(Minghui.org) Una residente della città di Shenyang, nella provincia del Liaoning, è stata recentemente condannata a sei anni di prigione per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Li Honghong, di cinquantatré anni, era proprietaria di un piccolo negozio di biancheria da letto. Poiché il 29 ottobre 2021 ha dato a un cliente un calendario con informazioni sul Falun Gong, è stata denunciata alla polizia che, il 23 gennaio dell’anno scorso, l’ha arrestata. Sia il negozio che la sua abitazione sono stati saccheggiati.
Dopo quattordici giorni trascorsi presso la stazione di polizia, l'8 febbraio dell’anno scorso Li è stata trasferita al Centro di detenzione nº 1 della città di Shenyang. Alla fine di febbraio il suo caso è stato sottoposto alla Procura distrettuale di Liaozhong. Nel mese di giugno il procuratore l'ha incriminata e ha trasferito il caso al tribunale distrettuale di Liaozhong.
Lo scorso 24 novembre il giudice ha tenuto un’udienza virtuale sul suo caso. I familiari di Li non hanno potuto assistere alla seduta. La donna ha testimoniato in sua difesa e ha ribadito di non aver violato alcuna legge praticando il Falun Gong.
All’inizio di gennaio i familiari sono stati informati che la donna era stata condannata a sei anni e multata di 20.000 yuan (circa 2.730 euro) e ha fatto ricorso in appello contro il verdetto.
Durante un anno di detenzione, Li ha perso più di trenta chili, i suoi capelli sono diventati grigi e ha sviluppato l’ipertensione. L'interruzione della sua attività ha causato molte difficoltà finanziarie alla sua famiglia. Anche il marito, malato, è rimasto a casa, e deve badare a se stesso.
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