(Minghui.org) Il 18 gennaio di quest’anno i familiari di una settantatreenne residente a Daan, nella provincia dello Jilin, hanno appreso che la loro amata è stata trasferita in prigione per scontare una pena di dieci mesi, a causa della sua fede nel Falun Gong. Le autorità si sono rifiutate di fornire informazioni sulla sentenza o sulla prigione in cui è stata portata.
Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Il 15 luglio dell’anno scorso Zhang Fengling è stata arrestata nella sua abitazione da agenti in borghese che l'hanno convinta con l'inganno ad aprire la porta, sostenendo che stavano conducendo un censimento. Durante l’arresto molti vicini l’hanno sentita urlare. Da allora la sua famiglia non ha più potuto vederla.
Prima del suo ultimo arresto, a causa degli abusi subiti durante le precedenti incarcerazioni per la sua fede, la donna sveniva spesso. La sua famiglia è ora molto preoccupata per lei.
Persecuzioni passate
Nel mese di maggio 1997 Zhang ha iniziato a praticare il Falun Gong. La sua grave malattia allo stomaco e altri disturbi sono presto scomparsi. Poiché si è rifiutata di rinunciare alla sua fede, negli ultimi due decenni è stata ripetutamente presa di mira.
L'8 novembre 2000 la donna è stata arrestata per la prima volta, mentre era in visita alla sorella. È stata trattenuta per centotré giorni nel centro di detenzione della città di Baicheng e, in seguito, le sono stati imposti due anni di lavori forzati. Nel campo di lavoro forzato di Yinmahe è stata costretta a coltivare ortaggi e a svolgere altri lavori agricoli.
Il 10 novembre 2001, il primo giorno in cui è stata trasferita al campo di lavoro forzato di Heizuizi, sette detenuti le hanno ordinato di scrivere una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong. Hanno minacciato di picchiarla se non avesse obbedito. Zhang ha sofferto di una grave malattia cardiaca e, il 10 dicembre 2001, è stata rilasciata con la condizionale.
Il 9 ottobre 2017 la donna è stata nuovamente arrestata insieme alla figlia, Wang Hongyan. Nel centro di detenzione della contea di Zhenlai è svenuta diverse volte ed è stata ricoverata in ospedale. Nel maggio 2018 è stata condannata a due anni di pena detentiva con due anni di libertà vigilata, mentre alla figlia sono stati inflitti quattro anni. Inoltre entrambe sono state multate di 5.000 yuan (circa 690 euro) ciascuna.
Suo marito, turbato dall’arresto della moglie e della figlia, è presto deceduto. Da quando è stata rilasciata, nell'autunno del 2018, Zhang vive da sola.
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