(Minghui.org)

Nome: Meng Yan

Nome cinese:孟艳

Sesso: femminile

Età: 74

Città: Songyuan

Provincia: Jilin

Professione: magazziniere

Data di morte: 8 ottobre 2022

Data dell'arresto più recente: 19 agosto 2015

Luogo di detenzione più recente: carcere femminile di Changchun

L’8 ottobre dello scorso anno una residente della città di Songyuan, nella provincia dello Jilin, è deceduta, quattro anni dopo aver scontato una precedente pena di tre anni, e la sua pensione è stata sospesa, a causa della persecuzione per la sua fede nel Falun Gong. La donna aveva settantaquattro anni.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal 1999 dal regime comunista cinese.

Oltre all'ultima condanna subita della durata di tre anni, Meng Yan successivamente ha anche scontato altre due pene nei campi di lavoro per un totale di quattro anni.

Nel marzo 1999 Meng, che lavorava con la mansione di magazziniere, ha iniziato a praticare il Falun Gong. Nei primi anni della persecuzione, è stata ripetutamente arrestata e condannata a scontare due diverse pene detentive nel campo di lavoro forzato di Heizuizi.

Durante la sua prima condanna nel campo di lavoro forzato, a causa dell'enorme pressione mentale subita, Meng è stata costretta a rinunciare al Falun Gong contro la sua volontà. Ha anche sviluppato pressione alta e ha sofferto di capogiri costanti, oltre ad avere difficoltà a camminare. Successivamente si è pentita della sua rinuncia e ha annunciato l'annullamento della sua dichiarazione. Le guardie per rappresaglia l'hanno picchiata e presa a calci.

Dopo aver confermato che soffriva davvero di una patologia, l'hanno costretta ad assumere droghe sconosciute. La sua pena è stata prorogata di dieci giorni, poichè si è rifiutata di scrivere rapporti di pensiero richiesti dalle guardie.

L'11 luglio 2008, durante la festa di compleanno di sua cognata, Meng è stata nuovamente arrestata. Durante l'arresto ha subito un grave infortunio alla gamba e nel centro di detenzione non riusciva a riposare. Il 31 luglio dello stesso anno, senza informare la sua famiglia, la polizia per la seconda volta l'ha portata nel campo di lavoro forzato di Heizuizi.

Il 19 agosto 2015 diversi agenti della squadra di sicurezza interna della contea di Qian'an, sono andati a casa di Meng, con una copia della denuncia penale che aveva presentato contro Jiang Zemin. Poichè la donna si è rifiutata di aprirgli, la polizia ha sfondato la porta ed è entrata. Gli agenti le hanno confiscato un computer, un telefono cellulare, una stampante, venti scatole di carta da stampa, una scatola di inchiostro per stampanti, un registratore, un lettore MP3, libri del Falun Gong e altri articoli assortiti. Alla vista degli agenti, suo nipote, un liceale, era terrorizzato ed è impallidito.

Meng ha cercato di spiegare che fare causa a Jiang era un suo legittimo diritto come cittadina, e che praticare il Falun Gong era completamente legale, ma gli ufficiali l'hanno ignorata. L'hanno portata al dipartimento di polizia della contea di Qian'an e successivamente nel centro di detenzione della città di Songyuan, dove è stata detenuta per undici mesi e mezzo.

Meng è stata accusata di “minare l’applicazione della legge con un’organizzazione di culto” ed è stata condannata a tre anni di carcere. Nell'agosto 2016 il suo appello è stato respinto ed è stata trasferita alla prigione femminile di Changchun.

Rievocazione della tortura: Seduta su un piccolo sgabello

Tutti i praticanti del Falun Gong nella prigione che si sono rifiutati di abbandonare la loro pratica sono stati costretti ogni giorno a sedersi su piccole sedie di plastica per lunghi periodi tempo, intervalli che normalmente duravano dalle 5:30 del mattino fino alle 22:00 di notte. Meng, a causa di ciò, è diventata estremamente magra e le sue natiche hanno iniziato a suppurare.

Le guardie hanno dichiarato che lei soffriva di ipertensione e le hanno ordinato di prendere delle pillole. Quando lei si è rifiutata, hanno provato a mescolare le pillole nel suo cibo e nelle sue bevande, ma senza successo. Poi nell’ospedale della prigione, le hanno iniettato una droga sconosciuta. Meng è stata costretta anche a leggere libri che diffamavano il Falun Gong e il suo fondatore; le autorità hanno anche tentato di costringerla a rinunciare alla pratica del Falun Gong.

Nel 2018, dopo essere stata rilasciata, l'ufficio della previdenza sociale locale le ha sospeso la pensione. La sua salute ha continuato a peggiorare e, alla fine, l'8 ottobre dello scorso anno è deceduta.

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