(Minghui.org) Una praticante di 58 anni della città di Nanchang, nella provincia del Jiangxi, è stata arrestata il 19 settembre scorso per aver parlato alla gente del Falun Gong, una disciplina per il benessere del corpo e della mente perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Gli agenti dell’Ufficio per la sicurezza interna di Qingyunpu hanno fatto irruzione nella casa di Xia Mingjin e l’hanno portata al primo Centro di detenzione della città di Nanchang, dove si trova attualmente.
Non è la prima volta che Xia viene presa di mira per la sua fede nel Falun Gong. Nel 2011 è stata condannata a un anno di lavoro forzato e nel 2018 a due anni in seguito al suo arresto. Nel 2020, dopo essere stata rilasciata dal carcere, ha dovuto affrontare continue molestie da parte della polizia. Nel giugno 2021, prima del suo ultimo arresto, per 10 giorni è stata reclusa in un centro per il lavaggio del cervello.
Intraprendere il Falun Gong
Xia soffriva di una grave sinusite e le avevano detto che non si poteva curare, ma soltanto fare un intervento chirurgico senza garanzia di guarigione. Nel dicembre 1997 ha sentito i colleghi del marito parlare del Falun Gong e ha deciso di provarlo, e ben presto si è ripresa.
Dopo l’inizio della persecuzione del Falun Gong, nel 1999, Xia ha abbandonato la pratica per paura. Negli anni successivi, la sua salute ha continuato a peggiorare e ha sviluppato gravi problemi cardiaci. Spesso aveva fitte al petto e respirava a fatica. Nel 2007 ha deciso di riprendere a praticare il Falun Gong e presto ha recuperato la salute. Xia è rimasta salda nella sua fede e ha iniziato a diffondere notizie sulla persecuzione, il che le ha causato diverse reclusioni.
Un anno e diciassette giorni ai lavori forzati
Il 25 settembre 2011 Xia è stata arrestata per aver distribuito DVD informativi sul Falun Gong in un villaggio e portata al centro di detenzione della contea di Nanchang. Quattro giorni dopo, la polizia si è recata a casa del figlio per molestarlo.
Il 30 ottobre 2011 Xia è stata condannata a un anno ai lavori forzati e trasferita al campo femminile del Jiangxi. Quando è entrata nel campo di lavoro, le guardie l’hanno fatta stare in piedi per tre giorni e due notti e successivamente due guardie hanno ordinato alle detenute di trascinarla per l’atrio; inoltre non le è stato permesso di chiudere gli occhi, altrimenti le avrebbero schiaffeggiato le palpebre con le dita. Al termine della tortura, le gambe di Xia erano gravemente gonfie e gli occhi erano arrossati e doloranti.
Nei tre mesi successivi, Xia è stata costretta dalla mattina alla sera a guardare video che diffamavano il Falun Gong. La zia e il figlio, sotto la pressione del campo di lavoro, hanno cercato di costringerla a rinunciare alla sua fede.
Durante il campo di lavoro, Xia è stata testimone del fatto che le praticanti del Falun Gong venivano rinchiuse in una piccola cella buia, spesso umiliate, insultate e picchiate dalle guardie e dalle detenute. Coloro che si rifiutavano di trasformarsi venivano rinchiuse in una cella di isolamento e non potevano acquistare beni di prima necessità o usare il bagno, inoltre dovevano rispettare un limite di cinque minuti per fare la doccia e il bucato.
Una legge del Ministero del lavoro stabiliva che l’orario di lavoro dei detenuti non dovesse superare le sei ore al giorno. In realtà, in quel luogo ogni detenuta doveva lavorare per oltre 10 ore al giorno e l’orario veniva prolungato se non riusciva a terminare del tutto il suo lavoro.
Quando Xia era detenuta nel campo di lavoro, è stata costretta ad assemblare migliaia di pezzi di calcolatrice, e questo le ha provocato un forte dolore al pollice destro, che le impediva di addormentarsi di notte, inoltre la sua vista è peggiorata e ha perso peso.
Nel marzo 2012, quando il figlio e la nuora di Xia sono andati a trovarla, il vicedirettore e il caposquadra avevano creato discordie tra loro, dicendo alla coppia che non le era stato permesso di tornare a casa perché si rifiutava di "rinunciare alla sua fede" e che "aveva scelto il Falun Gong a scapito dei suoi familiari". Il figlio e la nuora hanno creduto agli ufficiali e hanno smesso di farle visita.
Poiché Xia si è rifiutata di essere trasformata, il campo di lavoro ha prolungato il suo periodo di 17 giorni. É stata rilasciata l’11 ottobre 2012.
Nell’agosto 2015 Xia è stata denunciata alla polizia per aver distribuito materiale del Falun Gong ed è stata trattenuta per 15 giorni.
Condannata a due anni di carcere
Il 3 aprile 2018 Xia è stata arrestata per aver appeso striscioni del Falun Gong per strada. La polizia l’ha interrogata per oltre 30 ore nel seminterrato della stazione di polizia e lei, che aveva indosso solo una maglietta a maniche corte, durante la notte ha avuto molto freddo. Il 5 aprile 2018 Xia è stata trasferita al Centro di detenzione n. 1 di Nanchang.
Nell’agosto 2019 la praticante ha subito un processo e a ottobre è stata condannata a due anni di carcere. La donna ha fatto appello al verdetto, ma il 9 gennaio 2020 ha appreso che il tribunale intermedio della città di Nanchong aveva confermato la sentenza.
Xia, a causa dell’enorme pressione mentale, alle cattive condizioni di vita nel centro di detenzione e alle preoccupazioni per i suoi familiari, ha sviluppato una grave insonnia, inoltre ha iniziato a perdere la memoria e, quando il 3 aprile 2020 è stata rilasciata, i suoi familiari hanno constatato che lei, un tempo bella e allegra, appariva senza forze, invecchiata e con tanti capelli grigi.
Xia Mingjin prima di essere perseguitata
Xia Mingjin durante la detenzione
Dopo il rilascio, la polizia ha continuato a perseguitarla. Le hanno ordinato di presentarsi ogni mese e di scrivere relazioni di pensiero, noltre le hanno preso le impronte digitali e registrato alcune informazioni personali, tra cui il numero di scarpe.
Poiché Xia si è rifiutata di sottomettersi alle loro richieste, hanno chiamato il marito nel tentativo di fargli pressione.
Il 15 giugno 2021 Xia è stata arrestata nella sua abitazione, dove gli agenti della stazione di polizia di Daishan hanno fatto irruzione e l’hanno portata in un centro per il lavaggio del cervello nel distretto di Qingshanhu. La donna è stata rilasciata 10 giorni dopo.
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