(Minghui.org) Il 1° febbraio di quest’anno una donna di settantaquattro anni, residente a Fushun, nella provincia del Liaoning, è stata arrestata dopo essere stata denunciata per aver parlato del Falun Gong in una piazza pubblica. In serata l’abitazione di Zhu Yafen è stata messa a soqquadro e lei è stata posta in detenzione penale. Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. Nel mese di dicembre 1995 Zhu ha iniziato a praticare il Falun Gong. I suoi gravi reumatismi e l'insonnia sono presto scomparsi. Negli ultimi due decenni è stata ripetutamente presa di mira per aver sostenuto la sua fede. Nel mese di agosto 1999 la donna è stata arrestata per la prima volta mentre faceva gli esercizi del Falun Gong in una piazza pubblica, insieme ad altri praticanti. Gli agenti della stazione di polizia di Qianjin l'hanno portata al centro di detenzione della città di Fushun, dove è stata picchiata a causa della sua fede. Dopo diciassette giorni è stata trasferita in un centro per il lavaggio del cervello, nel quale è stata trattenuta per due settimane. La donna è stata costretta a lavorare senza retribuzione per molte ore, principalmente per fabbricare scarpe impermeabili. Prima di essere rilasciata le autorità hanno estorto a Zhu 2.000 yuan (circa 280 euro). Le autorità hanno anche registrato il filmato del suo ammanettamento e l’hanno trasmesso in televisione per diffamare il Falun Gong. Sua madre ha subito un duro colpo quando l'ha visto al telegiornale. Ha avuto un ictus e, dopo essere stata costretta a letto per otto anni, alla fine è deceduta. Zhu è stata nuovamente arrestata poco dopo aver partecipato a un raduno di praticanti e trattenuta nel centro per il lavaggio del cervello per altre due settimane. Il 2 ottobre 2000 è stata nuovamente arrestata, per essersi recata a Pechino ad appellarsi in favore del Falun Gong. Dopo aver trascorso due settimane nel centro di detenzione della città di Fushun, le sono stati inflitti tre anni nel campo di lavoro forzato di Masanjia. Dopo otto mesi di torture nel campo di lavoro ha sviluppato un ictus ed è stata rilasciata. Nel settembre 2008, mentre si recava a Pechino, Zhu è stata fermata alla stazione ferroviaria della città di Shenyang, nella provincia del Liaoning. È stata riportata a Fushun e interrogata per un giorno. La sua casa è stata messa a soqquadro. Il 24 agosto 2019 è stata arrestata un'altra volta e il 30 agosto 2020 è stata condannata, dal tribunale distrettuale di Dongzhou, a un anno di prigione e multata di 4.000 yuan (circa 550 euro). Nell'ottobre 2020 le autorità le hanno sospeso la pensione.

Informazioni di contatto dei perpetratori:

Liu Tierui (刘铁锐), capo della stazione di polizia di Qianjin: +86-24-58365110

Luo Rongguang (雒荣广), capo del Dipartimento di polizia della città di Fushun: +86-13804222228

Tian Ye (田野), segretario del Comitato per gli affari politici e legali della città di Fushun: +86-24-52625733 (Altre informazioni sui contatti dei responsabili sono disponibili nell'articolo originale in cinese).