(Minghui.org) Yang Zuojuan, di 59 anni, residente a Zhaoyuan nella provincia dello Shandong, si è vista negare le visite della famiglia dopo essere stata condotta in prigione lo scorso 2 settembre per scontare una pena di due anni per aver praticato la sua fede, il Falun Gong, una disciplina per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Il 19 maggio dell’anno scorso Yang Zuojuan è stata arrestata, dopo essere stata denunciata per aver distribuito, circa un mese prima, materiale informativo del Falun Gong. Nel pomeriggio la donna è stata rilasciata su cauzione. Il 23 marzo scorso è stata incriminata dal Procuratore della città di Zhaoyuan. Il 13 giugno il suo caso è stato ascoltato in tribunale, ma il giudice presiedente non le ha permesso di testimoniare in sua difesa.
Subito dopo l’udienza Yang è stata ripresa in custodia, ma il 20 giugno è stata nuovamente rilasciata perché non ha superato l’esame fisico richiesto per la detenzione.
Lo scorso 3 agosto il giudice ha condannato la donna a due anni di pena detentiva, oltre a una multa di 5.000 yuan (circa 638 euro). Li Yujie e altri tre agenti dell’Ufficio per la sicurezza interna della città di Zhaoyuan l’hanno condotta nel carcere femminile della provincia dello Shandong.
Anche se la politica carceraria concede alle detenute le visite della famiglia una volta al mese, da quando è stata mandata in prigione non è stato permesso a Yang di incontrare i suoi familiari. Quando è stata presa in custodia, la donna indossava sottili abiti estivi e non aveva denaro. Poiché non è stato permesso ai familiari di fare depositi in contanti per permetterle di comprare beni di prima necessità in prigione, essi sono preoccupati che non abbia abbastanza vestiti per tenersi al caldo in inverno. Dato che nel giugno di quest’anno il locale centro di detenzione le ha rifiutato l’ammissione a causa delle sue cattive condizioni di salute, la madre di 85 anni è particolarmente preoccupata per lei.
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