(Minghui.org)

Nome: Hu HongmeiNome cinese: 胡宏美Genere: DonnaEtà: 75 anniCittà: JinzhaiProvincia: AnhuiOccupazione: SconosciutaData della morte: 26 marzo 2023Data dell'ultimo arresto: 15 febbraio 2022Luogo di detenzione più recente: Ospedale di Baiyun

Il 26 marzo scorso una donna di 75 anni della contea di Jinzhai, nella provincia dell’Anhui, è deceduta pochi mesi dopo essere stata dimessa da un ricovero coatto di otto mesi in un reparto psichiatrico.

Hu Hongmei non aveva alcun disturbo mentale ed è stata presa di mira semplicemente per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. È prassi comune per le autorità inviare i praticanti sani negli ospedali psichiatrici, per sottoporli alla somministrazione involontaria di farmaci e altre torture fisiche.

Il 25 febbraio dell’anno scorso Hu è stata ricoverata contro la sua volontà, dopo che la stazione di polizia e il governo della borgata di Youdian l'hanno prelevata dalla propria abitazione, per portarla direttamente nel reparto psichiatrico dell'ospedale di Baiyun.

Hu è stata ricoverata in un reparto con altre otto persone, tra cui attivisti per i diritti umani. La gestione dell'ospedale era simile a quella di una prigione. Alla donna non veniva mai dato cibo a sufficienza e veniva costretta ad assumere, tre volte al giorno, tre pillole di un farmaco sconosciuto. Quando si rifiutava di prendere i farmaci, le infermiere la afferravano per il collo e la schiaffeggiavano.

A volte cinque infermiere tenevano ferma Hu mentre veniva costretta ad assumere i farmaci. Come risultato ha subito lesioni alle costole. Le infermiere l’hanno anche nutrita a forza, accusandola di mangiare troppo lentamente. A volte, per aumentare le sue sofferenze, le hanno soffiato aria nello stomaco attraverso il tubo di alimentazione. Mentre gli altri detenuti potevano uscire per fare una pausa, a lei non era mai permesso di lasciare la stanza. Le guardie potevano prenderla a calci e legarla a piacimento. Inoltre, ogni mese le veniva prelevato un campione di sangue.

Dopo oltre otto mesi di detenzione, la polizia l’ha filmata e fotografata. Gli agenti le hanno anche ordinato di firmare una dichiarazione in cui prometteva di non praticare più il Falun Gong. Poiché Hu non si è mai sposata, nel mese di ottobre dell’anno scorso è stato chiesto al fratello di andare a riprenderla in ospedale e di portarla alla casa di cura di Youdian, dove è stata messa sotto sorveglianza residenziale. Nell'ottobre 2021 la donna era già stata tenuta sotto sorveglianza nella stessa casa di cura, dopo essere stata arrestata dal capitano Wang Xianduo e dall'agente Chen Hao dell'Ufficio di sicurezza interna della contea di Jinzhai.

Dopo il suo ricovero nell'ottobre dell’anno scorso il presidente della casa di cura Wang Longfei (+86-13865721389) e il suo staff hanno continuato a fare pressioni su di lei affinché rinunciasse al Falun Gong. Mentre soffriva ancora per le complicazioni della somministrazione involontaria di farmaci fatta in ospedale, ha lottato per far fronte alle incessanti pressioni e, il 26 marzo scorso, è deceduta.

Una volta Hu ha detto che era stata infelice per tutta la sua vita. Quando era giovane, un medico militare l’ha operata allo stomaco, anche se era completamente sana. La donna ha cercato di appellarsi al governo centrale, ma non poteva permettersi il biglietto del treno per recarsi a Pechino. Si è imbarcata su un treno merci e ha dovuto sopportare difficoltà inimmaginabili nel suo viaggio verso la capitale cinese. Non ha mai ottenuto la giustizia che meritava. Decenni dopo è deceduta a causa della persecuzione del Falun Gong.

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