(Minghui.org) A fine settembre alcuni agenti di polizia hanno scoperto che il figlio di Zhao Ya le aveva comprato un biglietto per assistere a una partita di pallacanestro dei XIX Giochi asiatici. La polizia della sua città natale ha percorso oltre 1.120 chilometri per raggiungere l'abitazione del figlio e arrestarla.

Lo scorso agosto Zhao, di 66 anni, residente nella contea di Liquan nella provincia dello Shaanxi, si era recata con il marito nella città di Hangzhou per far visita al figlio. Da quando suo figlio si è recato lì per studiare all’università nel 2001 (e vi ha poi trovato lavoro dopo la laurea) Zhao non aveva mai avuto la possibilità di fargli visita durante le vacanze, perchè era impegnata a prendersi cura dei suoceri (che sono morti negli ultimi anni, rispettivamente a 93 e 86 anni) o era ingiustamente detenuta per aver praticato il Falun Gong. Lei e suo marito speravano di trascorrere l'imminente Festa di Metà Autunno (una festività tradizionale cinese in cui si riuniscono i familiari) con la famiglia di suo figlio, ma il loro sogno si è infranto.

Il 24 settembre sei persone si sono improvvisamente presentate a casa del figlio. Erano agenti della stazione di polizia della città di Chengguan, del governo della città di Chengguan e del comitato locale del villaggio della città natale di Zhao. Avevano percorso più di 1.120 chilometri per raggiungere Hangzhou, dopo aver scoperto che il figlio aveva acquistato per lei un biglietto per assistere a una partita di basket dei XIX Giochi asiatici (che si sono tenuti a Hangzhou dal 23 settembre all'8 ottobre).

Da quando il regime comunista cinese ha ordinato la persecuzione nel 1999, le autorità prendono spesso di mira i praticanti del Falun Gong in occasione di festività importanti o eventi speciali, nel tentativo di impedire loro di denunciare la persecuzione al pubblico. L'arresto di Zhao è legato a questa politica.

Le sei persone hanno detto che il loro compito era di riportare Zhao nella provincia dello Shaanxi. Il marito era appena stato operato agli occhi e il figlio ha pregato gli agenti di non portare via la madre. Si è offerto di restituire il biglietto della partita, ma gli agenti hanno insistito perchè Zhao tornasse nello Shaanxi o avrebbero deferio il suo caso alla polizia di Hangzhou perchè la controllasse.

Il 26 settembre tre dei sei agenti dello Shaanxi, tra cui l'agente Ma e due abitanti del villaggio, hanno scortato la donna e suo marito su un volo diretto nello Shaanxi.

Alle 20:00 del 1° ottobre un agente della stazione di polizia della città di Chengguan ha chiamato il marito di Zhao e gli ha chiesto quando erano andati a Hangzhou e quando erano tornati nello Shaanxi. Il marito si è rifiutato di parlare con loro perchè le autorità erano andate ad Hangzhou per riportarli indietro, perciò la polizia della città di Chengguan avrebbe dovuto già conoscere l'intera situazione.

Ventiquattro anni di persecuzione

Non è la prima volta che Zhao viene presa di mira per la sua fede. Nel 2002 è stata arrestata e portata in un centro per il lavaggio del cervello, ed è fuggita tre giorni dopo. La polizia ha mobilitato gli agenti per darle la caccia. Il capitano Deng Qifeng, dell'Ufficio per la sicurezza interna della contea di Liquan, ha raccontato che hanno speso più di 100.000 yuan (circa 13.000 euro) per trovarla.

Nel corso degli ultimi 24 anni di persecuzione Zhao è stata anche sottoposta per tre volte ai lavori forzati e la sua casa è stata perquisita più volte, la praticante attribuisce alla sua ferma fede nel Falun Gong il merito di averla aiutata a superare le prove.