, una patologia dolorosa in cui i muscoli del collo si contraggono in modo incontrollato e causano la torsione o la rotazione della testa su un lato; era quasi paralizzato. La loro figlia, dopo la laurea, è rimasta gravemente ferita in un incidente.

Nonostante le cure mediche, il marito e la figlia di He non si sono ancora ripresi del tutto e faticano a prendersi cura l’uno dell’altra. L’ultima incarcerazione della donna, la loro principale badante, li ha messi in condizioni disastrose.