(Minghui.org) Il 25 ottobre scorso una donna di 85 anni della città di Maoming, nella provincia del Guangdong, è stata incriminata per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
La procura del distretto di Maonan ha accusato Liao Yuying di "aver usato un'organizzazione di culto per minare l'applicazione della legge", un pretesto standard usato dal regime comunista per incastrare e imprigionare i praticanti del Falun Gong.
Nessuna legge in Cina criminalizza il Falun Gong o lo etichetta come culto. La pratica del Falun Gong di Liao non ha causato alcun danno a nessun individuo o alla società in generale, tanto meno ha minato l'applicazione della legge. Per questo motivo, la donna ha assunto un avvocato per rappresentarla, dopo che il suo caso è stato trasmesso al tribunale distrettuale di Maonan.
Lo scorso 7 novembre l'avvocato si è recato in tribunale per esaminare il suo fascicolo. Il giudice Chen Lei è apparso sorpreso dal fatto che Liao avesse assunto un avvocato. Gli ha chiesto: "L'ha incontrata? Dove ha firmato la sua procura?".
L'avvocato ha chiesto a Chen se volesse convocare Liao in tribunale per verificare che avesse affidato a lui la sua rappresentanza. Chen ha risposto di no, ma non ha permesso all'avvocato di esaminare il fascicolo di Liao. Il legale ha chiesto quale fosse la base giuridica per negargli l'accesso al fascicolo della sua cliente. Chen ha risposto che prima doveva chiamare il suo supervisore per chiedere l'autorizzazione. L'avvocato gli ha ricordato che non c'è nessuna legge che preveda che un giudice abbia bisogno di un permesso per consentire agli avvocati della difesa di esaminare i fascicoli del caso. Chen ha quindi concesso all'avvocato l'accesso al fascicolo della donna.
Dopo aver lasciato il tribunale l'avvocato è andato a trovare Liao. Il figlio, che si trovava lì per caso, ha raccontato che il tribunale lo aveva chiamato quella mattina per chiedergli se avesse pagato la parcella della madre. Lui l'ha fatto. L'avvocato gli ha risposto che era illegale che il tribunale gli facesse una domanda del genere.
Il 13 novembre scorso Liao ha assunto un secondo avvocato (non è chiaro se il primo avvocato la stesse ancora rappresentando). Quel giorno il nuovo avvocato, quando le ha fatto visita, ha notato che la donna usava una panca per spostarsi dalla camera da letto e incontrarsi con lui in soggiorno. Non riusciva a credere che le autorità stessero facendo di tutto per perseguire una donna così anziana e fragile.
Liao ha raccontato che la polizia, il 21 aprile dell’anno scorso, l'ha arrestata per la prima volta e, ore dopo, l'ha rilasciata su cauzione a causa delle sue cattive condizioni di salute, per poi tormentarla diverse volte nel tentativo di riprenderla in custodia. L’anziana donna è stata sottoposta a esami fisici in diverse occasioni, ma è sempre stata giudicata in cattive condizioni di salute e non idonea alla detenzione. Il 15 agosto scorso, l’ultima volta che è stata sottoposta a un esame fisico, i risultati hanno mostrato che aveva ancora la pressione alta.
Le continue vessazioni hanno causato il declino della sua salute. Da quando la polizia l'ha presa di mira per la prima volta, Liao soffre di dolori alla schiena e alle gambe. Inoltre non riesce più a camminare né a raddrizzare la schiena. La notte prima della visita dell'avvocato, la schiena e la gamba le facevano particolarmente male e non è riuscita a dormire per tutta la notte. Aveva anche perso l'appetito.
L'avvocato ha detto che avrebbe fatto del suo meglio per ottenere giustizia. In seguito ha esaminato il suo fascicolo, notando che i referti degli esami sanitari non erano presenti. Tornato in tribunale, il giudice Chen ha detto che non avevano i referti. L'avvocato ha ribattuto che la polizia ha dichiarato nel fascicolo di aver sottoposto Liao a diversi esami medici. Chen ha quindi permesso all'avvocato di fotografare i referti.
Secondo una fonte attendibile, il caso contro Liao è stato deciso da Yuan Gujie, segretaria del Comitato per gli Affari Politici e Legali (PLAC) della provincia del Guangdong, un'agenzia extragiudiziale incaricata di supervisionare la persecuzione del Falun Gong. Prima di essere nominata segretaria del PLAC, Yuan è stata sindaco e segretario del partito della città di Maoming, dal mese di maggio 2019 fino al mese di giugno dell’anno scorso.
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