(Minghui.org) Più di 50 praticanti sono stati arrestati il 4 settembre scorso a Zhaodong, nella provincia dell’Heilongjiang. Fra i 16 praticanti i cui nomi erano noti, 5 di loro sono stati rilasciati quel giorno mentre gli altri 11 sono rimasti in detenzione.
I 5 che sono stati rilasciati sono: il sig. Sun Hongbo e le signore Lian Jiarong, Huang Shuqing, Wang Hongyan, e Li Guihua. Gli 11 praticanti che sono ancora detenuti sono: le signore Zhao Li, Qiao Shuzhen, Zheng Yanli, Yuan Meng, Wang Zhujun, Yang Shujun,Guan Fengling e Li Jinhua e i signori Wang Guodong, Zhan Xiangjun e Xiong Qilang.
Stando a persone ben informate, l’ufficio di pubblica sicurezza provinciale dell’Heilongjiang è stato coinvolto nell’emissione di ordinanze di arresto di massa. La polizia ha iniziato a seguire e monitorare alcuni dei praticanti due o tre mesi prima degli arresti.
Dieci giorni dopo gli arresti a Zhaodong, nella vicina città di Jamusi, a circa 260 miglia (circa 418 chilometri) di distanza, la polizia ha arrestato altri 10 praticanti. Non è chiaro se gli arresti in entrambe l città siano collegati.
Qui di seguito vi sonno i dettagli di alcuni degli arresti a Zhaodong.
Zhao Li
La sig.ra Zhao Li, sulla cinquantina, lavora come cassiera part-time in una società di gestione immobiliare. Era appena uscita da casa per recarsi al lavoro la mattina del 4 settembre, quando più di 10 agenti l’hanno arrestata e hanno fatto irruzione in casa sua. La polizia ha detto di averla arrestata perché aveva ospitato altri praticanti di Falun Gong a casa sua il giorno prima.
Guan Fengling
Il capo dell’azienda in cui lavorava la signora Guan Fengling ha notato un’auto parcheggiata fuori dalla ditta per almeno un paio di giorni. Ha chiesto alla persona dentro la macchina perché fosse lì. La persona ha mostrato il distintivo della polizia e ha detto che gli era stato ordinato di sorvegliare una praticante del Falun Gong. Anche se l’agente ha rifiutato di rivelare chi stava sorvegliando, il capo di Guan era certo che fosse lei, in quanto era l’unica praticante nella ditta. Ha detto all’agente che lei era una brava persona e lo ha biasimato per il fatto di sorvegliarla.
Lian Jiarong
La signora Lian Jiarong, quando è scesa a buttare la spazzatura, è stata arrestata da due agenti che erano appostati fuori dal suo palazzo. L’hanno portata nel suo appartamento e le hanno confiscato i libri del Falun Gong e la foto del fondatore della pratica. Dopo essere stata rilasciata, è ritornata alla stazione di polizia due volte e ha chiesto dei suoi libri, ma la polizia si è rifiutata di restituirglieli.
Wang Hongyan
Quando gli agenti di polizia si sono presentati in casa della signora Wang Hongyan per arrestarla, la sua famiglia non ha permesso loro di entrare. “Non vi è permesso entrare in casa nostra a vostro piacimento” hanno detto alla polizia. Gli agenti hanno trovato lo staff della sicurezza del quartiere e fatto irruzione con loro nell’appartamento. Hanno confiscato un libro di Falun Gong e due opuscoli. La praticante è stata rilasciata più tardi nello stesso giorno.
Li Guihua
La signora Li Guihua è uscita a far compere il 4 settembre intorno alle 15:00. Appena messo piede fuori dal palazzo un agente in borghese si è fatto avanti, l’ha ammanettata dietro la schiena, e trascinata in una volante della polizia dove era ad attendere un altro agente. L’agente che l’ha arrestata poi ha chiamato qualcuno e ha detto: “L’abbiamo presa”. L’altra persona ha detto: “Siete eccezionali.” L’agente ne ha chiamato altri due e tutti e quattro hanno fatto irruzione in casa di Li.
I quattro agenti in borghese le hanno spostato le manette da dietro la schiena sul davanti e coperto le mani con un asciugamano. L’hanno portata su e hanno aperto la porta con la chiave che le hanno trovato in tasca. Non appena sono entrati hanno scattato foto dell’intero appartamento e lo hanno perquisito. Hanno anche preso il cellulare di suo marito e gli hanno ordinato di cooperare con loro. Lui ha gridato sul pianerottolo: “Dei poliziotti stanno perquisendo casa mia e mi hanno preso di forza il cellulare come delinquenti!”. Molti dei vicini sono andati a vedere cosa stesse succedendo.
Il marito di Li si chiedeva perché le sue mani fossero coperte con un asciugamano così lo ha sollevato. Quando ha visto che era ammanettata ha chiesto agli agenti quale legge avesse violato e se avessero un mandato di perquisizione. Uno di loro ha detto che avevano ricevuto l’ordine dal dipartimento di polizia locale.
Suo marito ha detto: “Chi permette alla polizia di perseguitare le persone?” Voi siete la polizia e ci dovreste proteggere. Che cosa è successo al nostro Paese e perché fate del male a gente innocente?”. Loro sono rimasti in silenzio.
Il marito ha dunque chiesto di sapere i nomi degli agenti e ha voluto i loro codici identificativi. Ha detto che avrebbe sporto querela contro di loro. Uno di loro ha detto: “Io sono della stazione di polizia di Nancheng. Il mio nome è Wang Gensheng,il mio codice identificativo è 122295”.
Il marito di Li era cosi arrabbiato per quello che la polizia stava facendo che i suoi disturbi cardiaci si sono ripresentati e ha avuto un collasso. La polizia ha ceduto: gli agenti hanno rimosso le manette a Li e restituito il cellulare a suo marito. Se ne sono andati senza portare la praticante alla stazione di polizia.
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