(Minghui.org) Il 3 agosto scorso una donna di 59 anni nella città di Zhaoyuan, nella provincia dello Shandong, è stata condannata a due anni con una multa di 5.000 yuan (circa 637 euro) per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere della mente e del corpo perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
La signora Yang Zuojuan è stata arrestata il 19 maggio dello scorso anno, dopo essere stata denunciata per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong circa un mese prima. È stata rilasciata su cauzione più tardi il pomeriggio dello stesso giorno. La procura della città di Zhaoyuan l’ha incriminata il 23 marzo di quest’anno. Il tribunale della città di Zhouyuan ha tenuto un’udienza del suo caso il 13 giugno e il giudice che presiede non le ha permesso di testimoniare in propria difesa.
Yang è stata riportata in custodia subito dopo l’udienza in tribunale, ma è stata nuovamente rilasciata il 20 giugno perché non aveva superato l’esame fisico richiesto per l’ammissione al centro di detenzione. Non è chiaro quando sarebbe stata ammessa in prigione, dopo la sua condanna all’inizio di agosto.
Arresto
La praticante e suo marito, il signor Lu Lunwen, stavano per uscire intorno alle 9:00 del 19 maggio dello scorso anno, quando sono stati bloccati nel loro garage da quattro agenti dell’ufficio di sicurezza interna della città di Zhaoyuan. La polizia ha rivelato che Yang era stata denunciata da un residente locale per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong nel suo condominio. Il residente ha fornito alla polizia il video di sorveglianza che ha portato all’arresto della coppia.
La polizia ha perquisito l’auto, il garage e la casa della coppia, confiscando computer, cellulari e altri oggetti di valore dei coniugi, prima di portarli via. La coppia è stata rilasciata su cauzione intorno alle 17:00 di quel giorno.
Nel marzo di quest’anno Sun Zhaopeng e altri tre agenti dell’ufficio di sicurezza interna della città di Zhaoyuan hanno ingannato la coppia inducendola ad andare nel loro ufficio, sostenendo di aver bisogno che fossero lì per firmare alcuni documenti per porre fine alla loro cauzione.
La coppia è andata, ma la polizia non ha restituito loro la cauzione di 2.000 yuan (circa 260 euro), come promesso. I coniugi hanno firmato i documenti, ma l’ufficiale Sun ha sottoposto il loro caso alla Procura della città di Zhaoyuan, che ha convocato la coppia giorni dopo, il 23 marzo. I coniugi però si sono rifiutati di ottemperare alla richiesta.
La procura, senza fornire alcuna documentazione come richiesto dalla legge, ha deferito il caso della coppia alla stazione di polizia del distretto di Kaifa il 28 marzo, che ha concesso ai coniugi un’altra cauzione di un anno e ha ordinato loro di presentarsi lì una volta al mese.
I procuratori Liu Yanxia e Jiang Xiuping hanno inoltrato il caso di Yang al tribunale della città di Zhaoyuan, che ha inviato alla praticante un avviso il 10 maggio in cui la si informava che la data del processo era stata fissata per il 13 giugno. L’avviso includeva anche una copia dell’accusa.
Lo stato del caso del signor Lu non è chiaro al momento della stesura di questo articolo.
Udienza
Secondo il diritto di procedura penale in Cina, un’udienza dovrebbe iniziare con l’annuncio dell’apertura del processo da parte del presidente del tribunale, seguito dalla presentazione delle prove investigative a favore e contro l’imputato, l’accusa, gli avvocati della difesa che dibattono il caso, e l’imputato che fa una dichiarazione conclusiva.
Durante l’udienza di Yang presso il tribunale della città di Zhaoyuan il 13 giugno scorso, il giudice che presiedeva, Yang Yunjian, ha soltanto annunciato l’apertura del processo e ha chiesto ai pubblici ministeri di leggere ad alta voce le prove dell’accusa contro la praticante. Non è stata presentata alcuna prova da parte della corte e non erano presenti nemmeno testimoni.
Quando Yang ha cercato di testimoniare in propria difesa, il giudice ha detto che non era in grado di ricordare quello che aveva detto e le ha ordinato di fermarsi, poi ha riformulato le poche cose che lei aveva detto e ha chiesto al cancelliere di registrare le parole della donna nel procedimento giudiziario. Dato che non era quello il suo argomento di difesa originale, Yang ha protestato contro il giudice per aver violato le procedure legali.
Il giudice ha aggiornato rapidamente la seduta senza permettere a Yang di fare una dichiarazione conclusiva. Ha ordinato di tenere la praticante in custodia, ma il centro di detenzione locale ha rifiutato di ammetterla a causa della sua cattiva salute. È stata rilasciata il 20 giugno.
Persecuzioni passate
Dopo il fallimento del suo primo matrimonio, più di 20 anni fa, Yang ha quasi avuto un esaurimento nervoso. Dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong nel 1996, ha capito che ci doveva essere una ragione per il suo divorzio, così non si sentiva più amareggiata e triste. È diventata ottimista e più tardi ha sposato il suo attuale marito, anche lui praticante del Falun Gong.
Dopo l’inizio della persecuzione del Falun Gong nel 1999, la praticante è stata ripetutamente presa di mira per aver sostenuto la sua fede.
È stata arrestata in piazza Tiananmen a Pechino il 17 febbraio 2000 (il 13° giorno del capodanno lunare cinese) e riportata nella città di Zhaoyuan due giorni dopo. È stata trattenuta alla stazione di polizia di Xinzhuang, dove gli agenti l’hanno ammanettata ad un palo e torturata. Lei e alcuni altri praticanti arrestati sono stati fatti sfilare per strada. La donna è stata rilasciata soltanto 102 giorni dopo.
Quando era in detenzione, la casa della madre di Yang è stata perquisita mentre i suoi cari vi si riunivano per la celebrazione del Capodanno cinese.
Alla fine del 2000 Yang si è recata nuovamente a Pechino per fare appello per il Falun Gong ed è stata arrestata. Successivamente è stata riportata a Zhaoyuan e trattenuta alla stazione di polizia di Bianfang. Lei e altri tre praticanti sono stati trattenuti lì in una piccola cella (1 metro di larghezza per 1 metro di lunghezza), prima di essere condotti al centro di detenzione della città di Zhaoyuan pochi giorni dopo. Poiché Yang ha rifiutato di rinunciare alla sua fede, è stata ammanettata e incatenata. È stata anche sottoposta ad alimentazione forzata. È stata rilasciata dal centro di detenzione 30 giorni dopo.
La casa di Yang è stata perquisita nel febbraio 2001. È stata detenuta per un totale di 64 giorni nel centro per il lavaggio del cervello di Linglong e nel centro di detenzione della città di Zhaoyuan.
Nel 2008 la donna ha lavorato in un macello di polli. La polizia ha fatto irruzione nel suo dormitorio e l’ha portata alla stazione di polizia di Bianfang, dov’è stata torturata nel tentativo di farle denunciare altri praticanti.
Yang e suo marito sono stati arrestati alla stazione ferroviaria di Jinan nel novembre 2014 mentre erano in viaggio. La polizia li ha perquisiti, interrogati con la tortura e ha fatto irruzione nella loro abitazione.
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