(Minghui.org) Un uomo della città di Ningxiang, nella provincia dello Hunan, è stato condannato a quattro anni per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere della mente e del corpo perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
All’inizio del 2020 Zhou Jingcheng, di circa 60 anni, è stato arrestato dopo che gli agenti della stazione di polizia di Yutan lo hanno visto distribuire materiale informativo sul Falun Gong tramite le loro telecamere di sorveglianza. È stato rilasciato, poi ripreso in custodia il 29 maggio 2021 e trattenuto nel centro di detenzione della città di Ningxiang. Ha iniziato uno sciopero della fame ed è stato rilasciato il 27 luglio, dopo circa 60 giorni, e posto agli arresti domiciliari.
Il 5 gennaio scorso si è tenuta un’udienza del caso di Zhou presso il Tribunale distrettuale di Wangcheng a Changsha (la capitale che controlla la città di Ningxiang). A luglio è stato portato al secondo ospedale affiliato di Xiangya per un esame fisico e successivamente gli è stato permesso di tornare a casa. Il 22 settembre, dopo aver ricevuto l’ordine di recarsi in tribunale per ritirare i referti della visita medica, è stato sequestrato e portato al centro di detenzione della città di Ningxiang.
Sei giorni dopo, il 28 settembre, la polizia ha portato Zhou alla prigione di Wangling nella contea dello You, solo allora il tribunale ha comunicato alla famiglia che era stato condannato a quattro anni di carcere.
Quando il 9 ottobre la famiglia si è recata in carcere per consegnargli dei vestiti ha scoperto con sorpresa che la prigione si era rifiutata di ammetterlo per motivi sconosciuti e che attualmente è detenuto presso l’Ufficio di amministrazione penitenziaria della città di Zhuzhou.
Non è la prima volta che Zhou viene preso di mira per aver sostenuto la sua fede. In precedenza gli sono stati inflitti due mandati di lavoro forzato per un totale di cinque anni e due pene detentive per un totale di 11 anni.
Persecuzioni passate
Nel 1996 Zhou, ex direttore generale di una fabbrica di mangimi, ha iniziato a praticare. Essendo uno dei primi ad aver intrapreso il Falun Gong nella contea dello Ningxiang, si è offerto volontario per insegnare ad altri gli esercizi, ma dopo l’inizio della persecuzione nel 1999 è diventato un bersaglio chiave ed è stato ripetutamente arrestato per aver sostenuto la sua fede Mentre era in carcere anche la sua fabbrica di mangimi ha subito ingenti perdite.
Nel 2000 Zhou è stato sottoposto a due anni di lavori forzati e rilasciato il 23 maggio 2002. Solo cinque mesi dopo, il 28 ottobre 2002, è stato nuovamente arrestato e sottoposto a tre anni di lavori forzati. É stato picchiato selvaggiamente e ha riportato un lungo taglio al sopracciglio; gli sono stati dati sei punti di sutura. Nel maggio 2004, dopo che gli abusi su di lui sono stati denunciati sul sito Minghui, il campo di lavoro di Xinkaipu lo ha rilasciato prima del tempo.
Zhou è stato nuovamente arrestato nel settembre 2004 per aver parlato del Falun Gong alla gente, ed è stato condannato a sei anni di carcere. Poiché dopo 49 giorni di sciopero della fame il suo peso corporeo si era quasi dimezzato (da 65 chilogrammi a 36) la prigione locale ha rifiutato di ammetterlo.
La polizia lo ha rilasciato ma è stato ripreso in custodia il 14 gennaio 2006. Mentre era recluso nel secondo centro di detenzione della città di Jingshi le guardie hanno istigato i detenuti a infilargli in bocca calzini imbevuti di urina e feci. Per protesta ha iniziato uno sciopero della fame ed è stato nutrito a forza. Le guardie gli hanno fatto saltare otto denti per aprirgli la bocca.
Dopo che Zhou è stato trasferito nella prigione di Wangling le guardie lo hanno picchiato selvaggiamente con manganelli elettrici e gli hanno dato scosse alla testa, alle orecchie, alla parte inferiore del corpo e ad altre parti sensibili. Una volta la tortura è durata più di un’ora, tutto il suo corpo era coperto di bruciature e soffriva di dolori atroci. Un’altra volta è stato ammanettato e appeso per 10 giorni di fila. In un’altra occasione le guardie gli hanno camminato addosso rompendogli le costole, e lo hanno picchiato così forte che le sue orecchie erano insanguinate, rattrappite e deformate.
Zhou è stato rilasciato con la condizionale il 30 ottobre 2007, ma è stato riportato in carcere il 1° luglio 2008. Alla fine è stato rilasciato prima del tempo, nel settembre 2010.
Il 20 agosto 2011 la polizia ha arrestato nuovamente Zhou, dopo che era stato denunciato per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong. Ha iniziato uno sciopero della fame per più di due mesi, e il suo peso è sceso da 70 chilogrammi a meno di 32. Nonostante le sue condizioni critiche, il 12 ottobre 2011 il tribunale della città di Ningxiang ha ascoltato il suo caso e lo ha condannato a cinque anni di carcere. È stato portato nella prigione di Wangling prima di essere trasferito in quella della città di Jingshi, dov’è stato di nuovo brutalmente torturato. Non è chiaro se abbia scontato l’intera pena di cinque anni.
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