(Minghui.org) Privo di rappresentanza legale fin dal momento del suo arresto, avvenuto lo scorso mese di luglio per aver praticato il Falun Gong, un uomo di quarantasette anni, residente a Changchun, nella provincia dello Jilin, è stato recentemente condannato a un anno e mezzo di prigione. La famiglia di Wang Peng è molto preoccupata per lui, poiché il centro di detenzione in cui si trova tuttora, ha riportato molti casi di COVID.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 20 luglio dell’anno scorso Cao Hui, vice capo della stazione di polizia in via Caiyu, ha condotto un agente a casa di Wang, alla ricerca della madre, anch'essa praticante del Falun Gong. Dopo aver scoperto che la donna, che un tempo condivideva la residenza con il figlio, era stata costretta a vivere lontano da casa per nascondersi dalla polizia, gli agenti hanno fatto irruzione nell'abitazione e hanno confiscato i computer, il cellulare e i libri del Falun Gong.

L’abitazione di Wang dopo la perquisizione

La polizia ha posto Wang in stato di reclusione penale, presso il centro di detenzione di Weizigou. I suoi familiari hanno presto assunto un avvocato ma, quando si è recato al centro di detenzione per fargli visita, le guardie non gli hanno permesso di vederlo, sostenendo che avrebbe dovuto ottenere il permesso dall'Ufficio di sicurezza nazionale.

I familiari hanno assunto un altro avvocato, ma l'Ufficio di sicurezza interna ha rifiutato di approvare la sua richiesta di poter parlare con Wang.

Essi hanno chiamato il numero verde del sindaco, per presentare un reclamo contro la polizia, ma si sono sentiti rispondere che il Comitato per gli affari politici e legali della città di Changchun ha una politica che vieta ai praticanti del Falun Gong di essere rappresentati da avvocati.

Il 21 novembre dell’anno scorso il tribunale del distretto di Kuancheng ha tenuto un'udienza sul caso di Wang nel centro di detenzione. I suoi familiari hanno recentemente confermato che l’uomo è stato condannato a un anno e mezzo di prigione. Sono molto preoccupati per la sua salute, vista l'epidemia di COVID che è scoppiata all’interno della struttura.

Persecuzioni passate

Wang ha avuto un'infanzia difficile. Dopo il divorzio dei suoi genitori, avvenuto quando aveva quattro anni, è diventato gradualmente chiuso e isolato. Da adolescente ha preso molte cattive abitudini, come quella di fumare e di bere. Nel 1996, all'età di vent’anni, ha iniziato a praticare il Falun Gong ed è diventato molto più positivo. Anche il suo problema relativo al mal di testa, che aveva da molto tempo, è scomparso. Nel 1997, dopo aver iniziato a lavorare presso la fabbrica di fibre sintetiche di Jilin, ha sostenuto economicamente la madre e la sorella.

Una volta un collega, mentre azionava una macchina, gli ha accidentalmente reciso l'arteria di un braccio. Wang ha subito una grave emorragia che ha richiesto molti punti di sutura, ma non ha portato rancore al collega e non ha cercato di ottenere un risarcimento dal suo posto di lavoro. Al contrario, ha semplicemente praticato gli esercizi del Falun Gong e si è presto ripreso.

Dopo l'inizio della persecuzione, nonostante le sue eccellenti prestazioni lavorative, la fabbrica l’ha licenziato, perché si è rifiutato di rinunciare al Falun Gong.

Torturato nel dipartimento di polizia

Nel mese di gennaio 2001 Wang è stato arrestato, poco prima del Capodanno cinese. Nel dipartimento di polizia della città di Huadian, gli agenti l’hanno torturato per due giorni senza permettergli di dormire o mangiare. L’hanno legato a uno strumento di tortura e picchiato a turno. In un altro episodio, gli hanno girato un braccio dietro la schiena e l'hanno ammanettato all'altro polso, tirato sulla spalla dal davanti. Il dolore è stato così intenso che l’uomo è svenuto.

Wang ha iniziato uno sciopero della fame, per protestare contro la persecuzione, e gli è stata somministrata a forza acqua salata.

Condannato a sei anni di prigione

Il 7 marzo 2005 Wang è stato nuovamente arrestato. La polizia l’ha interrogato e privato del sonno per cinque giorni. Dopo più di venti giorni alla stazione di polizia, è stato trasferito al centro di detenzione nº 1 di Tiebei, dove ha fatto uno sciopero della fame, per protestare contro la sua condanna a sei anni. Ha attuato uno sciopero della fame anche per protestare contro la persecuzione e gli è stata nuovamente somministrata a forza acqua salina ad alta concentrazione. Le guardie l’hanno anche costretto a indossare una camicia di forza. Nel mese di dicembre 2005 il tribunale distrettuale di Lyuyuan l’ha condannato a un periodo di detenzione, da scontare nella prigione di Shiling.

Illustrazione della tortura: Camicia di forza

Dopo essere stato rilasciato, Wang ha iniziato a lavorare come imprenditore per ristrutturazioni edili. Ha sempre fatto del suo meglio per ridurre i costi a carico dei suoi clienti e molti di loro sono diventati suoi buoni amici. Una volta un'amica ha fatto dei lavori di bricolage per suo figlio e Wang le ha fornito una consulenza gratuita.

Informazioni di contatto dei perpetratori:

Zhang Bo (张波), capo della stazione di polizia di Caiyu Street: +86-15904403112

Sang Zhenyue (桑振越), vice capo della stazione di polizia di Caiyu Street: +86-15143021818

Dong Yihong (董屹红), giudice del tribunale del distretto di Kuancheng: +86-431-88559124

(Altre informazioni sui contatti dei responsabili sono disponibili nell'articolo originale in cinese).